Nella lombarda Val Seriana, a 45 minuti da Bergamo, Clusone è uno dei borghi certificati dal Touring con la Bandiera Arancione, sinonimo di qualità, accoglienza ed eccellenza. Immersa in uno splendido scenario di boschi e montagne, racchiude moltissimi tesori sia culturali sia naturali. In questo articolo ti presentiamo le perle d'arte e cultura da non perdere, sia nel centro del borgo sia nei suoi dintorni.

1. Il MAT – Museo Arte e Tempo

Come in molti piccoli centri dell'entroterra italiano, anche Clusone aveva una famiglia tradizionalmente importante per la vita del borgo: qui vivevano dapprima i Marinoni, poi "confluiti" nei Barca quando si imparentarono con un'altra famiglia bergamasca. La loro dimora, al centro del paese, chiamato appunto Palazzo Marinoni Barca, è l'edificio laico più rappresentativo di Clusone, con affascinanti sale affrescate e un grande camino. Da diversi anni lo si può visitare; e oltre agli spazi, si ammirano anche le collezioni del MAT - Museo Arte e Tempo, donate dalle più importanti famiglie della città di Clusone. Dipinti, disegni, sculture e sbalzi di artisti clusonesi e non sono sparsi tra le sale, ma spicca soprattutto la collezione di meccanismi di orologi da torre di ogni epoca, unica nel suo genere. La visita tra l'altro è consigliata anche per le famiglie, che trovano qui vari percorsi ludici per imparare le curiosità e la storia di Clusone.

MAT - Museo arte tempo, Clusone
MAT - Museo arte tempo, Clusone
MAT - Museo arte tempo, Clusone
MAT - Museo arte tempo, Clusone

Nel palazzo sono allestite anche mostre temporanee. Fino al 13 ottobre 2024, per esempio, il Comitato Clara Maffei ha organizzato la mostra monografica "Clara Maffei a Clusone. Un’amica a tutta prova". La contessa Clara Maffei è stata una eroina del Risorgimento italiano, che accolse nel suo salotto i più significativi rappresentanti della cultura del suo tempo. Attraverso quadri, documenti, lettere ed oggetti, il percorso espositivo mette in luce il suo rapporto con Clusone, luogo che amò profondamente per tutta la vita.

MAT - Museo arte tempo, Mostra Clara Maffei, Clusone
MAT - Museo arte tempo, Mostra Clara Maffei, Clusone

A fianco del palazzo, nel Parco Nastro Azzurro, sono da ammirare tre splendide sequoie, recentemente inserite nell’elenco degli alberi monumentali d’Italia. Si stima che abbiano circa 120 anni; la circonferenza del tronco alla base è intorno ai 5 metri, mentre l'altezza si aggira intorno ai 25 metri. Veri e propri monumenti naturali, che rendono il sito ancor più affascinante. 

Le sequoie secolari a fianco del Palazzo Marinoni Barca, Clusone
Le sequoie secolari a fianco del Palazzo Marinoni Barca, Clusone

2. L'orologio astronomico di Fanzago

Tra le attrazioni speciali di Clusone c'è senz'altro il grande orologio astronomico, posto sulla facciata sud della torre del municipio e funzionante ancora oggi. Fu realizzato nel 1583 da Pietro Fanzago, erede di una grande famiglia di meccanici, campanari e ingegneri. Un'opera ardita e geniale per i tempi, che mostra non solo l'ora, ma anche i movimenti del sole e della luna, le ore del giorno e la durata della notte, gli equinozi ed i solstizi, le costellazioni dello zodiaco, le lunazioni. Si legge sotto l'orologio: «Fanzago dimostra con l'ingegno e la manualità che le stelle, solo in minima parte, sono mosse da ragioni a noi oscure - 1583»

Orologio di Fanzago, Clusone
Orologio di FanzagoClusone

3. Il Museo della Basilica e la Danza Macabra

A due passi dall'orologio astronomico è la grande basilica di Santa Maria Assunta. Di fronte, il Museo della Basilica raccoglie vari spazi che raccontano il patrimonio artistico religioso del borgo: è un'altra visita imprescindibile per capire l'importanza storica di Clusone nel tempo. Nelle otto sale si ammirano tavole lignee quattrocentesche, quadri, ex voto, reliquiari del Seicento e Settecento, vesti e paramenti liturgici. Ma forse l'aspetto più interessante è costituito dalla possibilità di scoprire, all'interno del percorso di visita, anche tre oratori, di cui l'Oratorio dei Disciplini è senz'altro la perla. 

Realizzato intorno alla metà del XIV secolo dalla congregazione dei Disciplini, l'oratorio conserva un ciclo di bellissimi affreschi del 1485, raffiguranti storie di Gesù e dipinti dal pittore clusonese Giacomo Borlone de Buschis, e un "compianto" con statue lignee del 1726-1746, create magistralmente dalla bottega dei Fantoni. Due piccole ma significative opere d'arte, rappresentative dell'importanza di Clusone nel tempo.

Oratorio dei Disciplini, Clusone
Oratorio dei Disciplini, Clusone
Oratorio dei Disciplini, Clusone
Oratorio dei Disciplini, Clusone

Non è finita qui: sulla facciata esterna dell’Oratorio dei Disciplini è possibile ammirare il maestoso affresco della Danza Macabra e il Trionfo della morte, che rappresenta l’incontro tra la morte e la vita. Uno dei meglio conservati d’Europa, venne realizzato nel 1485 sempre da Borlone de Buschis. È particolarmente complesso e ricco di riferimenti; a spiccare è senz'altro la Morte, raffigurata come uno scheletro con tanto di corona sul capo, una sorta di regina che trionfante sottomette tutti a sé.

Danza Macabra, Clusone
Danza Macabra, Clusone

Anche in questo caso nel complesso mussale è allestita una mostra temporanea. "La Bottega Nani", fino al 2 settembre 2024, racconta la storia degli artigiani Nani, scultori, cesellatori e sbalzatori, alla scoperta delle loro opere, della loro cultura e tecnica artigianale tramandata di generazione in generazione. 

4. La Casa dell’Orfano

Dopo la visita del centro, ci si può spostare nella pineta di Clusone, a qualche chilometro, per visitare la Casa dell’Orfano (aperta in alcune giornate dell'anno). È una struttura dalla storia peculiare. Monsignor Antonietti (1892-1976), sacerdote e cappellano militare nella prima guerra mondiale, nel 1925 contribuì a fondare una casa nella pineta per ospitare gli orfani di guerra della provincia di Bergamo: a loro offriva vitto e alloggio, provvedendo poi anche ai loro studi. Accanto alla casa, negli anni successivi e fino al 1950, grazie al contributo di numerose famiglie del territorio fu costruito a poco a poco un piccolo villaggio, che comprendeva una scuola, una chiesa, un teatro, un dormitorio, un ambulatorio. Si stima che negli anni più di ventimila ragazzi abbiano trovato alla Casa dell'Orfano ospitalità e assistenza.

La Casa dell'Orfano ospita oggi il Museo omonimo, dedicato a Monsignor Antonietti, impreziosito dall'eredità del conte Giacomo Suardo alla fine del secondo conflitto mondiale (mobili, una biblioteca, dipinti, porcellane, terraglie e maioliche di manifattura italiana e straniera, in parte presenti in loco e in parte esposti al Museo Arte e Tempo).

Casa dell'Orfano, Clusone
Casa dell'Orfano, Clusone
Casa dell'Orfano, Clusone

INFORMAZIONI

Per tutte le info su Clusone e i suoi dintorni: www.visitclusone.it

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