Ci sono 3 nuovi borghi eccellenti pronti ad accogliervi e sono in Friuli Venezia Giulia: Andreis (PN), Barcis (PN) e Frisanco (PN) sono certificati con la Bandiera arancione del Touring Club Italiano.

Diventano così 5 le località certificate in provincia di Pordenone (tra cui Maniago, anch’essa nel territorio dell’UTI) e, in totale, sale a 7 il numero di Bandiere arancioni Touring in Friuli Venezia Giulia. In tutta Italia, i borghi "arancioni" sono ora 239.

I 3 Comuni sono risultati in linea con gli standard di qualità turistica e ambientale del Touring Club Italiano e sono stati premiati al termine di una rigorosa analisi, supportata anche da sopralluoghi anonimi sul campo, nell'ambito della I edizione di Bandiere arancioni nel territorio dell’Unione Territoriale Intercomunale Valli e Dolomiti Friulane. Conosciamo un po' meglio i 3 borghi.

ANDREIS
All’ingresso della Valcellina, Andreis è adagiato su una verde terrazza, circondato e protetto dai monti Raut, Resettum e Fara, in un ambiente naturale e selvaggio, tutelato e inserito nel Parco Naturale delle Dolomiti Friulane. Tra le cose da non perdere: il centro storico, ben conservato e piacevole, con le caratteristiche case in pietra con i daltz, ballatoi esterni costituiti completamente in legno, l’Area avifaunistica con le voliere che ospitano diverse specie di uccelli e rapaci feriti, interessante anche per i bambini. Da vedere inoltre il Museo dell’Arte e Civiltà Contadina con gli oggetti e gli attrezzi da lavoro e numerose ricostruzioni di ambienti tradizionali e mestieri, mentre passeggiare e tenersi in forma ci sono gli 8 percorsi del Nordic Life Park, il primo parco vita del Nordic Walking della Provincia di Pordenone, e alcuni sentieri naturalistici tra cui quello del Monte Ciavac che permette di vedere la Faglia Periadriatica (o Linea Barcis-Staro Selo), il più grandioso sovrascorrimento regionale lungo oltre 100 km, fenomeno gelogico molto interessante e suggestivo. Tipici del paese sono il formaggio salato Andreano (ottimo con le patate) e la peta, salame tipico aromatizzato con cumino. Tra le manifestazioni più importanti, segnaliamo la rassegna dell’artigianato e della gastronomia tipica Paesi Aperti (nella prima metà di settembre) e Ad Andreis nevica la fantasia, esposizione di alberi di natale fatti a mano (da metà dicembre a metà gennaio).

BARCIS
All'uscita del ventre vertiginoso della Forra del Cellina, Barcis appare come un premio di luce, un respiro verde di natura, acqua e cielo in gradazione, all’interno del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane. Da non perdere: la Riserva Naturale Forra del Cellina e il relativo Centro visite in località Ponte Antoi. La Riserva interessa la parte più significativa della incisione valliva scavata dal torrente Cellina e ha l’aspetto tipico di un grande canyon, il maggiore della Regione e uno dei più spettacolari d’Italia, con pareti verticali e imponenti fenomeni di erosione fluviale. Nella Riserva, segnaliamo alcuni sentieri suggestivi (tra cui il Sentiero del Dint e quello delle Grotte Vecchia Diga), il percorso della Vecchia strada della Valcellina, ricco di storia e fascino e il Ponte Tibetano, che permette di godere di una veduta unica dell’ambiente circostante e del canyon. Il lago Aprilis (artificiale), meglio noto come lago di Barcis, dove è possibile praticare vela, surf, kajak, sport subacqueo, hovercraft, motonautica. È bello anche passeggiare attorno al lago nei vari sentieri panoramici, sostare nelle aree pic-nic, o semplicemente rilassarsi sulla riva. Nel centro storico, la chiesa di San Giovanni Battista che risale alla fine del XVI secolo come il palazzo Centi, con il suo maestoso doppio loggiato, che unisce gli elementi propri dello stile rustico della Valcellina con quelli dell'architettura veneziana. Tra le offerte gastronomiche più tipiche troviamo un'ampia gamma di affettati, che culminano nella tipica petuccia, un insaccato di pecora brevettato in Valle, e nella brusaula, ossia carne secca di camoscio. Immancabile è la polenta, preferibilmente bianca, da accompagnarsi a cacciagione o al frico. Tra gli eventi, il Campionato italiano di Motonautica (giugno), a luglio il Premio letterario nazionale di poesia Giuseppe Malattia della Vallata e ad agosto il Festival Internazionale del Folklore.

