C'è stato un tempo in cui passeggiare di notte nei boschi dei dintorni di Triora sarebbe sembrato quanto meno sospetto. Il piccolo borgo ligure Bandiera Arancione del Touring Club Italiano è stato infatti protagonista di una delle pagine più oscure della storia europea: la caccia alle streghe con assurdi processi e la messa a morte di innocenti fanciulle accusate di malefici e altre follie. Per fortuna ora quel fosco momento è stato trasformato in una vera e propria festa celebrativa di queste presunte streghe che hanno reso Triora famosa in tutto il mondo.
Oggi chi passeggia nel bosco prima che sorga il sole è libero di farlo, soprattutto se ha una missione: andare a raccogliere lo zafferano. Per 2/3 settimane, tra ottobre e novembre, migliaia di fiori vanno colti prima che si schiudano. Grazie all'impegno di Daniele e Barbara, proprietari dell'agriturismo Il Poggio di Marò nella limitrofa Badalucco, questa preziosa e delicata spezia ha trovato in Triora un luogo ideale dove crescere (zafferanoditriora.com). “Con loro abbiamo deciso di rendere possibile la partecipazione pubblica alla raccolta”, spiega il vicesindaco Gianni Nicosia, “In piccoli gruppi ci si incammina prima dell'alba, poi si raccolgono con delicatezza i fiori non ancora schiusi e ci si riunisce intorno a un tavolo in una piccola casupola vicina al campo per estrarre con delicatezza i pistilli”. Solo così in effetti si capisce perché lo zafferano sia così prezioso e questo, in particolare, molto pregiato, nonché con una storia antica documentata da statuti conservati in archivio che prevedevano ammende per chi lasciava il bestiame libero di razzolare e quindi danneggiare le coltivazioni.
L'autunno da queste parti è particolarmente adatto alle attività di raccolta all'aria aperta. C'è chi va a castagne, chi a funghi, chi a frutti di bosco e chi appunto a zafferano. Certo è che se nei boschi di streghe non se ne vedono più, di magia ce n'è tanta e assolutamente non diabolica. “Il comune fa parte del Parco naturale delle alpi liguri e il paesaggio è davvero una palestra a cielo aperto per attività diverse adatte a ogni tipo di persona”, conferma il vicesindaco. Il sito dell'ente del turismo locale è un buon punto di partenza per scoprire alcune delle attività da fare in zona, ma poi è venendo qui che, guardandosi intorno, si capisce che ogni giorno può essere diverso. “Sono tanti i sentieri che partono da Triora addentrandosi poi nei boschi o in montagna. È possibile fare canyoning, arrampicata (nella zona di Loreto), cicloturismo, anche in ebike, equitazione...”, prosegue Nicosia.
Che Triora sia un territorio particolare lo si intuisce già percorrendo la strada che ci arriva. Tornanti, curve, salite. Una vera e propria conquista con la quale si guadagna una scoperta. Lo sanno bene i tanti norvegesi, inglesi, francesi che qui hanno deciso di comprare casa trasformando questo angolo di Liguria nel loro buen retiro. Li incontri mentre si avviano di buon passo verso il Monte Saccarello (la cima più alta della regione) o verso la Valle Argentina. Altri preferiscono visitare i borghi d'alpeggio o i villaggi di pietra legati all'estrazione dell'ardesia. E appena le montagne si coprono di neve, mettono le ciaspole ai piedi e continuano l'esplorazione.
“Una delle nostre iniziative più seguite è ovviamente Halloween che trasporta Triora indietro nel tempo e nella sua storia. Una due giorni che attira moltissima gente pronta a partecipare a riti magici, rievocazioni in costume e a una festa collettiva abitualmente molto sentita. Vista la situazione contingente abbiamo dovuto rimandarla ma ci rifaremo prossimamente”, conclude il vicensindaco Nicosia. Ma se Halloween cade una volta all'anno, c'è un luogo che a Triora è un bel punto di riferimento per scoprirne il passato e i legami con il presente. Il Museo regionale etnografico e della stregoneria è un viaggio nel tempo che include alcune sale che raccontano la vita contadina e di montagna del comune, nonché approfondimenti proprio sull'epoca della caccia alle streghe. Un capitolo tragico narrato con le scene ricostruite degli interrogatori e della prigionia di queste donne ma anche un'occasione importante per capire lo spirito di un luogo che, in un modo o nell'altro, è tuttora avvolto nella magia.
PUÒ INTERESSARTI ANCHE:
Scopri di più su Triora e sul perchè è Bandiera Arancione del Touring Club Italiano
Porta il borgo di Triora a casa tua
Testo: Barbara Gallucci - Foto: Comune di Triora (header e foto 1 e 2 del testo), Mario Chiaiese - Concorso fotografico Touring Club Italiano (foto 3 nel testo), Enzo Calapristi - Concorso fotografico Touring Club Italiano (foto 4 nel testo)