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Per i brindisini era un cortile e nulla più. Il cortile di un palazzo signorile che si affaccia sul lungomare del porto interno di Brindisi. Un palazzo che oggi ospita la Casa del turista, ovvero la sede della locale Azienda di Promozione Turistica e, dal 2014, anche l’unico sito Aperti per Voi della città pugliese.
«Nell’ambito del Club di Territorio di Brindisi allora decidemmo di prenderci cura di questo luogo appena tornato alla luce che altrimenti avrebbe continuato a rimanere nascosto alla vista dei brindisini e dei tanti visitatori che arrivano in città» spiega Maria Lasaponara, console e coordinatrice di Aperti per voi a Brindisi. «Era l’unica cosa da fare, per valorizzare qualcosa che era stato scavato con tanta passione e rischiava di essere un lavoro fine a se stesso» precisa.
LA STORIA IN UN PALAZZO
A dispetto del suo aspetto esterno, che lo fa assomigliare a qualsiasi altro palazzo del lungomare cittadino, la Casa del turista nasconde al suo interno una serie di tesori che raccontano la storia della città. Tesori scoperti con una campagna di scavo iniziata nel 1999 e conclusa nel 2011 che ha portato alla luce un’area archeologica di epoca romana, con la strutture commerciali probabilmente legate alle attività portuali. Una struttura cui, nel periodo medievale, si sovrappose una chiesa probabilmente appartenuta all’ordine monastico cavalleresco di San Giovanni Gerosolimitano, che qui aveva una sede poiché Brindisi all’epoca era il più importante porto d’imbarco verso la Terra Santa.

Non solo, nell’area sono stato rinvenute delle sepolture di epoca tardomedievale che si accompagnano ad altre, una quarantina, risalenti al II secolo d. C che fanno pensare all’esistenza di una necropoli. Una storia complessa e stratificata che però rischiava di rimanere nascosta per sempre perché il Comune, proprietario dell’area, non aveva modo di aprirla stabilmente al pubblico. E proprio per questo sono intervenuti i Soci Volontari Touring. «All’inizio a prenderci cura dell’area archeologica della Casa del turista eravamo una dozzina, adesso siamo 25. Anche se nel tempo c’è stato un deciso ricambio tra i nostri volontari» spiega Lasaponara.
L'ESTATE BRINDISINA
La Casa del turista viene aperta tre volte a settimana. Con un’affluenza ovviamente maggiore nella stagione estiva, quando la città straripa di visitatori, e un po’ più scarsa in inverno. «Però rimaniamo aperti lo stesso, perché siamo felici di essere a disposizione di quei brindisini che vogliono conoscere meglio la loro città». Ma i brindisini non solo gli unici ad ammirare la Casa del turista. «Soprattutto in estate arrivano moltissimi turisti stranieri, che scendono dalle navi da crociera e sono interessati a conoscere un altro pezzetto di Brindisi» spiega Lasaponara.
«Molti di questi visitatori stranieri sono assai colpiti dal nostro impegno per promuovere la cultura della nostra città e lasciano commenti entusiasti sul nostro quaderno degli ospiti» aggiunge la coordinatrice. «In città ci sono diversi altri luoghi che meriterebbero di venir aperti – conclude Lasaponara –. Ma servirebbero nuovi volontari, soprattutto più giovani, che sanno più le lingue in modo da poter venire incontro alle esigenze dei nuovi turisti che arrivano in città». Perché Brindisi è davvero ricca di cortili che riservano sorprese.
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