COSA VEDERE
I luoghi intorno a Laconi videro, alla fine del Neolitico (2700 a.C.), e prima dell’avvento della civiltà nuragica, i primi insediamenti umani stabili e le relative forme artistiche con statue menhir di elevato livello figurativo. Non a caso Laconi è anche detto ‘paese dei menhir’, quaranta dei quali sono contenuti nel Menhir Museum, nell'ottocentesco Palazzo Aymerich. Il disegno del centro storico è complesso: attorno a un sinuoso asse viario principale si appoggiano isolati di case e altre strade minori. Verso l’alto del borgo, una folta macchia di verde cinge un’altura. Si tratta del parco che prelude ai suggestive resti del castello Aymerich, dal nome della famiglia che possedette Laconi nel XVIII secolo. Adiacenti ad esso si elevano il palazzo neoclassico dei marchesi di Laconi e la chiesa parrocchiale, intitolata ai santi Ambrogio e Ignazio. A pochi passi da essa si visita il Museo dedicato al santo taumaturgo Ignazio di Laconi, vissuto nella seconda metà del XVIII secolo e fatto oggetto di una venerazione tale da essere considerato il ‘santo dei Sardi’.
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EVENTI
Importante ricorrenza paesana è la festa di Sant'Antonio Abate, con la tradizionale consumazione di un grande falò (‘Su Fogòne’). È anche l’occasione per valorizzare i prodotti locali: il vino, il pecorino, i dolci e, soprattutto, il pane di sapa (‘su pani’e saba’), uno strepitoso risultato dell’arte dolciaria locale al quale si destina un’intera sagra.
Perché Bandiera Arancione:
“Questa località si distingue per la grande cura del verde pubblico e dell’arredo urbano e per la speciale accoglienza e ospitalità che la comunità locale offre ai visitatori. Da segnalare inoltre la qualità e la completezza della segnaletica di indicazione, specie in riferimento alle ottime strutture ricettive e ristorative presenti sul territorio.” Lorenzo, ghost visitor TCI