Camerino (m. 670 s.l.m.), al centro di una zona montana incontaminata, domina dalla sommità del colle la grande conca delimitata a sud-est dai Sibillini.

Di origine umbra, municipio romano con propri magistrati, la città è sede vescovile già nel 465. Capoluogo di ducato longobardo, di contea e marca franche, si affaccia precocemente alla vita comunale. Distrutta nel 1259 dall’esercito di Manfredi, la città risorge ad opera della famiglia dei da Varano, che si manterrà al potere su un vasto territorio fino al 1539 dopo aver raggiunto la corona ducale. Dal 1545 la città ritorna sotto il dominio diretto della Santa Sede con la funzione di capoluogo di Delegazione Apostolica. Nel 1809, in età napoleonica, la città fu inglobata con le altre Marche di Fermo e di Ancona, divenendo capoluogo di distretto. Nel 1860 fu annessa, per plebiscito, al Regno d'Italia, restando sede di sottoprefettura fino al 1927.

La città di Camerino è insignita di Medaglia d'Argento al valor militare per l'alto contributo offerto alla causa della Liberazione.

Iniziative culturali, eventi sportivi, spettacoli musicali e appuntamenti gastronomici iniziano il 6 gennaio con la festa del torrone - una prelibatezza DE.C.O. (denominazione comunale d’origine) entrata nel Guinnes dei primati - e terminano con il concerto di Natale del 26 dicembre.

Le bellezze architettoniche, l’antica Università degli Studi di Camerino, il culto della Santa Camilla Battista Varano e la presenza dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, nato proprio a Camerino nel 1528, le tradizioni culturali (la città ha dato vita alla più significativa scuola pittorica delle Marche), gli impianti sportivi all’avanguardia (punto di riferimento per il turismo sportivo in un contesto ambientale intatto) e le bontà della cucina locale fanno di Camerino (Bandiera Arancione del TCI dal 2009) una meta di singolare attrattiva.

La città di Camerino sta fronteggiando la grave emergenza legata alla crisi sismica dell’agosto-ottobre 2016, ma non per questo ha perso il suo fascino e la sua vocazione turistica.

Nella Chiesa del Seminario Arcivescovile sono conservate ed esposte al pubblico alcune tra le opere più rappresentative della produzione figurativa camerte dalla quattrocentesca statua lignea della Madonna della Misericordia, la cosiddetta ‘Madonna Bella’, alla pala d’altare Apparizione della Vergine a San Filippo Neri dipinta da Giambattista Tiepolo nel 1740.

Il vicino edificio “Venanzina Pennesi” ospita i Musei civico e diocesano. Presenta allestimenti moderni e strumenti digitali all’avanguardia e raccoglie i capolavori del territorio salvati dalle rovine del terremoto, compreso il busto raffigurante Urbano VIII di Gian Lorenzo Bernini e il dipinto del Dosso Dossi, pennello eccentrico del Rinascimento, con Giulia da Varano bambina che il 23 novembre 2019 è ritornato in città dopo essere stato trafugato nel 1980 dalla Pinacoteca civica. È esposta anche l’opera più emblematica e significativa per Camerino, l’Annunciazione e Cristo in pietà di Giovanni Angelo d’Antonio, manifesto più sorprendente del Quattrocento marchigiano.

Grazie all’intervento di recupero della Fondazione Arvedi Buschini di Cremona, è stata riaperta al culto in tutto il suo splendore la Basilica di San Venanzio martire. Dell’edificio precedente, eretto nel sec. XII su area di chiesa paleocristiana in zona cimiteriale, il sisma del 1799 risparmiò la facciata dei secc. XIV-XV e l’abside con cripta. Luigi Poletti nella prima metà dell’Ottocento erigeva, tra i resti, navate neoclassiche e camuffava il prospetto con pronao. Splendidi il portale (metà XIV s.) e le sculture della lunetta che richiamano l’arte di Andrea Pisano e del figlio Nino. All’interno si può ammirare la statua argentea del santo (1764), la pala del Turchi, le belle sacrestie e il museo. Nella cripta sono conservate l’urna argentea (XIII s.) e l’arca del santo (XIV s.).

E’ possibile visitare anche Palazzo Castelli (viale Giacomo Leopardi) e Palazzo Sabbieti (piazza dei Costanti) entrambi di proprietà dell’Università degli Studi di Camerino, il Planetario Unicam allestito negli spazi del Convento San Domenico e l’Orto Botanico “Carmela Cortini” dell’Ateneo istituito nel 1828 da Vincenzo Ottaviani, medico pontificio e professore di botanica e chimica presso l’Università. Esteso per circa un ettaro si trova 27 metri più in basso rispetto al piano cittadino, condizione obbligata dalla particolare configurazione urbana della città. All’Orto si accede dalla base delle mura.

Merita una visita l’Archivio di Stato sezione di Camerino che conserva materiale documentario risalente al 1207

Monastero di Santa Chiara: si tratta di una sede provvisoria realizzata in legno dopo il terremoto di due anni fa in attesa del recupero dell’adiacente e antico complesso in cui vivevano le Clarisse. Nella chiesa viene custodito nuovamente in una teca il corpo della mistica Santa Camilla di Camerino, morta il 31 maggio 1524, che fu badessa del monastero, ed il crocifisso ligneo dell’Indivini.

Si offre come piacevole oasi di verde la Rocca borgesca, posta sull’orlo di un precipizio, che fu fatta erigere da Cesare Borgia su disegno di Ludovico Clodio nel 1503 per controllare la città dal versante sud-ovest: i torrioni cilindrici e il possente mastio sono begli esempi di architettura militare del primo Rinascimento. La fortezza venne in seguito restaurata da Giovanni Maria Varano che, solo a un anno dall'aggressione del Valentino, era riuscito a riprendere la città di Camerino. Sulla spianata interna sorge ancora parte della struttura del convento francescano di San Pietro in Muralto del 1300.

