Provate ad andare in uno degli innumerevoli campeggi in Italia in località turistiche: troverete camper (tanti, di italiani), roulotte (tante, ma di stranieri, tedeschi, olandesi ecc.), ma semplici tende... sempre meno. È un dato di fatto. Siamo diventati più benestanti e nel contempo amiamo più i comfort. Eppure il campeggio in tenda aveva il suo fascino... nella prima metà del Novecento aveva permesso a generazioni di italiani di poter fare una vacanza anche con pochi soldi.
Il Touring Club Italiano, già nei primi decenni della sua vita, iniziò a organizzare vacanze “sociali” per i propri soci, prima con le storiche “Escursioni nazionali” che prevedevano soggiorni in campi tendati, poi con veri e propri campeggi in aree di grande valore turistico-ambientale. Di tutto il Centro di documentazione del Tci ha un'ampia testimonianza fotografica, ora digitalizzata e visibile online sul sito www.digitouring.it in un percorso preparato ad hoc.
Digitouring è il nuovo sito web su cui è possibile visionare il prezioso materiale del Centro di documentazione del Tci: offre la possibilità di consultare gratuitamente migliaia di immagini, centinaia di carte storiche e intere annate della Rivista Mensile dei primi anni del Novecento. Ripercorriamo allora insieme quegli anni lontani grazie alle preziose immagini d'antan (anche nella gallery in alto).
I CAMPEGGI IN ALTA MONTAGNA
Il primo campeggio organizzato dal Tci per i propri soci si tiene nel 1922in Val Contrin, ai piedi della Marmolada: due turni settimanali vedono avvicendarsi 300 soci, felici di inaugurare un nuovo modo - sportivo, economico e avventuroso - di fare vacanza. Da allora i campeggi organizzati dal Touring in alta montagna si susseguono per 18 anni, fino al 1939, in località dalla bellezza selvaggia, dalla Conca di By, in valle d'Aosta, ai piedi del Grand Combin (1923) alla val Fiorentina, sotto il Monte Pelmo (1925), dalla Sila Grande, all'interno della grande foresta demaniale della Fossiata (1928), in occasione dell'Estate silana, alla Valsavarenche (1932), dalla val Martello (1934, nella foto a sinistra) alla Val d'Ayas e al Monte Rosa (1937), dalla Tre Cime di Lavaredo (1938) al Gran Paradiso (1939).
Sono soggiorni assai spartani, in alta quota (quello in val Martello era posto a 2264 m, presso il rifugio che allora si chiamava Dux, oggi Nino Corsi) con grandi tende simili a quelle dell'Esercito che ospitano molte brande e una grande tenda/sala da pranzo con tavolacci e panche per un “rancio” che ricorda quelli militari. La vita spartana è però compensata da un soggiorno altamente suggestivo, al cospetto di grandi panorami che di volta in volta alternano le crode dolomitiche ai ghiacciai del Monte Rosa o dell'Adamello.
LE TENDE SI SPOSTANO IN RIVA AL MARE
Dopo la parentesi tragica della guerra il Touring riprende il filo interrotto nel 1939, ma ora volge lo sguardo al mare e nel 1947 propone ai soci il soggiorno marino all'isola d'Elba, con un campeggio organizzato a Marina di Campo. Due anni dopo si sposta a Ischia (Na), quindi a Fiascherino (Sp). Nel 1952 torna casualmente in montagna, a Canazei, in val di Fassa (Tn), ma riprende la vocazione marina con il campeggio a Marina di Ravenna dal 1952 al 1956 (nella foto a destra).
I tempi però stanno cambiando, siamo alle soglie del boom economico degli anni Sessanta e le stesse normative comunali che prima senza problemi permettevano l'installazione di veri e propri villaggi di tende in luoghi integri e intatti non lo pemettono più.
Ci si rende conto allora che il campeggio itinerante diventa sempre più difficile da realizzare e gestire. Occorre una svolta. Sta maturando l'idea di avere un campeggio fisso dove allocare permanentemente le tende... Ma questa è la seconda puntata: ne parleremo nelle prossime settimane.