Con tre giorni di tempo a disposizione si può organizzare un weekend lungo in Toscana, toccando alcuni borghi Bandiera arancione e facendo esperienze diverse a seconda delle località che si vogliono visitare: dalla cultura alla natura, dall'enogastronomia al wellness.
L’idea potrebbe essere scegliere tre paesi abbastanza vicini e magari simili tra loro, per storia e tradizione, per seguire un percorso tematico ma anche per andare alla scoperta delle loro diverse tipicità. Il nostro itinerario di viaggio si struttura in un territorio ricco di testimonianze etrusche: partendo da Chiusi, passando da San Casciano dei Bagni per poi concludersi a Sarteano. Tre giorni, andata e ritorno, per assaggiare il sapore di una Toscana antica, rurale e allo stesso tempo cittadina, legata alle tradizioni storiche di un tempo e immersa in un paesaggio d'eccezione, dove assaggiare numerose tipicità enogastronomiche.
CHIUSI (SI)
Situata nell’estremo sud della provincia di Siena al confine con l’Umbria, Chiusi è piena di testimonianze storiche, le cui più antiche risalgono alla fine del II millennio a.C. quando, sotto la guida del re Porsenna, la città assedia e controlla Roma per un breve periodo.
Cosa vedere
Il Museo Nazionale Etrusco: istituito nel 1871 conserva materiali provenienti sia da collezioni private che da scavi sistematici; i reperti sono di vario genere, tipici della tradizione etrusca e del territorio chiusino, come ad esempio bronzi laminati, sarcofagi e urne in alabastro e terracotta. Da sottolineare un ritratto di Augusto di epoca romana, una delle più raffinate rappresentazioni dell’imperatore pervenute ai giorni nostri. Info
Il Museo Civico: un sistema di gallerie ipogee e cunicoli in cui è collocata l’unica esposizione in Italia interamente dedicata all’epigrafia funeraria etrusca (300 urne e 200 tegole tombarie iscritte); l’itinerario sotterraneo termina con la visita del cosiddetto “laghetto sotterraneo”. Info
Il Labirinto di Porsenna: un percorso ipogeo di circa 130 metri costituito da cunicoli che facevano parte del sistema idraulico etrusco e che si articola sotto la città di Chiusi; il labirinto termina giungendo ad un’enorme cisterna (sotto il campanile del Duomo) a pianta circolare e volta a botte realizzata tra il II e il I secolo a.C. Info
Il Museo della Cattedrale: nel centro del borgo, a pochi passi dal Museo Nazionale Etrusco, è possibile ammirare una collezione di codici miniati benedettini della seconda metà del XV secolo, provenienti dall’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore; accanto trova posto una collezione di epoca paleocristiana, medioevale e moderna di argenti, ori, paramenti sacri tra cui si distinguono due cofanetti portareliquie di pregio. Info
A 4 km dal centro storico si raggiunge il lago di Chiusi, molto importante per i numerosi pesci da cui è popolato, per la varietà di piante lacustri che vi crescono e per la presenza di molti uccelli migratori e stanziali, tanto che si tratta di un ottimo luogo per il birdwatching. Info
Da non perderele anche le tombe etrusche e le catacombe paleocristiane e i numerosi prodotti tipici, come l'olio d'oliva DOP Terre di Siena e il vino (Chianti Colli Senese DOCG, IGT Toscana).
Dove mangiare
Per il ristoro, dopo la lunga serie di visite qui sopra indicate, si consigliano due ristoranti in particolare il “Pesce d’Oro”, vicino al lago di Chiusi, dove assaggiare tutte le specialità lacustri, incluso il tradizionale Brustico, pesce di lago abbrustolito sulla canna di lago che trae le sue radici dalla tradizione etrusca; si consiglia di pranzare qui per godere della bella vista sul lago. Il secondo ristorante si trova invece nel centro storico del borgo e si chiama "La solita zuppa"… la specialità? Le zuppe, ovviamente! I proprietari del ristorante hanno anche un emporio dove poter acquistare le tipicità della zona.
SAN CASCIANO DEI BAGNI (SI)
Situato alle pendici meridionali del monte Cetona, sulla sommità di un colle sorge San Casciano dei Bagni che fin dall’età etrusca ha avuto ruolo nella storia del territorio, raggiungendo l’apice di prosperità tra il XVII e il XVIII secolo; oggi il borgo ha anche ritrovato l’antica vocazione termale vantando una Spa conosciuta. All'entrata del paese è situato il castello turrito che, con il suo aspetto imponente, caratterizza tutto il borgo ed è visibile da ogni punto del circondario. Da non perdere una passeggiata nel dedalo di stradine del centro storico, d'impianto medievale con resti della cinta muraria, e la collegiata di S.Leonardo.
