Roma non fu costruita in un giorno, come cantavano i Morcheeba. Per realizzare la città eterna occorsero secoli, la Roma repubblicana, imperiale, papalina, barocca… ed è alla visita di questo capolavoro urbanistico unico al mondo che si dedicano i milioni di turisti da tutti i continenti. Che però si affollano tutti in quella che iene considerata la cerchia delle mura aureliane.
Ma che succede fuori da piazza del Popolo? Ebbene, c’è tutta un’altra Roma, ignorata anche da molti romani, realizzata dal Novecento a oggi e che racchiude in pochi chilometri segnati dall’ansa del biondo Tevere numerosi capolavori dell’arte e dell’urbanistica del secolo breve e che Touring di aprile segnala e consiglia.
Si concentrano infatti in questa zona del Flaminio a Roma Nord i capolavori dei grandi archistar, da Pier Luigi Nervi a Enrico Del Debbio, da Vittorio Morpurgo a Arnaldo Foschini, fino a Renzo Piano e Zaha Hadid.
Sotto la spinta dell’ambasciatore Umberto Vattani che lo ha concepito, nel “distretto contemporaneo” si stanno studiando percorsi e itinerari che a piedi, piste ciclabili (e in futuro anche in metro) che mettano in risalto capolavori come l’Auditorium parco della musica, lo Stadio Flaminio, il Palazzetto dello Sport, il Villaggio Olimpico. E oltre Tevere, attraverso lo storico ponte Milvio (quello della battaglia di Costantino contro Massenzio), il Palazzo della Farnesina (le collezioni di arte contemporanea del Ministero degli Esteri sono aperte alle visite con la collaborazione del Touring club) e poi il MaXXI, il Foro Italico, lo stadio dei Marmi, in attesa del nuovo museo della scienza Science Forest…
Anche lo storico Touring Club Italiano non può certo sedersi sugli allori. Così proprio in occasione della ricorrenza dei suoi primi 130 ha pensato bene, accanto alle sue attività di promozione della conoscenza, di servitore civile delle istituzioni e di prendersi cura del Paese come bene comune, di ampliare la sua produzione editoriale.
E lancia (dal 12 aprile nelle librerie) un nuovo format: una rivistalibro. Il titolo è “Mappe”. L’idea è quella di provare a fornire ai lettori un agile e denso, al tempo stesso piacevole e rigoroso volume dove, utilizzando molti dei linguaggi di comunicazione contemporanei (testi, immagini, cartine, disegni, persino fotoromanzi) trovare le coordinate per capire e meglio interpretare il presente. Se ne parla su Touring di aprile da pag. 6.
Numerosi i reportage presenti in questo numero. Segnaliamo in particolare quello sui luoghi, le passioni, gli amori e le passioni (le auto, la caccia…) di Giacomo Puccini in occasione dei cento anni dalla scomparsa del grande compositore della Madama Butterfly di Manon Lescaut e della Tosca.
Nella classifica annuale redatta dal Sole 24 Ore sulla qualità della vita delle città italiane non fa notizia che Udine sia al primo posto. Quello che ci ha colpito è stato invece il fanalino di coda, la città di Foggia. Così abbiamo spedito un’invitata a cercare di capire se davvero la città pugliese si merita l’ultimo posto. E abbiamo scoperto che ci sono anche molti motivi per visitarla, e rivalutarla. Anche grazie al contributo del cittadino foggiano tra i più amati, Renzo Arbore. Leggere per credere.
Nutrita la rubrica delle lettere che Touring riceve e solo in parte riesca a pubblicare. Molte da mesi segnalano il preoccupante problema dei gravi ritardi che gli italiani devono sopportare quando chiedono il rinnovo o il rilascio del passaporto. Una grave incomprensibile e ormai annosa carenza che le amministrazioni di pubblica sicurezza non riescono a risolvere. In un Paese come il nostro dove una crescente fetta di turisti vorrebbe andare oltre i confini. E così proprio il Paese che in assoluto gode del primato mondiale per numero di nazioni che riconosce il nostro passaporto (ben 194) è lo stesso che finisce in coda per le lungaggini per averlo a disposizione.
Buona lettura!
Silvestro Serra