Il Roero, situato nella parte nord-orientale della provincia di Cuneo, sulla riva sinistra del fiume Tanaro, prende il nome dalla famiglia omonima, la casata astese dei Roero, che a partire dal periodo medievale e per vari secoli ha dominato su questo territorio. Rispetto ad altre zone viticole confinanti, si caratterizza per una grande varietà di paesaggi che, accanto alla vite, vedono la presenza di boschi e frutteti. Qui scopriamo Guarene (CN): il suo centro storico è uno dei più eleganti e tipici del Roero, con vie tortuose, chiese, palazzi e numerosi monumenti.
Le Langhe accolgono un alto numero di Bandiere Arancioni, molte delle quali situate nei dintorni di Alba. La Bassa Langa, più nota, è quella dove il paesaggio è collinare, ricco di vigneti e noccioleti. Da visitare Monforte d’Alba (CN), località situata in una posizione privilegiata su una delle colline più maestose delle Langhe; Barolo (CN), borgo medievale che ha dato il nome al famosissimo vino; La Morra (CN), piccolo e affascinante paese circondato da alte mura; Grinzane Cavour (CN), dominato dall’imponente castello; Neive (CN), con un centro storico di grande bellezza; Cherasco (CN), vivace cittadina con una storia illustre e importante; Bene Vagienna (CN), che ha origini antiche risalenti al periodo augusteo. Poi c’è L’Alta Langa, con un paesaggio più montano e selvaggio, dove troviamo il piccolissimo Comune di Bergolo (CN).
Alcune immagini delle 9 Bandiere Arancioni dell'area
Guarene si estende su una naturale balconata panoramica. Dalla suggestiva passeggiata denominata “Paramuro”, edificata su parte dei baluardi che anticamente circondavano il paese, è possibile ammirare lo scenario delle rocche di Barbaresco, le torri di Alba, le colline di Langa e le Alpi. Tra gli edifici del centro storico spicca la chiesa della Santissima Annunziata, pregevole esempio di architettura del ‘700 piemontese. Fulcro della località è Piazza Roma, con il palazzo del municipio e Palazzo Re Rebaudengo, dimora storica settecentesca, oggi sede del Museo di Arte Contemporanea della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. La Fondazione organizza numerose mostre ed esposizioni e sulla collina di San Licerio ha realizzato un museo a cielo aperto: meraviglioso esempio di arte pubblica sempre aperto ai visitatori. A Guarene si trova la Pinacoteca del Roero, con opere, quasi tutte pittoriche, appartenenti ai maggiori esponenti dell’arte contemporanea piemontese. Dalle soleggiate vigne si ottengono pregiati vini quali il raffinato e profumato Roero Arneis, il nobile Nebbiolo, il Dolcetto e la robusta Barbera, mentre numerose sono le varietà di frutta prodotte tra le colline, tra cui spicca la pera Madernassa. Da assaggiare il caratteristico “Sidré”, primo e unico sidro di Madernassa.
- Tra le valorizzazioni dei prodotti locali, spicca quella della pera Madernassa, prodotto autoctono e tipico del Roero. L'azienda Borgogno Rivata, nata dai comuni ideali di due cognati, Massimo e Alberto, ha unito l'esperienza nella viticoltura all'utilizzo del frutto, creando un sidro (detto Sidrè) più simile ad uno spumante brut che ai classici sidri francesi e inglesi. Sul territorio è presente anche la Confraternita del Bollito e della Pera Madernassa, costituita per valorizzare i prodotti del territorio.
- Numerosi anche i percorsi per attività outdoor: nell'Ecomuseo delle Rocche del Roero; lungo la ciclovia Roero Bike Tour; seguendo i “Sentieri dei Frescanti”, percorsi che attraversano il territorio del Roero e abbracciano oltre sette secoli di arte e storia, svelando una serie di affascinanti e preziosi affreschi dipinti tra il X ed il XVIII secolo.
Informazioni
Scheda di Guarene sul sito Bandiere Arancioni.
Guarene - foto Comune
Scheda di Monforte d'Alba sul sito Bandiere Arancioni.
Monforte d'Alba - foto Dario Fiore
Storie virtuose
- Il Comune è impegnato anche sul fronte della sostenibilità, con presenza di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici e di e-bike.
- Mappati e percorribili da tutti anche molti percorsi escursionistici, tra cui i Sentieri di Langa e del Barolo per scoprire il territorio e i prodotti tipici.
Scheda di Barolo sul sito Bandiere Arancioni.