Cosa vedere
Le Cantine Ravazzi e Giacomo Mori: le prime producono vino da oltre 50 anni quando nel 1956 Enio Ravazzi fonda l’azienda ora diretta dal figlio Alberto e dalla moglie Roberta; la loro produzione spazia dal Chianti DOCG, rossi e bianchi IGT, spumante, grappa, vinsanto e fino all’olio d’oliva extravergine. La storica Cantina Giacomo Mori inizia la produzione e la commercializzazione vinicola a fine ‘800, portata avanti dal figlio Giovanni attraverso una vendita diretta in cisterne e damigiane; il nipote Giacomo prende le redini dell’azienda nel 1995 e inizia l’apertura anche all’estero.
Agriturismo Il Poggio: è un’azienda agricola e biologica di circa 100 ettari la cui attività si divide tra la coltivazione di cereali, foraggi, vigneto, oliveto, ecc. e l’allevamento di maiali di Cinta senese. E’ possibile pranzare e soggiornare presso Il Poggio, da non perdere la visita agli allevamenti!
La frazione di Fighine è posizionata su un’altura e composta da un castello d’epoca privato e da una serie di case-appartamenti che vengono affittati ai turisti; in questo piccolo borgo nel borgo si trova anche l’Heinz Beck Season, il ristorante dello chef stellato Heinz Beck gestito dallo chef italiano Gianluca Renzi.
Dove rilassarsi
Fonteverde è il luogo ideale per chi ama rilassarsi nelle Spa: rinomata anche fuori dal territorio toscano, le sorgenti termali di Fonteverde erano apprezzate già da etruschi e romani; la profondità delle sorgenti garantisce alle acque una purezza microbiologica che permette di evitare trattamenti chimici e le rendono quindi ideali anche per la cura di alcune patologie e la riabilitazione. Numerose piscine, il percorso Bioaquam con 22 diversi tipi di idromassaggio, 100 trattamenti tra cui scegliere: questo e molto altro è Fonteverde.
Dove mangiare
Nella piazza principale del borgo, da cui si gode una bellissima vista sulla vallata sottostante, è possibile cenare presso il ristorante Daniela, che propone piatti della tradizione toscana in un ambiente sofisticato ma accogliente. Consigliamo invece il pranzo presso l’Agriturismo il Poggio, con una vista mozzafiato, per gustare le specificità locali e le ottime materie prime utilizzate in cucina.
SARTEANO (SI)
Posizionato su un’altura rocciosa che domina la Val di Chiana, a cavallo tra Val d’Orcia e Val di Chiana. In una delle più belle zone della Toscana meridionale, dove natura e storia si intrecciano in un affascinante connubio, sorge il borgo di Sarteano, dominato dalla severa mole del castello quattrocentesco.
Cosa vedere
La facciata della casa natale di Papa Pio III: camminando per le viuzze del centro storico è possibile osservare ciò che rimane della facciata della casa natale di Francesco Tedeschini, Papa Pio III, ora residenza privata. Info
Il Teatro comunale degli Arrischianti: un vero gioiello, è situato nella piazza principale del borgo e risale alla fine del 1600. Il nome deriva dal ‘700, quando venne fondata l’Accademia degli Arrischianti che vi si trasferì; fu di quest’epoca la ristrutturazione della struttura che prese la forma di un teatro all’italiana con pianta ovoidale con tre ordini di palchi. Info
Il Museo Civico Archeologico: ospitato nel cinquecentesco Palazzo Gabrielli, ospita reperti che testimoniano l’occupazione umana del territorio di Sarteano, in particolare della fase etrusca. Degno di nota e da non perdere la ricostruzione della Quadriga Infernale rinvenuta nel 2003 presso la necropoli di Pianacce, a poca distanza da Sarteano: un ciclo pittorico che raffigura una quadriga di leoni e grifoni che traina un carro condotto da un demone, due figure maschili distese su un triclinio per i banchetti, un fregio di delfini che si gettano tra le onde, un serpente a tre teste. Info
La Giostra del Saracino: tradizione storica antica di Sarteano, la Giostra del Saracino risale al 1500 circa e trova la sua origine nei tornei cavallereschi medioevali proseguiti fino all’epoca delle crociate, ma è dal 1700 che il gioco inizia ad essere continuativo ed arriva fino ad oggi; il 15 agosto infatti il borgo di Sarteano si divide in 5 contrade, ognuna delle quali ha un proprio rappresentante nel gioco. Nel centro del comune è visitabile (su richiesta) un piccolo museo che contiene gli elementi tipici della Giostra del Saracino. Info
Presepi dal mondo: nel centro storico, ha da pochissimo inaugurato un museo dedicato esclusivamente ai presepi, sia italiani che provenienti da tutto il mondo. Si tratta di una piccola parte di una più ampia collezione privata di Stefano Rappuoli. Da non perdere una visita nel periodo natalizio. Info
Dove mangiare
Alle spalle della piazza storica principale, è possibile rifocillarsi presso la Locanda dei Tintori che offre piatti delle tradizione di Sarteano che si spingono fino alle tipicità derivanti dalla cultura etrusca.
Scopri gli altri borghi toscani qui.
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