A Milano i volontari Touring di Aperti per Voi accolgono da anni in chiese straordinarie, in musei prestigiosi, in case museo affascinanti - tutti luoghi dove contribuiscono all'accoglienza e ad aperture che altrimenti non sarebbero possibili. La loro presenza in un "centro artistico" è una novità. Merito dell'appello di Fania Cavaliere, che ha chiesto al Touring una mano per far conoscere un luogo un po' nascosto, certamente non appariscente, che racconta la storia di un grande protagonista dell'arte del Novecento italiano. Suo padre Alik Cavaliere.

Centro Artistico Alik Cavaliere, Milano - foto Stefano Brambilla/TCI
Centro Artistico Alik Cavaliere, Milano - foto Stefano Brambilla/TCI

"Questo è stato lo studio di mio padre sin dal 1986" racconta, mentre ci fa entrare in un cortile interno di via De Amicis, chiuso da pareti di un antico convento, a poca distanza dall'Anfiteatro romano e dall'Antiquarium Alda Levi, altro luogo Aperti per Voi. "È un luogo dove anch'io ho passato parte della mia vita: ho visto crescere questi alberi, piantati da Alik stesso. Venivo qui a riflettere, a pensare. Lui comunicava senza parlare, almeno con me. Non si fermava mai nel suo lavoro, quando arrivavo: ma era un segno di elezione, non di lontananza". Un caco carico di frutti troneggia in mezzo allo spazio verde; attorno all'albero, tante opere di bronzo si confondono quasi con la vegetazione o con gli antichi muri. Un ambiente un po' lasciato alla natura, forse per questo ancora più affascinante.

Centro Artistico Alik Cavaliere, Milano - foto Stefano Brambilla/TCI
Centro Artistico Alik Cavaliere, Milano - foto Stefano Brambilla/TCI

D'altronde, Cavaliere (1926-1998) con la natura aveva un rapporto d'elezione. "È stata fonte di ispirazione per tutta la sua vita, anche se la sua non è mai una natura realistica, è sempre capace di stupire" spiega Fania mentre ci mostra un albero di bronzo dove crescono insieme mele e pere e un altro che ingloba un manufatto umano. "Alik era convinto che ci fosse sempre una possibilità per comprendere la condizione umana e agire in conformità con la natura: “Divenire parte attiva di un cosmo infinito e unitario”. Lui era decisamente ateo, evadere dalla condizione umana non ha senso, perché nessuna altra condizione ci aspetta.

Aveva una concezione panteista della vita. Anche l'idea che le opere cambino nel tempo, semplicemente con il passare dei giorni o con il contributo degli agenti atmosferici, mostra quanto il concetto di arte per Cavaliere fosse legato ai cicli naturali. "Apponeva sulle sculture patine create da lui stesso, in cucina. Tentava sempre, faceva esperimenti, come se fosse un mago del Cinquecento. D'altronde era figlio di un chimico-poeta..." sorride Fania. Proprio dai genitori, un antifascista e una scultrice russo-ebrea, Alik è stato educato alla libertà, alla dignità dell'individuo, all'orrore per la prevaricazione, tutti temi che tornano passando da un'opera all'altra.

Centro Artistico Alik Cavaliere, Milano
Centro Artistico Alik Cavaliere, Milano

Anche il carattere eclettico e poliedrico dell'artista è quanto mai evidente, passeggiando nel cortile e poi in due spazi adiacenti, sotto le arcate del piano terra e in una sala al piano superiore. Sembra che nella sua vita avesse voluto provare ogni possibile tecnica artistica, ogni possibile materiale. Una ricerca continua. "È vero, Alik utilizzava i materiali i più svariati, dalla ceramica al metallo, dal collage al vetro, accostandoli e lavorandoli con tutte le tecniche che possono venire in mente. Ne faceva un vanto" racconta Fania. Alcune opere sono fatte persino per essere bagnate - c'è anche una pompa, "inclusa" nell'opera, che fa uscire l'acqua. "In ogni caso c'è sempre una storia dietro" spiega Fania "tutti i suoi lavori parlano. Molti contengono sorprese, nel senso che non tutto si vede subito. Lui non spiegava mai le sue sculture, gli piaceva l'idea che fossi tu, lo spettatore, a ragionarci sopra, a capire. Anche i suoi scritti - ha riempito decine di taccuini - sono spesso criptici".

Centro Artistico Alik Cavaliere, Milano - foto Stefano Brambilla/TCI
Centro Artistico Alik Cavaliere, Milano - foto Stefano Brambilla/TCI
Centro Artistico Alik Cavaliere, Milano - foto Stefano Brambilla/TCI
Centro Artistico Alik Cavaliere, Milano - foto Stefano Brambilla/TCI

Alcune opere sono enormi, pesantissime (Fania ricorda anche quella esposta alla Biennale di Venezia negli anni Sessanta, oggi a Roma: una vera e propria installazione, con tanto di voci registrate - "inquietante", ricorda). Altre sono più "accessibili", almeno per chi non si occupa d'arte contemporanea: stupisce per esempio la serie delle Avventure di Gustavo B. (1961-64), “dove la scultura diventa un racconto plastico in numerosi episodi e il realismo si tramuta in una narrazione surreale” come scrive Elena Pontiggia nel Catalogo delle sculture. Le sculture raccontano la storia di Gustavo, un uomo qualunque (un alter ego?) che cresce in una città di campagna e viene raffigurato mentre affronta varie fasi della sua vita - ogni fase, un'opera. "Nessuno sa perché l'aveva chiamato così" sorride Fania. Certo fa simpatia ancora oggi, a sessant'anni di distanza. Sembra di leggere un fumetto un po' astratto.

Centro Artistico Alik Cavaliere, Milano - foto Stefano Brambilla/TCI
Centro Artistico Alik Cavaliere, Milano - foto Stefano Brambilla/TCI

Il giro è finito, usciamo dal centro sorpresi e un po' frastornati - sia grazie a un artista intenso, che non conoscevamo, sia pensando a quanti spazi nasconda sempre il centro di Milano. "Spero tanto che l'encomiabile lavoro del Touring riesca a far conoscere di più e meglio questo luogo" conclude la figlia dell'artista, che ha fondato un'Associazione di promozione sociale per promuovere e valorizzare il luogo. "Concediamo spesso il Centro per presentazioni di libri, convegni, spettacoli teatrali, sempre gratuitamente... Non c'è niente di più triste che trovarsi in questi spazi da soli!". L'augurio è che tanti amici Touring passino da via De Amicis a toccare con mano.

INFORMAZIONI

  • Il Centro artistico Alik Cavaliere si trova a Milano in via De Amicis 17. Entrati dal portone, si deve procedere fino in fondo al chiostro; la porta è sulla sinistra. L'ingresso è libero.
  • I volontari Touring di Aperti per Voi accolgono i visitatori ogni primo sabato del mese dalle 10 alle 18; prossimo appuntamento, sabato 5 ottobre 2024.
  • Alternativamente, il centro è aperto martedì e mercoledì dalle 14.30 alle 18.30 e su appuntamento. Info su www.alikcavaliere.it.
  • Il Centro Artistico Alik Cavaliere è oggi il 17° luogo a Milano dove i volontari Touring curano l’accoglienza dei visitatori. Dal 2005 a oggi solamente a Milano i volontari di Aperti per Voi hanno permesso a più di 7.653.000 visitatori di godere di luoghi straordinari! Per tutte le info, scopri le pagine dedicate.