Nell’“Anno nazionale del cibo italiano” proclamato dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (MIPAAF) e dei beni culturali e del turismo (MIBACT) concludiamo il viaggio alla scoperta delle eccellenze gastronomiche della tradizione italiana che contraddistinguono alcuni borghi nostro Paese.

Per tutti i golosi, gli amanti della buona cucina o anche solo i turisti curiosi di scoprire nuovi sapori ecco 5 borghi del Sud Italia dove assaggiare prodotti e piatti tipici locali, immersi in luoghi autentici e sempre attenti a una forma di turismo sostenibile: dal caciocavallo di Frosolone alla cacioricotta di Orsara, passando dalle Bombette di Cisternino per arrivare infine alla zuppa gallurese di Aggius.

Frosolone, in Molise, è la patria del caciocavallo, un formaggio semi-duro a pasta filata prodotto esclusivamente con latte vaccino e ottenuto da animali la cui alimentazione proviene dall’erba dei pascoli della montagna nei pressi del borgo. Il formaggio si presenta a forma di pera con testina sovrastante e una crosta liscia e sottile, color nocciola chiaro, odore intenso, sapore dolce e pastoso, quando è poco stagionato, per diventare nel tempo più intenso e piccante. Il nome del caciocavallo deriva dalla consolidata tecnica di stagionatura del prodotto che viene posto, legato a coppie, “a cavallo” di un sostegno. Info


   
Il borgo di Cisternino, in Puglia, offre tra i suoi prodotti gastronomici di maggior prestigio le Bombette, degli involtini di carne fresca di maiale con un ripieno di formaggio, sale, pepe e altri ingredienti diffusi in tutta la Puglia e preparati in tutto il territorio della Valle d’Itria con ricette variabili a seconda della località.
La ricetta delle bombette rende gloria al taglio di carne del capocollo e della coppa di maiale che, arrotolati su se stessi, panati e cotti sulla brace, offrono un’esplosione di sapore fin dal primo assaggio. Le bombette si possono degustare presso le numerose macellerie aperte fino a tarda ora, che le cucinano al momento in diverse varianti: con ripieno di pancetta, ripieno piccante, con salumi o formaggi conditi e con gli immancabili sale e pepe. Se capitate a Cisternino e siete in giro per il centro, non fatevi scappare l’occasione di assaggiarle. La loro qualità elevata e le cotture perfette vi faranno scoprire una piccola parte del sapore intenso della Puglia. Da non perdere, inoltre, anche un altro piatto tipico del territorio, le rinomate orecchiette pugliesi. Info  

Rimanendo in Puglia, nel borgo di Orsara di Puglia, in provincia di Foggia, si produce un formaggio inserito nell’elenco dei prodotti tradizionali pugliesi: la cacioricotta di caprino.
La cacioricotta di Orsara è un formaggio fresco e stagionale con diverse peculiarità che lo rendono unico. Il latte necessario alla sua produzione è ricavato dal più grande allevamento caprino della provincia di Foggia, quella di Orsara. Il noto formaggio si può gustare come antipasto, accompagnato dal tipico pane pugliese, o anche come dessert se accompagnato a miele e marmellate, ma è davvero ottimo anche come condimento per un buon piatto di pasta fresca fatta a mano.
Altro prodotto caratteristico e famoso di questo borgo è il pane di grano duro pugliese. Dalla tipica forma a cappello a falda larga, questa pagnotta è caratterizzata da una crosta croccante e dalla mollica di colore giallo paglierino, dal profumo invitante e un gusto inconfondibile. Viene cotto, come vuole la tradizione, in forni alimentati esclusivamente con legna di quercia. Info 

In Calabria, il comune di Oriolo trae la sua essenza dalla tradizione popolare e dalla società contadina. Utilizza, pertanto, prodotti derivati dalle specifiche colture o dagli allevamenti a conduzione familiare. Il fiore all’occhiello sono i primi piatti a base di farina di graminacee impastata con sale e acqua. Dalla sua lavorazione manuale si possono ricavare gnocchi (rashkatill), fusilli cavi (firzuw) e fettuccine (uaganell).    
Ogni primo ha uno specifico condimento da abbinare e utilizzare al fine di renderlo tipico e unico. Per le fettuccine: ceci con olio, aglio rosolato e peperoncino piccante tritato fine. Per gli gnocchi: formaggio pecorino e sugo di castrato o di montone oppure con sugo di pomodoro pelato, prezzemolo e un goccio di olio di oliva. Per i fusilli: ragù con formaggio pecorino. Info

Aggius, in Sardegna, è la patria del piatto tipico e più conosciuto della zona: la zuppa gallurese nota come “la suppa”. La ricetta è preparata con fette di pane raffermo, alternate a fette di formaggio fresco, formaggio grattugiato impastato con prezzemolo e un pizzico di pepe. Il composto viene bagnato con un brodo ottenuto da carne bovina e ovina oppure di maiale e poi messo in forno in teglia o cotto dentro un grande recipiente. A piacimento può essere accompagnata con un sugo di carne di vitello. Info 

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