Il Museo dell’Amore Perduto, inaugurato il 5 agosto 2019, prende vita all'interno di un vecchio magazzino in terra battuta, poi diventato laboratorio tessile e oggi trasformato in esposizione museale per raccontare l’amore, quello perduto appunto, ma che vuole essere ricordato e rivive nelle foto, nelle canzoni, nei disegni, negli oggetti, anche quelli più piccoli e apparentemente insignificanti che, però, portano in sé una storia da rivelare.
L’esposizione racchiude tutto questo e sorge nel cuore del centro storico di Aggius, a pochi passi dal Museo del banditismo e dal Museo Etnografico MEOC, nel pieno del percorso del Museo AAAperto. Nasce come passo successivo alla pubblicazione “Tetralogia dell’amore perduto” da cui sono state tratte le 23 storie d’amore finite esposte sotto forma di pannelli fotografici all'interno dello spazio espositivo. L’intero ambiente è stato organizzato in maniera tale da diventare, per chiunque entri al suo interno, un luogo fuori dal tempo dove raccontare e ritrovare, almeno nel ricordo, il proprio amore perduto. Un’essenza creata apposta per questo museo accompagna i visitatori nel loro viaggio, immersi tra gli oggetti di un tempo ormai passato, migliaia di fiori e piante diverse e le trame di un telaio, collocato al centro della stanza, che fa da supporto alle foto scattate da chiunque voglia partecipare al museo, raccontando la propria storia.
La presenza delle piante non è casuale, ma sta a simboleggiare l’attesa di un possibile ritorno, la presenza fedele, il ricordo che resta. Da esse si può tornare, o decidere di non tornare più, ma loro saranno sempre lì, ad attendere qualcuno, chiunque possa prendersi nuovamente cura di loro.
Così molti visitatori hanno lasciato una firma, come semplice segno del loro passaggio; altri hanno scritto del loro amore perduto; altri ancora hanno difeso il loro amore ancora vivo. Tanti sono passati, tanti altri sono tornati, in questo luogo che per il tempo di una visita ha rappresentato un momento di condivisione del proprio dolore con chi ha vissuto le stesse sensazioni ed emozioni. Il museo dell'amore perduto è cura e, al tempo stesso, consapevolezza di poter tornare ad innamorarsi ancora.
Si tratta, quindi, di un museo-non museo fatto di ricordi e di sentimenti più che di oggetti, e che, al passo con i tempi, si estende anche virtualmente con una pagina Facebook e una pagina Instagram sulla quale ognuno può inviare la propria foto e diventare parte integrante di un vero e proprio percorso fotografico fatto di storie d’amore diverse tra di loro, ma che accomunano un po’ tutti.
Info: www.mariosaragato.com
Facebook: @museodellamoreperduto
Instagram: @museo_dell_amore_perduto