La campagna a novembre regala paesaggi da cartolina: dalla bassa veneta alle colline di Gavi, dall’entroterra pisano al cuore delle Marche, fino alla Murgia dei trulli. Il tiepido sole e il clima ancora mite delle giornate autunnali sono l’ideale per attività all’aperto. Tra passeggiate, golf ed escursioni in bicicletta o a cavallo è possibile trascorrere piacevoli momenti all’insegna della natura, dello sport e del relax. Un modo lento e inedito di vivere la campagna rispetto agli altri mesi dell’anno. Ecco quindi 5 borghi Bandiera arancione per godere della poesia di fine autunno.

Le alte e possenti mura di Montagnana (PD), a due passi da Padova, cingono uno dei centri storici più belli della piana veneta. La cerchia muraria, tra le meglio conservate d’Europa, si staglia maestosa nella campagna, circondata da un largo fossato che oggi ospita un ampio vallo verde. “Una città a forma di castello”: così gli osservatori del XVI secolo descrissero Montagnana. Un perfetto sistema difensivo, tra le cui eleganti merlature e le 24 imponenti torri, spiccano la Rocca degli Alberi, il Mastio e il Castello di San Zeno.
Uscendo dalle mura del borgo medievale, per avventurarsi nella campagna circostante, si rimane incantati di fronte allo spettacolo che la natura offre in autunno. Nei dintorni numerosi sono i percorsi a piedi, a cavallo o in bicicletta come quello lungo i tre corsi d’acqua che scorrono fuori dalla cinta di mura: il Fiumicello, il Frassine e il Fratta. Seguendo la sponda del Fiumicello, il canale artificiale che riforniva d’acqua i mulini e il fossato, si arriva al borgo di Frassine, l’antico porto fluviale della città, per poi proseguire lungo l’argine della Fratta fino al castello di Bevilacqua e quindi al convento di San Salvaro. I più allenati possono invece optare per il giro ad anello che collega Montagnana con Este e Monselice. L’itinerario attraversa la bassa padovana per circa 30 km tra palazzi fortificati, castelli, rocche, torri isolate e città murate. In sella alla propria bicicletta, immersi nel silenzio della campagna, lo sguardo spazia da un lato verso i Colli Euganei e dall’altro verso quelli Berici, offrendo l’opportunità di visitare alcuni incantevoli borghi del Veneto. In provincia di Padova gli appassionati di golf non hanno infine che l’imbarazzo della scelta tra i campi del Golf Club Padova, del Golf Club Frassanelle, del Golf Club Terme di Galzignano e del Golf Club La Montecchia. Info sulla località  - (www.turismopadova.it)

 

Gavi (AL) è un delizioso borgo immerso nella rigogliosa campagna dell’Alto Monferrato. Il paesaggio è un susseguirsi di dolci colline coperte da vigneti, inframmezzate da campi, boschi di roverella, carpino e castagno, borghi, pievi e castelli medievali. Meta di buongustai in tutte le stagioni, la zona è ormai diventata sinonimo di turismo enogastronomico. È infatti patria di eccellenze come il Gavi  DOCG, il prestigioso bianco piemontese ottenuto da uve Cortese, dei ravioli, degli amaretti e, non ultimo, della testa in cassetta di Gavi, insaccato di suino e bovino Presidio Slow Food.
La delicata bellezza di questa porzione di Piemonte tuttavia, da sola, vale una visita. Un territorio da scoprire soprattutto in questa stagione dove la campagna indossa ancora i caldi colori dell’autunno prima di cedere il passo all’inverno. I dintorni di Gavi offrono diversi itinerari percorribili a piedi, a cavallo o in bicicletta. Tra vigneti a perdita d’occhio, si attraversano campi, filari e antichi borghi, ammirando l’armonioso mosaico di colori delle colline circostanti.
Gli amanti del golf possono invece scegliere tra le 18 buche del Golf Club Colline del Gavi o le 36 del Golf Club Villa Carolina. Entrambi offrono percorsi immersi nella natura in grado di soddisfare anche i giocatori più esigenti. 
Da non perdere anche una visita al poderoso forte e quando cala la sera infine non c’è nulla di meglio che concludere una giornata all’aria aperta sorseggiando un calice di Gavi accompagnato da alcune delle specialità locali per assaporare appieno l’essenza di questo territorio. Info sulla località - (www.monferrato.org)

 