FRISANCO
Nella verde e appartata Val Còlvera, all’interno del Parco Naturale Dolomiti Friulane e alle falde del monte Raut, il territorio comunale di Frisanco si sviluppa in tanti piccoli villaggi che hanno saputo conservare e valorizzare una particolare architettura rurale, tra boschi e torrenti immersi in una natura incontaminata. Tra le cose da vedere: il tipico borgo di Poffabro, gioiello dell’architettura friulana di montagna, che conserva intatto l’impianto cinque-seicentesco nelle sue solide abitazioni alte e strette in pietra arenaria, con vicoli, portici, archi, cortili e ballatoi che d’estate si riempiono del rosso dei gerani. A Frisanco, la piazzetta Pognici, sulla quale affacciano il Palazzo omonimo del XVII secolo e, nella vecchia latteria, la mostra Da li mans di Carlin, dimostrazione di amore per la memoria e la tradizione da parte di un artigiano locale, una ricostruzione in scala 1:10 della civiltà contadina di una volta. Sul territorio si diramano diversi sentieri, passeggiate ed escursioni di vari livelli, tra i quali il Sentiero natura dei Landris, occasione per conoscere gli aspetti peculiari del Parco tra fauna, vegetazione, paesaggio e rocce. Segnaliamo la tradizione artigianale delle calzature in velluto con ricami e dei manufatti in legno, valorizzate dall’Associazione Scarpeti, e una cucina povera ma ricca, dove spicca la pitina, tradizionale impasto di carne macinata e aromatizzata che viene conservata affumicata e può essere consumata cruda o cotta. Tra le manifestazioni, Poffabro, presepe tra i presepi (da metà dicembre a metà gennaio) evento suggestivo che presenta nella magica atmosfera invernale del borgo un centinaio di presepi in luoghi insoliti, e a luglio  Brocante, il festival internazionale di circo contemporaneo, imperdibile per grandi e bambini.

IL PROGETTO CON L'UNIONE TERRITORIALE INTERCOMUNALE DELLE VALLI E DOLOMITI FRIULANE

Per la prima volta in Friuli Venezia Giulia, in virtù della collaborazione tra il Touring Club Italiano e l’UTI Valli e Dolomiti Friulane, che si è dimostrata sensibile ai temi della qualità dell’offerta turistica e dell’accoglienza, è stato sviluppato un Progetto d’area che ha dato la possibilità ai Comuni interessati di concorrere all’assegnazione del marchio, ha permesso un’analisi trasversale del territorio e avviato un percorso di miglioramento condiviso che favorisca lo sviluppo di un turismo autentico e di qualità. Attraverso l’applicazione del Modello di Analisi territoriale sono stati valutati la qualità del territorio e dei servizi turistici dell’area, permettendo, al termine dell’analisi di elaborare Piani di miglioramento per i singoli Comuni visitati e un Piano d’area in cui sono stati sintetizzati i punti di forza e di debolezza del territorio, al fine di delineare in modo trasversale alle varie realtà territoriali uno sviluppo turistico sostenibile dell’area.

Per la foto si ringrazia:  Getty Images per foto di testata, www.albergodiffusobarcis.it per Palazzo Centi.