
Antiche tradizioni di Pasqua da scoprire e gustosi prodotti tipici da assaggiare, scenari suggestivi in cui immergersi e bellezze artistiche da non perdere, anche qualche evento in vista dei weekend e dei ponti festivi. Ecco dieci borghi accoglienti da non perdere ad aprile!
1. TRAREGO VIGGIONA (VB)
Il piccolo Comune di Trarego Viggiona è costituito da tre borghi d’impronta fortemente rurale, Trarego, Cheglio e Viggiona, immersi nel verde, alle pendici del monte Carza, con un suggestivo panorama sul lago Maggiore, che si può ammirare dalla Big Bench più grande del lago.
In occasione della Pasqua, si svolge ogni anno la rassegna artistica internazionale “Sentiero d’arte”, durante la quale le abitazioni aprono le porte agli artisti che presentano le loro opere. Quest’anno l’evento è in programma dal 19 al 21 aprile: per l’occasione, in questi giorni i due romantici borghi di Trarego e Cheglio, con le loro vecchie case, cortili e cascine in pietra, si trasformano in centri di arte e cultura, offrendo ospitalità e condivisione.
Info: scheda borgo sul nostro sito; scheda evento Sentiero d'arte.

2. CASTELLARO LAGUSELLO (frazione del Comune di Monzambano - MN)
Il piccolissimo borgo di Castellaro Lagusello, raccolto e silenzioso, è compreso all’interno dell’antica cinta muraria e si specchia su un suggestivo laghetto morenico a forma di cuore (il lagusello), oggi riserva naturale protetta. Il centro storico è caratterizzato da vicoletti pavimentati in pietra di fiume, su cui affacciano case costruite con i sassi a vista. Appena varcata la porta di ingresso si incontra la Torre Campanaria, visitabile da aprile ad ottobre durante il fine settimana ed i festivi: è il punto di osservazione migliore per godere del panorama delle Colline Moreniche e per fotografare il laghetto a forma di cuore; ospita una mostra fotografica permanente dedicata alla Riserva Naturale di Castellaro ed è sede di mostre d’arte contemporanea.
Alla fine di aprile il borgo prende vita con la manifestazione "I Fiori di Castellaro", mostra mercato dedicata ai fiori caratterizzata da un ricco corollario di eventi: tavole rotonde, mostre fotografiche, esposizioni d'arte, visite guidate. L’evento è in programma dal 25 al 27 aprile.
Info: scheda borgo sul nostro sito; scheda dell'evento.

3. DOLCEACQUA (IM)
Dolceacqua è costituito da due bellissimi borghi, collegati da un antico ponte "a schiena d'asino": l’ottocentesco quartiere Borgo e quello antico chiamato Terra su cui domina il Castello dei Doria che si raggiunge fra pittoresche viuzze, cantine vinarie e tipiche botteghe artigianali. Monet rimase estasiato da questo borgo, a cui dedicò quattro opere, definendo l’antico ponte un “gioiello di leggerezza”. La fama del paese è legata anche alla produzione del “Rossese di Dolceacqua”.
Ad aprile i caratteristici carruggi di Dolceacqua diventano suggestivo scenario per “Carugi in fiore”. Quest’anno la manifestazione si svolgerà dal 25 al 27 aprile. Il tema dell’edizione 2025 è “Il giardino della Divina Commedia: un viaggio tra Inferno, Purgatorio e Paradiso attraverso i fiori”. Inoltre, il mercatino del biologico e degustazioni di prodotti tipici: il vino Rossese e l’olio extravergine da olive taggiasche saranno i protagonisti.
Info: scheda borgo sul nostro sito; scheda evento Carugi in fiore.

4. BRISIGHELLA (RA)
Il borgo medievale di Brisighella è adagiato ai piedi di tre caratteristici colli di gesso, su cui si ergono i monumenti più importanti: la Rocca, pregevole esempio dell’arte militare del Medioevo; la torre dell’Orologio, baluardo di difesa costruito nel 1290; il Santuario del Monticino. Tappa obbligata per ammirare le bellezze naturali del territorio è il Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola, che si staglia all’orizzonte come una catena montuosa. Il Parco Regionale costituisce uno degli elementi geografici e geologici più caratteristici dell’Appennino Romagnolo e dal 2023 è stato riconosciuto Patrimonio Mondiale Unesco. Tra i paesaggi unici spiccano, per la loro particolare conformazione, i calanchi.
Aprile sarà all’insegna della gastronomia: il 21 aprile con la Sagra dei salumi e dei formaggi stagionati, per conoscere e assaporare antiche tradizioni culinarie, e il 27 aprile con la Festa della spoja lorda,una pasta ripiena di formaggi tirata a mano, tipica della località.
Info: scheda del borgo sul nostro sito; scheda evento Sagra dei salumi e dei formaggi stagionati; scheda evento Festa della sposa lorda.

5. RADICOFANI
Affacciato sulla Val d’Orcia, all’interno del parco omonimo, l’antico paese, attraversato dalla Via Francigena, spicca sulla cima di una roccia, sulla quale si sviluppa in un intrico di stretti vicoli costeggiati da possenti edifici in pietra e botteghe tradizionali di oggetti in terracotta. Tra le case si erge ilcastello, che vanta una singolare presenza: Ghino di Tacco, citato da Dante nel Purgatorio e protagonista di una novella del Decameron di Boccaccio.
A Radicofani i solenni festeggiamenti della Settimana Santa esprimono suggestioni uniche e antiche, grazie alle confraternite che organizzano rituali davvero caratteristici. La Processione Pasquale di Radicofani è una delle più antiche d’Italia: inizia la sera del Giovedì Santo, con una messa che rievoca l'ultima cena e l'apertura del sepolcro del Cristo. Segue la Processione di penitenza nota come “buia”, che commemora la morte di Gesù.