Il borgo di Peccioli (PI), vero e proprio gioiello dell’entroterra pisano, è arroccato su un colle dal quale domina la campagna toscana. Oltre i vicoletti stretti e ripidi della parte più antica, raccolta intorno ai ruderi della rocca di Castruccio Castracani, le distese di campi, vigneti e oliveti, coltivati dalle aziende agricole e dagli agriturismi della zona, formano un paesaggio di rara bellezza. In particolare quando l’autunno tinge con la sua tavolozza gli alberi e i filari di vite. Questo è il periodo ideale per camminate ed escursioni a cavallo o in bicicletta in mezzo alla natura, per apprezzarne i profumi, i suoni e i colori, con l’aria fresca e frizzante che accarezza il viso. Il territorio di Peccioli offre 6 itinerari naturalistici ben segnalati e alla portata di tutti. I percorsi si snodano tra colline, fiumi, boschi e campagne puntellate da cipressi, cedri, pioppi e ginestre. La varietà degli itinerari, per lunghezza, dislivello e difficoltà, permette di soddisfare sia gli amanti del trekking sia gli appassionati di equitazione e mountain bike: da quello lungo il greto del fiume Era, a quelli sul Piano di Ripassaia e della Bianca, tra gli oliveti, i vigneti e i cipresseti della Fondazione Gaslini, fino al percorso dell’anello di Cedri che, tra opere d’arte contemporanea e paesaggi quasi incontaminati, collega Ghizzano a Cedri. Info sulla località

 

Serra San Quirico (AN) è una perla verde nel cuore delle Marche. A 50 km dal mare, ai confini del Parco regionale Gola della Rossa e di Frasassi, uno scrigno di biodiversità che si estende per oltre 10mila ettari, il borgo medievale accoglie il visitatore con la sua singolare forma di nave che lo rende simile ad un vascello di pietra. Dal possente perimetro di mura del centro storico, dominato dalla trecentesca Torre del Cassero, si può godere di una splendida vista sul Monte Murano e sulla vallata rurale sottostante. Circondata da boschi rigogliosi e dalle tipiche colture a vigneto e oliveto, Serra San Quirico è la meta ideale per gli amanti delle passeggiate. Il territorio regala, a chi ha la pazienza di scoprirlo, scorci incantevoli e emozioni indimenticabili. Ovunque regnano la pace e il verde della macchia mediterranea e delle pinete. Gli itinerari, percorribili a piedi, in bicicletta o a cavallo, si sviluppano nella campagna seguendo le morbide curve delle colline tra gli intensi profumi dei pini e il lento scorrere del fiume Esino. A 7 km dal centro storico si può raggiungere l’imponente abbazia romanico-gotica di Sant’Elena, immersa tra le colline marchigiane, con alle spalle la Gola della Rossa e di fronte la valle dell’Esino. A 13 km si trova invece la caratteristica frazione di Domo con il suo antico castello fortificato. Senza dimenticare le numerose escursioni nel vicino parco regionale e le Grotte di Frasassi, il più grande complesso di grotte carsiche in Europa, a soli 11 km. Info sulla località

 

Il borgo di Cisternino (BR), a 46 km da Brindisi, è adagiato su un gradone calcareo della Murgia orientale da cui si affaccia sulla Valle d’Itria. Da qui lo sguardo si perde in una campagna rigogliosa, punteggiata di trulli, masserie e muretti a secco circondati da vigneti e oliveti. Il bianco delle case di calce addossate le une alle altre crea un suggestivo contrasto con il grigio della pietra, il rosso acceso della terra e il verde degli olivi, dei mandorli, dei fichi e delle querce. Questo è il volto più autentico della Valle d’Itria: un territorio unico, inondato di luce, con un fascino senza tempo.
Dal borgo è possibile partire alla scoperta della Puglia rurale, tra storia e natura, a piedi o in bicicletta. Diversi itinerari attraversano questo paradiso naturale tra cui si segnala un facile trekking, della lunghezza di 5, 8 o 10 km, che conduce dalla piana degli olivi secolari fin nel bosco di querce, leccio e macchia mediterranea, lasciando senza fiato di fronte all’incredibile panorama che si osserva dai sentieri collinari che da Ostuni portano a Cisternino. Il trekking lungo il canale dell’acquedotto pugliese, di bassa difficoltà e di lunghezza compresa tra i 5 e i 15 km, porta invece nei luoghi custoditi con cura dai contadini in cui si respira ancora l’atmosfera rurale di una volta, toccando i comuni di Martina Franca, Ostuni, Fasano, Cisternino e Alberobello. Da assaggiare i prodotti tipici, tra cui spiccano le salsicce di carne bovina, le bombette e le gnummeredde a base di interiora d’agnello, da gustare nelle macellerie-fornelli del centro storico, in cui si può chiedere di arrostire la carne appena scelta al banco. Info sulla località - (www.viaggiareinpuglia.it)

Potrebbero interessarti: