Raggiunta la storica tappa dei 130 anni di gloriosa attività era inevitabile che il Touring Club Italiano, trasformatosi in Fondazione, tirasse le somme di una storica avventura e si proiettasse nell’avvenire in un mondo che sta subendo una velocissima accelerazione e trasformazione. 

Una ideale occasione per lanciare l’iniziativa di un convegno del TCI a Roma, alla presenza del capo dello Stato Sergio Mattarella, che si è focalizzato proprio sul tema. “La tradizione si fa futuro” è stato anche il momento per i saluti del presidente uscente Franco Iseppi e per l’intervento del nuovo presidente della Fondazione, Gian Domenico Auricchio. 

Sui numerosi e importanti contributi dei numerosi relatori c’è un ampio resoconto nelle prime pagine di Touring di questo mese. La rubrica “Evergreen” firmata da Mario Tozzi si concentra questa volta sul controllo climatico e sui rischi dell’innalzamento delle temperature atmosferiche. Fenomeni che se non capiti e colti in tempo rischiano di incidere profondamente sulla qualità della esistenza di quelli che il noto geologo e divulgatore scientifico definisce «i sapiens”, che saremmo noi.

L’avventura editoriale del nuovo progetto trimestrale TCI, la rivista libro “Mappe” continua il suo percorso in libreria e si arricchisce di un nuovo capitolo. Dopo i numeri dedicati ai Confini, alle Isole Piccole, a Spaghetti, ora è la volta di Acqua, l’elemento che più parla del nostro futuro. Accademici e giornalisti, scrittori, fumettisti, comici e fotografi cercano sul nuovo Mappe di interpretare questo elemento che ci circonda e che dalla notte dei tempi è stato al centro di dispute e guerre, dissidi, confronti, esplorazioni e naturalmente viaggi. E che ancora oggi divide il mondo tra chi di acqua ne ha troppa e chi non ne ha abbastanza.

Tra le numerose proposte di viaggi e scoperte del mese suggeriamo di leggere il reportage a Passariano di Codroipo, in provincia di Udine. Qui, nella cinquecentesca villa Manin (residenza anche di Napoleone e sede della firma del trattato di Campoformio del 1797) abbiamo ritrovato la collezione, 500 abiti e 22 mila disegni, di un grande stilista dell’alta moda ma prima di tutto di un vero artista dei tessuti. Quel romano Roberto Capucci che nonostante le promesse e le assicurazioni avute nella sua città natale, solo qui ha trovato lo spazio per un museo unico del suo genere dove dalla primavera si potranno ammirare i suoi abiti rivoluzionari, capi che hanno fatto la storia dello stile del secondo ‘900, veri pezzi unici paragonabili ad altrettante opere d’arte. 

La diaspora dalle aree interne dell’Italia, l’abbandono dei piccoli borghi soprattutto da parte dei giovani in cerca di lavoro e di futuro è uno dei problemi che gravano sul nostro Paese. Mancanza di servizi, collegamenti, traporti, connessioni. Tutte concause che provocano lo svuotamento di paesi che per secoli sono stati lo scrigno vivo nella nostra storia e delle nostre tradizioni. Ma non tutti fuggono. L’antropologo calabrese Vito Teti ha deciso di rimanere a vivere nel suo piccolo borgo e ci racconta il senso di questa sfida e il perché bisogna contrastare questo fenomeno. Un tema che Teti ha trattato in un libro che ha intitolato “La restanza”.

Ma non c’è solo Teti a resistere. Come raccontiamo in un servizio sulla val d’Orcia in Toscana sono numerosi i paesi che puntano a proteggere il loro territorio e le loro attività produttive e artigianali, quelle che consentono a queste comunità di vivere una vita ricca di esperienze e di accogliere i visitatori creando eventi, occasioni di confronto e di interesse turistico. È quello che fanno anche le Bandiere Arancioni del Touring Club ormai arrivate alla quota di 290. Gli ultimi cinque borghi eccellenti, dal Piemonte alla Sicilia, appena promossi sul campo grazie al livello della qualità della vita e della loro capacità di accoglienza vengono raccontati su questo numero di Touring.

Ancora una segnalazione su un luogo originale, non lontano dalle nostre coste ma reso esclusivo dalla sua condizione particolare. Si tratta dell’isola di Montecristo, al largo di Piombino, nell’arcipelago toscano, che è fortunosamente sfuggita a progetti di insediamenti urbanistici e di mega resort turistici ed è rimasta intatta come ai tempi di Alexandre Dumas che non a caso la promosse protagonista del celeberrimo romanzo. Misteriosa, protetta, magica, l’isola più famosa della letteratura è diventata un paradiso naturale ma ricco di storie, di avventure oltre che di rara vegetazione e di fauna autoctona. La destinazione ideale per escursioni guidate e molto contingentate.

Da non trascurare l’agenda di questo mese che seleziona il meglio delle mostre d’arte, classica e contemporanea, aperte sul territorio italiano (e non solo), le rassegne di cinema e i cartelloni teatrali così come la ricca proposta di esposizioni di fotografia: un’arte che nonostante sfiori quasi i due secoli di vita, curiosamente attira sempre più visitatori e in particolare interessa alle nuove generazioni quelle cosiddette dei “nativi digitali”. Visitare per credere.

Buona lettura!

Silvestro Serra