In viaggio con i pellegrini

Tappe: Piazzetta Pozzo delle Catene, via San Carlo, cappella del Crocifisso, pinacoteca e chiesa della Santissima Trinità.

Pieve di Cento è un antico borgo di origine medievale, Bandiera Arancione del Touring Club Italiano,  che per secoli è stato meta di passaggio di numerosi pellegrini diretti verso la Terra Santa sino al XIV secolo e verso Roma poi. Questo itinerario permette di ripercorrere le tappe peculiari che documentano il transito e i segni permanenti lasciati dai pellegrini sul nostro territorio.


Una volta arrivato a Pieve di Cento, dopo lunghi cammini e brevi navigazioni fra i canali paludosi, il pellegrino nel XIII secolo approdava in piazza del Pozzo delle Catene dove è tutt’ora presente l’antica Casa degli Anziani con le originali colonne di legno, e questo è il luogo di partenza dell’itinerario.
Il percorso prosegue verso via San Carlo mostrando Casa Vedrani, prima sede comunale, anch’essa dalla caratteristica struttura a portico ligneo. Nei pressi si raggiunge l’area a ridosso dell’inagibile chiesa dei SS. Rocco e Sebastiano, la cui origine è da far risalire al 1440, sorta come voto dei pievesi per la preservazione da un contagio di peste. I Santi Rocco e Sebastiano sono infatti da considerarsi i protettori degli appestati e la devozione verso questi santi si diffuse alla fine del '300 e nel '400 a seguito delle ripetute epidemie. La chiesa riveste particolare importanza per il suo ruolo nella storia del paese, essendo fin dall’inizio centro di servizi e di accoglienza: nella piazzetta antistante si trovava infatti l’ospedale del paese e qui vi era anche uno dei due pozzi (l’altro era nella piazza del Pozzo delle Catene) per l’approvvigionamento dell’acqua.
Il percorso prosegue nella chiesa di Santa Maria Maggiore dove è possibile ammirare il Crocifisso Miracoloso, oggetto di una devozione secolare che perdura ancora oggi: ne sono segno i pellegrinaggi durante i venerdì di marzo e in occasione della Ventennale (l’ultima celebrata nel 2020). La tradizione orale collega il Crocifisso alla famiglia locale dei Guidicini: la testa sarebbe stata ritrovata nella soffitta della loro casa lasciata da un misterioso pellegrino o risparmiata da un incendio che aveva distrutto la casa della famiglia.

Una breve sosta presso la piazza principale sarà l’occasione per il visitatore di degustare il pane della penitenza offerto da alcuni fornai del centro. L’itinerario prosegue verso la Pinacoteca civica per ammirare uno dei più preziosi e antichi pezzi della collezione comunale: La Madonna con Bambino esempio di reliquiario a statua in legno policromo risalente al XIV secolo di ambito spagnolo, di origine incerta, ma è possibile supporre che la statua sia stata portata a Pieve di Cento da pellegrini diretti verso la Terra Santa.

Il percorso si conclude incamminandosi verso la chiesa della SS. Trinità che, con l’attiguo oratorio, sono veri e propri capolavori della provincia bolognese per la pregevole bellezza e per il valore artistico del ciclo di affreschi composto da allievi formatisi nell’Accademia dei Carracci. La Compagnia della Santissima Trinità gestiva uno “spedalino” che si trovava in alcune case di sua proprietà nel Borgo della Zalvedra (attuale via Galuppi ), contrassegnate ancora oggi da un Crocifisso in terracotta. Nello statuto della compagnia era prevista l’accoglienza e la cura dei convalescenti dimessi dall’ospedale e dei pellegrini di passaggio verso i luoghi santi.  

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