Simbolo di un intero territorio, Rocca Varano, oltre a essere un fortilizio la cui costruzione risale al XIII secolo, è uno dei monumenti più importanti e imponenti presenti nel territorio e il fiore all'occhiello di Camerino.

Roccaforte a cui è legata la storia della signoria Da Varano, una delle famiglie più longeve dell’Italia fra Medioevo e Rinascimento, testa di ponte di un sistema difensivo formato da castelli, rocche, e torri di guardia e di avvistamento, Rocca Varano, posta su di un alto sperone di roccia, ieri come oggi è la sentinella a controllo dell’intera valle sottostante, punto di partenza e di arrivo di sentieri naturalistici che attraversano valli e colline coperte da boschi alternati a campi che ampliano la vista sul panorama circostante.

Inserito nel censimento dei "Luoghi del Cuore" del FAI, grazie al poco inquinamento luminoso, l’antico fortilizio è anche parte del progetto "Rocche celesti" dell'Unione Montana Marca di Camerino ed è punto di ritrovo per manifestazioni e rievocazioni storiche.

Convento di Renacavata. A poca distanza dalla città si trova la chiesa con annesso convento dei Padri Cappuccini. La chiesa fu eretta nel 1530 su un precedente eremo abbandonato per volontà della duchessa Caterina Cybo. Nel refettorio vi sono stalli settecenteschi. La Chiesa preesistente all'arrivo dei Cappuccini conserva sull'altare maggiore la terracotta policroma recentemente attribuita a Santi Buglioni (1494-1575), raffigurante la Vergine col Bambino con accanto S. Francesco che indossa l'abito dei Cappuccini originalmente di color cenere e non marrone come è attualmente. Presenta anche un interessante tabernacolo ligneo (1686) a forma di tempio barocco realizzato dal cappuccino Francesco Liberato da Macerata. Il Museo raccoglie oggetti concernenti la storia dell'ordine dei Cappuccini tra cui notevoli sono i reliquiari seicenteschi in legno.

A Camerino l’antico convive con strutture all’avanguardia, come l’Accademia della Musica “Franco Corelli” donata alla città dall’Andrea Bocelli Foundation e inaugurata il 1° ottobre 2020. Sviluppata su due livelli (700 metri quadrati per 160 studenti costruita in 150 giorni), l’Accademia propone, nella sequenza di aperture verso l’esterno, un riferimento visivo stilizzato alle peculiari “chiavi” degli strumenti a fiato. Le dieci aule tematiche e l’auditorium Andrea Bocelli sono stati concepiti con meticolosa attenzione al concetto di armonia degli spazi e ad una solarità che emerge anche dalle scelte cromatiche.

Nel Sottocorte Village (quartiere San Paolo) sono presenti gli storici negozi del centro cittadino. Alcuni di essi propongono prodotti tipici locali di produzione propria. Un centro commerciale particolare e all’avanguardia, che coniuga l’innovazione architettonica con la tradizione della piccola bottega, in cui permane il rapporto di fiducia tra cliente e negoziante e la qualità del prodotto di nicchia. Lo spazio accoglie iniziative ed eventi culturali.

ValliCenter ospita una selezione di attività commerciali che hanno qui trovato collocazione subito dopo gli eventi sismici del 2016. Qualità dei servizi, cortesia e prelibetezze gastronomiche nel quartiere Vallicelle, con un occhio rivolto verso la città ducale.

Per gli amanti del turismo all’aria aperta è stato realizzato il Camper Service di via Macario Muzio (Bandiera Gialla A.C.T. Italia), 24 piazzole immerse in un ambiente naturale di gradevole impatto e di comodo accesso alla città. Coordinate GPS Google Earth: N 43° 08’ 12.5” E 13° 04’ 00.2”

Arte, natura e sapori nel progetto sono racchiusi nel progetto Camerino Meraviglia

Trekking urbano

Un percorso immerso nei suggestivi scorci e panorami del centro storico di Camerino in 7 luoghi da visitare

Percorsi naturalistici

7 percorsi naturalistici immersi nel verde del territorio di Camerino: dalla semplice passeggiata adatta a tutte le famiglie, ai sentieri Hike&Bike per gli amanti dello sport e della natura

Ospitalità e tradizione

La Città di Camerino offre ai suoi visitatori un’ampia scelta di più di trenta strutture ricettive dove decidere di soggiornare. L’accoglienza e l’ospitalità unite alla bellezza del panorama circostante rendono il soggiorno un’esperienza unica e rilassante

Gli eventi di maggiori rilievo che hanno luogo a Camerino nel corso dell’anno sono: la rievocazione storica della Corsa alla Spada e Palio (maggio), il Premio Massimo Urbani (giugno), il Camerino Festival (agosto) e la Stagione teatrale (ottobre-aprile).

Comune di Camerino

Via Le Mosse, 19 - 62032 Camerino MC

Tel. +39 0737 631385

www.comune.camerino.mc.it

info@comune.camerino.mc.it

Associazione Turistica “Pro Camerino” / IAT Informazione Accoglienza Turistica Camerino

Sottocorte Village, Via Vincenzo Ottaviani - 62032 Camerino (MC)

Tel/Fax +39 0737 632534 Cell. +39 345 8855294

www.proloco.camerino.sinp.net

proloco@comune.camerino.mc.it

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App Camerino Meraviglia

(su Play Store per sistemi android; presto anche su Apple Store per sistemi iOS)

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