Questa è la storia di una rinascita. Il 26 e il 30 ottobre del 2016 due terribili scosse di terremoto mettono in ginocchio le Marche e feriscono al cuore anche Camerino, borgo antico e prezioso ai piedi dei Sibillini, Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, frequentato da moltissimi studenti di una delle più antiche università d’Italia.

Le onde sismiche travolgono un‘intera regione, già ferita nell’estate precedente da un altro sisma, ma questa volta il terremoto non risparmia il prestigioso Palazzo della Musica, spezzando mura, vetrate, colonne di un’architettura del ‘ 700, interrompendo studi e concerti di una comunità di musicisti che dal 2015 hanno formato l'Associazione Adesso Musica, presieduta da Gilberto Spurio e diretta artisticamente dal M° Vincenzo Correnti, che gestisce l'istituto Musicale e la Banda/Orchestra Città di Camerino ed è promotrice di alcune interessanti produzioni artistiche.

L’Istituto musicale “Nelio Biondi” di Camerino, intitolato al musicista camerinese suo fondatore, inizia la propria attività nel 1976 come scuola di canto e pianoforte, inserendo poi l’insegnamento di alcuni strumenti a fiato. Dopo la scomparsa del maestro Biondi viene costituita legalmente l’associazione “Liceo musicale” (oggi Istituto Musicale). Prende il via così una regolare attività didattica e artistica. Numerosi allievi sostengono, con ottimi risultati, esami complementari e di diploma presso i Conservatori di musica e oggi alcuni sono affermati docenti e musicisti. Dal 2011 l’istituto è convenzionato con il Conservatorio Statale di Musica “G.B.Pergolesi” di Fermo.

La seconda anima è la banda musicale di Camerino, le cui origini risalgono alla metà del settecento. Nel 1880, poi, fu varato il regolamento degli istituti musicali di Camerino; la banda, accanto all’orchestra e alla corale, diventava un istituto gestito direttamente dal comune. Difficoltà di vario genere, tra cui il ritiro di molti strumentisti, determinarono lo scioglimento della banda alla metà degli anni Sessanta, che risorge  poi nell’ottobre del 1982 col nome di “Banda della Città di Camerino”,  sotto la guida del maestro Vincenzo Correnti, clarinettista all’epoca ancora studente di conservatorio. Attualmente svolge una importante attività artistica collaborando anche con importanti solisti nazionali e internazionali, come ad esempio Nello Salza (Tromba) Stephan Vermeersch (Clarinetto basso), Giovanni Punzi e Ferec Akbarov (Clar.) e Andrea Bocelli, solo per menzionarne alcuni.

Con il terremoto del 2016, abbiamo visto, la sede dell'Associazione all'interno del Palazzo della Musica di Camerino viene gravemente distrutta e da allora con grandi difficoltà è riuscita a portare avanti e proseguire l’attività didattica e artistica.

Cosa è avvenuto dal terribile silenzio di quei giorni lo racconta il Maestro Vincenzo Correnti.

“Dopo il terremoto non potevamo lasciarci andare. Volevamo tutti proseguire seguendo le nostre ambizioni e i nostri progetti musicali. Così, dopo i giorni della paura e dell’isolamento, per 18 maestri, 180 allievi e 60 strumentali è iniziata una ricerca di spazi e soluzioni che potevano consentirci la ripresa delle attività.

Abbiamo suonato un po’ ovunque, in luoghi di fortuna, nei container (realizzati dopo il terremoto del '97) dell’Istituto Professionale di Stato, e poi nelle aule prestate da scuole musicali e bande dalla sorte meno avversa della nostra.

Mai però avete abbandonato l’idea di costruire una nuova scuola?

“Io non mi sono mai perso d’animo, e mantenendo vive in qualche modo le attività formative musicali, mi sono speso per cercare un terreno edificabile e poi dei finanziatori. Certo non potevamo ambire subito a quello che avevamo prima, quindi avevamo ridimensionato il progetto su 500 metri di spazi fruibili”.