6. CORINALDO (AN)
Città medievale e rinascimentale, custodisce le mura tra le meglio conservate delle Marche, quasi un chilometro di fortificazioni intervallate da porte fortificate, bastioni, torri nonché un tratto di camminamento di ronda percorribile. Il centro storico è caratterizzato da vie strette che a ponente si dilatano diventando più ampie e regolari. Alcune hanno l’aspetto di vero monumento come la Piaggia detta anche “cento scale”, che salgono fino alla sommità del colle. Città natale di Santa Maria Goretti, è possibile visitarne la casa natale e il Santuario diocesano a lei dedicato.
Dal 24 al 27 aprile ritorna la Festa dei Folli, l'evento di primavera più pazzo che ci sia: spettacoli, concerti, mostre, mercatini e una serie di iniziative culturali dedicate a tutte le età.

7. TROIA (FG)
Cittadina dall’illustre passato e crocevia di culture, Troia si affaccia sul Tavoliere sulle prime alture dei Monti Dauni. Il centro storico, da visitare a piedi, ha un impianto tipicamente medievale, con il corso Regina Margherita come direttrice principale sulla quale affacciano molti edifici di valore e dal quale partono numerose stradine laterali. Da degustare nelle enoteche, nei bar e nei ristoranti del paese il tipico vino DOC Nero di Troia.
Da segnalare la cattedrale romanica e in particolare il rosone che decora la facciata principale, unico al mondo, scandito da 11 colonnine. La più antica chiesa cittadina è quella di San Basilio ed è anche uno dei luoghi centrali degli appuntamenti tradizionali e suggestivi della Settimana Santa - molto sentita e festeggiata con un ricco calendario, tra cui segnaliamo la peculiare processione delle Catene che si svolge la mattina del Venerdì Santo - che culmina con la processione del Bacio la domenica di Pasqua.
Info: scheda borgo sul nostro sito.

8. CASTELMEZZANO (PZ)
Il borgo di Castelmezzano è inserito all’interno del Parco Naturale Regionale di Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane, con queste ultime che gli fanno da sfondo, rendendolo davvero affascinante. L’arrivo nel piccolo paese è molto suggestivo, perché vi si entra da una galleria scavata nella roccia dopo aver superato una spettacolare gola, all’uscita dalla galleria Castelmezzano appare come un piccolo presepe arroccato e protetto dalle montagne.
Il 25 aprile verrà inaugurata una pista da slittino su rotaie, la “Slittovia”, fra le più veloci e spettacolari mai realizzate. L'unica che collega la montagna ad un paese. Un’esperienza che unisce adrenalina, natura e bellezza del paesaggio. Ma qui, per i più audaci, troviamo anche il noto “volo dell’Angelo”: un cavo d’acciaio sospeso tra le vette, che permette di vivere un’avventura unica per l’altezza massima di sorvolo e per il contesto naturalistico che si può ammirare.
Info: scheda borgo sul nostro sito.

9. BOVA (RC)
Tra l’azzurro dello Jonio e il verde delle montagne dell’Aspromonte si incontra Bova, in posizione panoramica e suggestiva. Nel cuore dell’area della cultura grecanica, la cui identità e tradizioni vengono preservate e promosse dagli abitanti, Bova vanta una lunga storia di cui rimangono molte tracce lungo le vie del paese. Per conoscere i principali momenti della storia evolutiva della Calabria, tappa obbligata è il Museo di paleontologia e scienze naturali dell’Aspromonte. Meritano una visita anche la cattedrale, posta in posizione panoramica, e il Museo della lingua Greco-Calabra "Gerhard Rohlfs". Con gli ingredienti semplici ma dai sapori decisi della tradizione agro-pastorale, si gustano piatti prelibati da innaffiare con il vino tipico della zona, la IGT Palizzi. Tipica è la lestopitta, una frittella di farina e acqua, fritta nell’olio e mangiata calda.
Qui sono ancora vive antichissime tradizioni popolari, come in occasione della domenica delle Palme, quando si svolge un rito arcaico che prende origine dalla mitologia greca: la caratteristica festa delle “Pupazze” o delle “Persefoni”, sculture di figure femminili realizzate dagli abitanti del borgo con un asse di canna e foglie di ulivo e decorate con fiori e frutta, che vengono portate in una tradizionale processione lungo le vie del paese.
Info: scheda borgo sul nostro sito. Scheda evento sulle Pupazze di Bova.

10. OLIENA (NU)
Il centro storico della località è uno dei più caratteristici e interessanti dell’isola. Nei vicoli tortuosi e stretti si affacciano casette dai muri bianchi di calce con piccole corti, scalette esterne, archi e pergolati. La particolarità di Oliena inoltre è il gran numero di chiese (ben 11) che sorgono nell’abitato, tutte ben conservate. Molto interessanti sono anche le escursioni organizzate nei dintorni. Parlando di Oliena non si possono non citare i vini, densi e forti, apprezzati e cantati anche da D’Annunzio, che sono ricercati in tutta la Sardegna. Oliena è famosa anche per il suo artigianato artistico e in particolare per i pregiati gioielli in filigrana e per gli scialli di seta finemente ricamati.
Numerose le feste popolari che vengono organizzate, occasioni in cui viene sfoggiato il tradizionale costume femminile, come “S’Incontru”, la domenica di Pasqua, il caratteristico incontro, appunto, tra Gesù risorto e la Madonna, che rappresenta l’evento culminante della Settimana Santa di Oliena: un vero tripudio di rituali antichi molto sentiti dalla comunità locale.
Info: scheda borgo sul nostro sito.
