Umberto Milani. La metamorfosi della scultura, a cura di Sara Fontana, presenta circa quaranta opere – dalle medaglie giovanili dei primi anni Trenta del Novecento, alle sculture realizzate con il cartone ondulato negli anni Sessanta – che documentano l’instancabile esplorazione delle potenzialità del gesto, del segno e della materia ma anche il proficuo intrecciarsi dei mezzi espressivi in Milani. L’artista ha infatti praticato con assiduità anche la pittura, conquistando esiti autonomi eppure legati alla contemporanea ricerca scultorea, affidando spesso alla china e alla matita la prima idea di una nuova scultura.
L’esposizione si articola lungo un percorso cronologico, costituito da opere significative di provenienza pubblica e privata, e valorizza in particolare il cospicuo nucleo di lavori grafici, pittorici e scultorei delle collezioni del Comune di Milano. Umberto Milani è presente nella collezione Boschi Di Stefano con quattro opere in gesso, prontamente acquistate presso l’artista da Antonio Boschi e Marieda Di Stefano nel 1947, a ridosso della loro esecuzione. Di queste, tre sono incluse nel percorso permanente della Casa Museo – i due Nudo femminile del 1944 e del 1947 e Figura del 1947 – mentre Figura con gatto, del 1945 e solitamente conservata nei depositi, è esposta negli spazi della Scuola di ceramica al piano terra.
Umberto Milani, Figura con gatto, 1947, Collezione Boschi Di Stefano
Queste opere testimoniano del passaggio dalla figurazione arcaica caratteristica degli anni Trenta alla sintesi neocubista, costruttivista e purista degli anni Quaranta: il cuore della mostra si focalizza proprio su questa fase decisiva della maturazione del linguaggio di Milani. Uno snodo in cui la relazione tra pittura e scultura si rivela stringente e decisivo.
Umberto Milani, Forma nera, 1958-1959, Museo del Novecento
a cura di Sara Fontana - 14 dicembre 2022/26 febbraio 2023
Umberto Milani, Donna carponi, 1945, Museo del Novecento