Si inaugura venerdì 17, nell'avveniristica sede di Metz del Centre Pompidou, Musée national d’art moderne, la mostra Vues d’en haut, in francese “viste dall’alto” che attraverso più di 500 immagini distribuite su un area espositiva di duemila metri quadri propone un approfondimento sul rapporto tra la fotografia aerea e le opere degli artisti moderni e contemporanei. A partire dai primi “clichés aériens” realizzati a bordo di un pallone aerostatico da Nadar intorno al 1860 per giungere al reportage aerofotografico commissionato al celebre fotografo Yann Arthus-Bertrand dalla città di Metz proprio in occasione di questa rassegna.
La grande mostra del Centre Pompidou Metz si avvale anche di un importante contributo del Centro documentazione del Touring, a conferma dello straordinario patrimonio custodito dall’archivio fotografico Tci e del suo grandissimo valore culturale.
La rassegna Vues d'en haut, infatti, presenta dal 17 maggio al 7 ottobre, tra le altre, due rare immagini risalenti al periodo 1930-37 e scattate dal fotografo futurista Filippo Masoero, messe a disposizione dall’archivio Tci: si tratta di Veduta aerea dinamizzata del Foro romano e Scendendo su San Pietro. In entrambi i casi si tratta di stampe positive, restaurate per l'occasione, in formato 24x30 centimetri, che Masoero realizzava in base al principio della “visione dinamica” enunciato nel 1913 da Anton Giulio Bragaglia, avventurosamente messo in pratica nel corso di voli acrobatici o discese in paracadute sulla Città Eterna.
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