COSA VEDERE
È Gian Domenico Cassini, l’astronomo del Re Sole, il figlio più illustre del piccolo borgo. L’intensa attività dello scienziato, protagonista anche nel campo della biologia, è documentata nel museo Gian Domenico Cassini e nell’Osservatorio astronomico comunale, che propone ad appassionati e curiosi incontri a tema e serate di apertura pubblica. Lungo via G.D. Cassini, numerosi murales e un sistema solare in scala compongono un interessante museo all’aperto. Su piazza E. Croesi (ex Municipio) affaccia la parrocchiale di S. Nicolò (del XII secolo), ampliata in seguito e rifatta in forme barocche nel XVIII secolo, che conserva il bel sovrapporta in ardesia (Agnus Dei) dell’edificio precedente, nonché un paliotto d’altare (Ecce Homo) datato 1465. Spettacolare, lungo la strada per San Romolo, il panorama su Apricale (anch’essa Bandiera arancione del TCI), Bajardo e le verdi montagne circostanti. Una rete di percorsi escursionistici collega Perinaldo con i centri vicini: consigliabile la passeggiata fino ad Apricale, che si raggiunge con circa un’ora e mezza di cammino su mulattiera storica.
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PRODOTTI E TRADIZIONI
Nei ristoranti del borgo, è possibile assaggiare i prodotti tipici, come il carciofo di Perinaldo (presidio Slow Food), l’olio extravergine di Oliva Taggiasca e il vino Rossese di Dolceacqua.
Perché Bandiera Arancione:
“La località, su uno splendido crinale tra uliveti e vigneti, si distingue per i numerosi punti d’interesse storico-culturale di valore. Una piacevole passeggiata nel centro storico raccolto e tipico permette di vivere in prima persona la vivacità del borgo. Il turista è inoltre orientato nelle vie e nei vicoli del centro grazie all’efficiente sistema di segnaletica che permette di individuare agevolmente strutture nelle quali pernottare e ristoranti, nei quali poter gustare i numerosi prodotti tipici, tra cui il carciofo di Perinaldo (Presidio Slow Food).” Marta, ghost visitor TCI