Da diversi anni, Touring Club Italiano mette a disposizione delle aziende la propria esperienza per concretizzare partnership efficaci che abbiano impatti positivi sui territori e le comunità, anche grazie a iniziative di volontariato di impresa e team building. Negli anni passati i dipendenti di diverse aziende - affiancati dai volontari del Touring Club Italiano - hanno aderito a differenti iniziative organizzate dal Touring, sia in presenza sia online. È il caso di oltre 100 dipendenti di Enel, che nell'autunno 2024 hanno accompagnato i Volontari del Touring Club Italiano per garantire l’accoglienza a cittadini e turisti in 17 luoghi Aperti per Voi di 10 diverse località di tutta Italia. Ecco che cosa hanno scoperto e com'è andata a Oristano.

Oristano – La chiesa del Carmine

Testo di Patrizia Claudia Carta

Passeggiare nel centro storico della città di Eleonora è come sfogliare un’antologia di epoche attraversate dalla città, con testimonianze sin dal periodo giudicale. In questa antologia, occupa una pagina importante anche quella che Corrado Maltese ha definito un “vero gioiello dell'architettura rococò in Italia", un unicum in Sardegna: la Chiesa del Carmine, facente parte del più ampio Complesso dei Carmelitani, oggi sede dell’Università Cittadina. 

Il progetto per il complesso venne realizzato nel 1776 dal misuratore del Regio Esercito italiano Giuseppe Viana, allievo di Benedetto Alfieri; l’anno successivo il progetto ottenne la valutazione positiva da parte del Collegio degli Edili di Torino, consentendo al Viana di ottenere il titolo di architetto regio. L'opera, finanziata dal marchese d'Arcais don Damiano Nurra, venne donata ai carmelitani nel 1782 e completata nel 1785. Il convento restò ai frati sino al 1866, anno in cui avvenne la confisca dei beni ecclesiastici da parte del Regno Sabaudo; dal 1962 al 1986 fu utilizzato come Caserma di una Compagnia di Carabinieri e, in seguito, ospitò uffici amministrativi.

Percorrendo la via del Carmine, ci si imbatte in una facciata in pietra arenaria del Sinis, scandita da lesene con capitelli ionici e sormontata da un timpano in cui si apre un finestrone reniforme. Sopra il portale, in posizione centrale, una lapide in marmo e lo stemma dei d'Arcais costituiscono la firma della committenza dell’opera. In posizione arretrata rispetto alla facciata, si ergono la torre campanaria e la cupola, decorata con coppi di maiolica multicolori.

Chiesa del Carmine, Oristano, luogo Aperti per Voi - foto Patrizia Carta
Chiesa del Carmine, Oristano, luogo Aperti per Voi - foto Patrizia Carta

Varcando il portone, si accede a un piccolo ed elegante gioiello architettonico arricchito dal gioco di luci e ombre che con eleganza e leggerezza caratterizza lo spazio; nonostante la sfarzosità delle forme, le cornici aggettanti e le ondulazioni ramificate e floreali del pulpito, si percepisce la dimensione umana grazie all’uso sapiente dell’abbinamento dei colori degli intonaci (celeste, ocra e verde) e dei marmi policromi dell’altare e del pulpito, che conferiscono eleganza alla composizione. 

L’impianto, altamente scenografico ma ben proporzionato e armonioso, presenta un’unica navata centrale in cui si innestano quattro nicchie ovali che costituiscono le cappelle laterali, su cui si affacciano tribune caratterizzate da balconcini in ferro battuto; percorrendo la navata si giunge ad un profondo presbiterio, su cui si apre l’arcata della galleria sovrastante. La zona presbiteriale è sormontata dalla cupola ellittica poggiante su un alto tamburo, in cui si aprono ampi finestroni dai quali permea una luce che conferisce leggerezza e luminosità cromatica e che crea un gioco di luci e penombre con le cappelle e la galleria superiore, sede di un coro ligneo intarsiato e coevo.

Chiesa del Carmine, Oristano, luogo Aperti per Voi - foto Patrizia Carta
Chiesa del Carmine, Oristano, luogo Aperti per Voi - foto Patrizia Carta

Sulla navata centrale, si affaccia un pulpito marmoreo; in marmo policromo è anche l’altare maggiore che ospita la statua della Madonna del Carmine alla quale il 16 luglio viene dedicata una solenne festa. 

Ma se il gioco di colori vivaci e la composizione sono affascinanti, altrettanto lo è la parte ‘invisibile’ del complesso: varie leggende cittadine raccontano di passaggi sotterranei e gallerie segrete che si diramerebbero sotto il monastero e condurrebbero dove in epoca giudicale sorgevano i palazzi dei giudici d’Arborea. Ma questa è una pagina ancora da scrivere nell’antologia purtroppo, si spera a breve. 

Oristano – In Sardegna. Un luogo Aperti per Voi.

Testo di Stefano Corrias

È stata una piacevole scoperta far parte, attraverso il Volontariato Enel, del Touring Club Italiano.

Mi ha davvero entusiasmato conoscere la storia della Chiesa del Carmine, nel centro storico di Oristano, considerata la massima espressione del Rococò nell’isola.

L’opera attribuita all’architetto piemontese Giuseppe Viana, è nata grazie al ricco aristocratico e mercante don Damiano Nurra Concas, marchese d’Arcais, che donò una cospicua somma di denaro, in cambio del diritto di sepoltura nel presbiterio.

Chiesa del Carmine, Oristano, luogo Aperti per Voi - foto Patrizia Carta
Chiesa del Carmine, Oristano, luogo Aperti per Voi - foto Patrizia Carta

Realizzata alla fine del 1700, presenta una incantevole facciata in arenaria del Sinis, la cupola e il campanile all’esterno son adornate da preziose tegole in maiolica.

L’interno è ben armonioso e commisurato, con una cupola ellittica e quattro cappelle laterali, fra loro identiche. L’altare maggiore e il pulpito sono realizzati in marmo e ospitano la statua della Madonna del Carmine.

Mi sento in dovere di ringraziare il Touring Club Italiano, vi ringrazio di avermi reso partecipe del vostro obbiettivo, all’interno di questa graziosa perla settecentesca.

Aperti per Voi è per me stata una giornata caratterizzata da splendide conoscenze, al fianco di persone dinamiche e sapienti, preparate e pronte a far conoscere a tutti i viandanti quel patrimonio artistico e culturale difficilmente accessibile o in parte chiuso per lunghi periodi, un po’ fuori dalle comuni rotte turistiche.

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