Considerata a buon diritto la” porta est” di accesso al Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Amandola rappresenta uno dei centri più importanti dell’area montana per le risorse storico-culturali e per le valenze ambientali e paesaggistiche.
COSA VEDERE
Il centro storico, ben conservato e caratteristico, cui si accede dalla gotica porta S. Giacomo che porta su piazza Risorgimento, fulcro della vita locale. Qui una scalinata scende al santuario del Beato Antonio, risalente al XIV secolo, con un portale goticizzante dal sapore veneziano del 1468. Salendo per i vicoli e le stradine del centro, si arriva alla panoramica piazza Umberto I, dove spiccano il torrione del Podestà ricostruito nel 1547 e l’ottocentesco teatro La Fenice. La visita del centro non può non comprendere il Museo del paesaggio, nei locali della ex-collegiata e che testimonia il legame inscindibile tra la città e il Parco Nazionale dei Monti Sibillini e la chiesa di S. Francesco (attualmente chiusa a seguito del sisma del 2016) fondata nel ‘200, riedificata il secolo successivo, con un crocifisso ligneo di arte romanica e un ciclo di affreschi del ‘400 di scuola umbro-marchigiana. Con 10 minuti di auto, nella valle del Tenna, si raggiungono il lago di San Ruffino, attorno al quale si snoda un percorso naturalistico da fare a piedi, a cavallo o in mountain bike, e l’imponente abbazia dei Ss. Ruffino e Vitale fondata nel VI secolo, rifatta in forme romaniche nel XIII secolo, con numerosi affreschi e una cripta con capitelli dove si fondono stili architettonici diversi . Da segnalare sono anche le numerose attività sportive e all’aria aperta offerte dal territorio, con passeggiate a cavallo, escursioni ad alta quota e in mountain bike, kayak e vela sul lago di San Ruffino.
PRODOTTI E TRADIZIONI
La Città di Amandola è famosa anche per le sue numerose e pregiate tipicità gastronomiche. Il nostro viaggio dedicato ai peculiari gusti del territorio amandolese, parte da quello che nell'antichità era chiamato il "nettare degli dei", il miele. Da sempre prodotto legato alla tradizione della Città, sa deliziare il palato grazie alle molteplici varietà floreali spontanee, caratterizzato da specie nettarifere di vario genere, tra le più note: acacia, tiglio, castagno, millefiori, melata. Inoltre è stato riconosciuto e premiato a livello regionale e nazionale per la sua elevata qualità. Altro prodotto tipico, meritevole di una particolare menzione, è il formaggio e i suoi tantissimi derivati. Mozzarelle, burrate, ricotte, stracchino, latte di varia tipolgia, numerosi formaggi e tanto altro. Di questa categoria fa parte anche, a pieno diritto, lo yogurt, premiato a livello nazionale per la sua elevata qualità. E che dire delle marmellate e confetture? Anche queste rientrano nel patrimonio gastronomico locale. Realizzate con la frutta del luogo, sono confezionate con metodi tradizionali, così da poter garantire qualità, gusto e rispetto ambientale. Tra i tanti sapori spicca la confettura prodotta con l'utilizzo della tipica mela rosa dei Sibillini. Di rilievo anche la produzione della carne e degli insaccati, prodotti dalle numerose aziende biologiche locali. Tipico è il ciauscolo, salume dal peculiare gusto e dalla consistenza spalmabile, che si sposa a pieno con le tante tipologie di pane. Ultimo, ma di certo non per importanza, troviamo il Tuber Magnatum, ovvero il Tartufo Bianco dei Sibillini. Riconosciuto a livello nazionale ed internazionale come il prodotto principe dellle nostre colline, la fa da padrone in appetitose pietanze, tra le quali spiccano le amandolesi "Fregnacce". Il Tartufo, sia bianco che nero, abitante da secoli del territorio, dà origine a tre Festival ad esso dedicati (Diamanti a tavola), che si svolgono durante l'anno. Da bere, ricordiamo il vin cotto e lo mistrà, entrambe specialità dell’entroterra marchigiano.
Scopri alcune ricette tipiche della città di Amandola!
EVENTI
Tra le manifestazioni più importanti, alcune sono dedicate alle produzioni tipiche di eccellenza del territorio come Diamanti a Tavola (a metà marzo il tartufo nero pregiato e nella prima settimana di novembre il tartufo bianco pregiato) e la Festa del gelato artigianale (luglio). La terza domenica di agosto la Festa del Beato Antonio - Rievocazione storica delle Canestrelle, appuntamento di forte tradizione popolare ricco di spettacoli. La Città di Amandola è conosciuta anche per lo storico "Carnevale de Li Paniccià", rievocazione allegorica dove sfilano gruppi mascherati, macchiette e carri.
Perché Bandiera Arancione:
“La località, oltre ad essere immersa in un contesto naturalistico di grande pregio (Parco Nazionale dei Monti Sibillini), ha un centro storico caratteristico, ben conservato e vivace, con diversi punti vendita di prodotti tipici. Per organizzare al meglio la visita sul territorio, è attivo ed efficiente un punto informativo nel centro storico, con orari estesi e ricco di materiali informativi.” Elsa, ghost visitor TCI