Cherasco, anello di congiunzione tra Langhe e Roero, è una cittadina dal centro storico di notevole interesse, con ampie vie ortogonali aperte da portici e abbellita da numerosi edifici civili e religiosi che vanno dal Medioevo all’età barocca. Palazzo Salmatoris è l’edificio di maggior prestigio storico dove, durante la peste del 1631, trovò rifugio Vittorio Amedeo I di Savoia insieme alla moglie Cristina di Francia e dove nel 1796 alloggiò Napoleone dopo l'assedio della cittadina; nel 1706, nella splendida saletta affrescata dal Taricco, ospitò anche la Sacra Sindone. Oggi è sede di mostre, eventi e convegni. Il Castello Visconteo, oggi proprietà privata, sorge in una posizione strategica su un’altura e fu costruito da Luchino Visconti, Signore di Milano, nel 1348. Gli archi rappresentano uno dei simboli di Cherasco: il più importante è l’Arco del Belvedere, realizzato nel 1647 da Vittorio Amedeo I di Savoia; poco distante si trova l’Arco di Porta Narzole che insieme all’altro racchiude il centro della località. La Sinagoga, costruita nel XVIII secolo all'interno dell'antico ghetto della città, è una testimonianza della presenza ebraica. Da assaggiare i Baci di Cherasco, cioccolatini tipici della località nati nel 1881 e prodotti con le nocciole delle Langhe tostate e con il cioccolato fondente. Cherasco è nota anche per l’allevamento di lumache, o meglio delle chiocciole, che qui è una vera e propria arte. L’Istituto Internazionale di Elicicoltura da molti anni si occupa di valorizzare, con un approccio tecnico-scientifico, l’allevamento e la commercializzazione delle lumache. Un altro importante appuntamento di Cherasco è quello con i Grandi Mercati dell’Antiquariato e del Collezionismo.
Bene Vagienna, posta su un’altura tra due torrenti, ha origini antiche risalenti al periodo augusteo, quando, a circa 2 km dal capoluogo, venne fondata Augusta Bagiennorum. Il fasto del passato è testimoniato dagli eleganti edifici e dalle preziose chiese del borgo, tra cui la parrocchiale dell’Assunta. Nella centrale via Roma spicca palazzo Lucerna di Rorà, sede di mostre temporanee e del Museo civico archeologico, con i reperti di Augusta Bagiennorum. Nella frazione Roncaglia si trova la zona archeologica, in cui sono visibili i resti del teatro, di un portico e di una basilica paleocristiana; è tutelata dalla Riserva naturale speciale di Augusta Bagiennorum, dove ha sede anche un laboratorio di archeologia sperimentale. La località è toccata da diversi percorsi cicloturistici, che permettono di scoprire le dolci colline delle Langhe con estese vedute panoramiche.
È la Bandiera Arancione più piccola: conta infatti poco più di 50 abitanti! Un minuscolo borgo in splendida posizione panoramica sulle valli Bormida e Uzzone. Conosciuto come il “paese di pietra”, la località tramanda dal passato le caratteristiche case in pietra arenaria lavorata a vista. All’esterno delle abitazioni del centro storico si ammirano le opere d’arte, murales e sculture, lasciate dagli artisti che hanno partecipato al concorso “Bergolo: paese di pietra”, bandito annualmente dal 1993, che contribuiscono a fare della località un museo a cielo aperto. Da non perdere la cappella romanica di S. Sebastiano (XII sec.), punto di straordinaria bellezza paesaggistica da cui si possono dominare tutte le vallate. A dispetto della sua dimensione, Bergolo è un borgo molto vivace, con un ricco programma culturale di incontri e concerti, che si tengono nel suggestivo teatro della pietra. Fra boschi e crinali, la rete dei sentieri offre tanti spunti naturalistici e panoramici.
Storie virtuose
- Il borgo organizza anche “Settimane verdi” per gli studenti e aderisce al progetto +Api, intervenendo con piantumazioni di fiori in terreni incolti.
Informazioni
Scheda di Bergolo sul sito Bandiere Arancioni.
Bergolo - foto Murialdo
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Ricordiamo che il Touring Club Italiano da 25 anni certifica con la Bandiera Arancione luoghi dove la qualità dell’accoglienza, la sostenibilità ambientale, la tutela del patrimonio artistico e culturale si uniscono per regalare un’esperienza di viaggio autentica. Piccoli centri che accolgono i viaggiatori grazie a comunità ospitali che, con impegno ed entusiasmo, mantengono vive le tradizioni, tutelano il patrimonio locale e animano i territori attraverso l’organizzazione di eventi e manifestazioni.
Progetto co-finanziato con risorse del FUNT - anno 2023.