Quando si dice la passione. Per una persona amata o per la terra natia. L’energia che si spende non pesa. Ed è questa passione che ha trasformato un noto PR basato a Milano nel vero apostolo della sua regione, l’Abruzzo, generoso e forte ma sconosciuto ai più e solo di recente riscoperto dal turismo di prossimità. Il Touring Club lo conosceva bene tanto che giusto 101 anni fa partecipò attivamente alla nascita del parco nazionale d’Abruzzo (ora anche del Lazio e Molise). Paride Vitale, molto più giovane dei 130 anni del Touring ma animato dallo stesso impeto e dallo stesso desiderio di far conoscere agli italiani i segreti, i tesori d’arte, la storia, le tradizioni, i piatti autentici della tradizione, i vini ormai rinomati sulle tavole  più ricercate e poi il carattere dei suoi corregionali, i luoghi meno battuti, le montagne e a sorpresa anche il mare, ha inventato un parco per l’arte contemporanea in mezzo a un antico bosco di faggi, ha lanciato un festival di cinema e musica nella sua Pescasseroli e ha appena pubblicato “D’Amore e d’Abruzzo”, una sua guida di viaggio sentimentale,  di cui parla diffusamente nel numero di Touring  di luglio e agosto.

Altri libri, ma questa volta di grandi scrittori sono  i protagonisti insieme ai loro autori di un interessante tour nelle terre della Marca Trevigiana, tra le loro memorie, le case amate, i panorami complici delle loro ispirazioni, da Giuseppe Berto a Giovanni Comisso a Goffredo Parise… Una misteriosa concentrazione di artisti (c’entrano anche Lorenzo Da Ponte, librettista di Mozart, la divina attrice Eleonora Duse, il pittore Giorgione) che il reportage di Touring di questo mese ha cercato di dipanare.

Tra servizi, reportage, indicazioni, stimoli a curiosare nella accurata agenda del mese, non si possono ignorare l’incursione di un nostro reporter nel cuore della Sicilia, nelle terre alte di Enna, lontane dalla folla delle spiagge ma ricche di storie antiche e di esperienze di oggi,  quelle che coinvolgono le comunità locali, decise a fare squadra e a restare nella loro terra, a intraprendere in micro aziende, a coltivare, a promuovere un modello di vita, una cultura e un artigianato sostenibile. Fenomeno che sta riportando al centro dell’attenzione di tanti turisti in cerca sì di svago ma anche desiderosi di conoscere e di scoprire una Sicilia meno folcloristica e più autentica.

Un paio di suggerimenti oltre i confini italiani. L’importante anniversario della rivoluzione del tè che ha scatenato il processo di indipendenza degli Stati Uniti ha riportato la nostra attenzione sulla città storica di Boston che è pronta a un’altra rivoluzione, quella dell’ambiente. Come e perché? Basta leggere il servizio della nostra americanista Barbara Gallucci.

Il secondo riguarda la terra di Spagna, in particolare la regione pirenaica dell’Aragona. All’ombra delle grandi montagne che separano la penisola iberica dall’Europa si sono succedute numerose ondate di popoli diversi, dagli antichi romani agli arabi, dai frati eremiti ai pellegrini cristiani diretti a Santiago de Compostela… E tutti  hanno lasciato importanti tracce artistiche e architettoniche che sono sparse tra la valle del fiume Ebro e la città di Saragozza. 

Nel racconto su Touring poi si svela una curiosa storia che vede al centro la stazioncina di Canfranc allo sbucare del tunnel che cento anni fa collegò la Spagna al continente europeo. È impressionante ascoltare quante storie, quante vicende umane, intrighi, eventi politici, diplomatici, bellici, spionistici si siano svolti in quello che nelle intenzioni avrebbe dovuto essere solo una tappa elegante di una versione occidentale dell’Orient Express dal tempo felice della belle Epoque alla guerra civile spagnola e alla Seconda Guerra mondiale. Da scriverci dei libri, da girarci un film. E infatti…

Buona lettura!
Silvestro Serra