Come siete arrivati alla Fondazione di Andrea Bocelli?

“Sapevo della loro forza e delle loro motivazioni etiche in campo formativo e musicale. Ho cercato in tutti i modi di mettermi in contatto con la fondazione per spiegargli la nostra condizione e sottoporre il progetto di una nuova scuola di musica.

Per molto tempo non ho ricevuto risposta, fino a quando ho chiesto aiuto a una suora di clausura in un monastero di Camerino, la badessa suor Chiara, pianista e originaria di Livorno. Attraverso il suo aiuto siamo riusciti a portare a mano il nostro progetto alla fondazione di Bocelli, che dopo aver approfondito la conoscenza della nostra realtà, ha accettato di sostenere la costruzione della nuova scuola di musica di Camerino.”

Arriviamo allora al primo ottobre, la data dell’inaugurazione della nuova Accademia musicale di Camerino. Cosa ha provato e come sarà questa nuova realtà.

Una grande emozione ci ha coinvolti tutti. Sono stati anni duri, in cui molti studenti hanno dovuto lasciare le loro abitazioni per trasferirsi sulla costa. Questa è una rinascita che ci ripaga delle fatiche e dell’isolamento che abbiamo patito.

Grazie alla forza della Fondazione, abbiamo una nuova splendida casa della musica a Camerino. È stata realizzata in meno di 150 giorni dopo il lockdown di primavera, sempre con la supervisione di Andrea Bocelli, che ovviamente non è mancato nel giorno dell’inaugurazione.

Le lezioni sono subito riprese e oggi possiamo suonare in dieci aule, approfittando di un auditorium da 180 posti perfetto per eventi e grandi concerti. L’Accademia è ora anche sede distaccata del conservatorio di Fermo e sarà intitolata al tenore marchigiano Franco Corelli, maestro e amico di Bocelli.

Un grande risultato per tutta Camerino?

“Si. Questa sarà una realtà fondamentale per il territorio, per riconnetterlo attraverso la musica. Per avere un’idea della rilevanza della nuova Accademia basti pensare che Camerino non conta più di 8000 abitanti ed è circondata da comuni ai piedi dei Sibillini purtroppo vittime di un grave spopolamento. E ad alleviare i disagi alla popolazione la Andrea Bocelli Foundation ha contribuito  realizzando una scuola media a Sarnano (altra Bandiera Arancione del Touring Club Italiano) e un istituto primario a Muccia, proprio nei pressi di Camerino”.

In queste settimane riuscite a svolgere lezione nonostante le restrizioni per l’emergenza sanitaria?

“Di solito si suona singolarmente. Per ora vengono sacrificate solo le sessioni di musica d’insieme e le attività concertistiche e bandistiche. E abbiamo mantenuto anche la nostra sezione di musica moderna”.

Avete in programma concerti aperti al pubblico?

“Avevamo in calendario due eventi seguitissimi da sempre, i concerti del 26 dicembre e del 6 gennaio. Ma abbiamo dovuto rimandarli per il Covid, purtroppo. In un certo senso qui la pandemia ha allungato un tunnel che stiamo percorrendo da quattro anni, ma non siamo al buio, la luce c’è e non solo si può vedere, ma si può ascoltare con la nostra musica”.

Per maggiori informazioni, ci sono il sito, la pagina Facebook Bandando e la pagina Facebook dell'Istituto Musicale Nelio Biondi

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Testo: Nicola Patruno e Fabrizio Milanesi (intervista al Maestro Correnti), a cura di Touring Club Italiano - Foto: Cesura / Luca Santese e pagina facebook Bandando (header) e Istituto Musicale Nelio Biondi (4 e 5 nel testo)

Articolo realizzato nell’ambito del progetto RESTA! –finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Direzione Generale del Terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese-Avviso n.1/2018