La storia recente di Camerino, Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, è stata segnata da due importanti eventi sismici che a distanza di meno di venti anni hanno profondamente segnato la città. Il primo risale al 1997, il secondo al 2016. I risanamenti che sono seguiti al primo terremoto e la messa in sicurezza sismica di molti edifici sono stati fondamentali per evitare, nel 2016, una distruzione ancora superiore, soprattutto del centro storico. Il secondo sisma è stato caratterizzato da due scosse principali, una il 26 ottobre, dopo gli eventi sismici che hanno coinvolto anche Amatrice, e uno il 30 ottobre, che ha purtroppo finito di distruggere molti degli edifici che ancora avevano resistito al primo.

Immediatamente la cittadinanza si mobilita, assieme alla protezione civile, per l’emergenza in atto ed in particolare i giovani di Camerino si dedicano senza sosta ai soccorsi e a provvedere ai beni di prima necessità. Inoltre venne creato subito un centro di raccolta, due di ritrovo in caso di nuove scosse. Milleottocento persone furono collocate nei campi sportivi e nel capannone della Contram, la società che gestisce il trasporto pubblico locale, vengono trasferiti gli uffici pubblici. I ragazzi, inoltre, fanno dei pattugliamenti delle quarantasette frazioni per produrre dei report per la Protezione Civile sulla situazione.

È sulla scia di questo impegno che nasce l’associazione IoNonCrollo, che contribuisce a gestire l’organizzazione post-sisma anche organizzando attività parascolastiche assieme agli insegnanti e a tre psicologhe dell’ARES. A due mesi dal disastro l’associazione concorre ad unire le diverse anime associazionistiche di Camerino, ad esempio con una congiunta raccolta di fondi  per costruire ilQuartiere delle associazioni”, vale a dire due strutture con una sala di 150mq polivalente con ulteriori spazi ad uso logistico.
"Il sisma - racconta il presidente Claudio Cingolani - col centro storico ha distrutto il punto di riferimento geografico-topografico dei cittadini di Camerino, poiché era lì che si trovavano tutti gli spazi della socialità, a cominciare da tutti i locali, le biblioteche, i bar frequentati dai moltissimi studenti universitari. Dopo i crolli rimangono solo le periferie, che per loro natura a Camerino non hanno mai accolto importanti centri di aggregazione."

L’associazione ha dato inoltre un importante supporto ai piccoli produttori locali – come ad esempio i famosi norcini di Camerino – e agli allevatori è stato distribuito il foraggio necessario a sfamare i capi di bestiame.

IoNonCrollo ha ricevuto nel tempo generose donazioni, sia in denaro sia di svariati materiali utili.

"La nostra sede si trova dal 2018 nel quartiere più vicino alla zona rossa, ad oggi ancora inaccessibile; un modo per manifestare anche simbolicamente la volontà recuperare il prima possibile anche il nostro amato centro storico."

Per saperne di più e magari anche sostenere l'Associazione, ci sono il sito e la pagina Facebook

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Testo: Nicola Patruno, a cura di Touring Club Italiano - Foto: Cesura / Luca Santese  e pagina Facebook Associazione "IoNonCrollo" (immagine di apertura e 3 nel testo)

Articolo realizzato nell’ambito del progetto RESTA! –finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Direzione Generale del Terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese-Avviso n.1/2018