Un grande evento Touring vi aspetta l'11 e 12 giugno! La nostra storica iniziativa “La Penisola del Tesoro”, che da vent’anni porta cittadini e turisti alla scoperta dell’Italia meno conosciuta, quest’anno torna in una veste nuova, “a tema”: il filo conduttore delle iniziative saranno infatti i tanti cammini, grandi e piccoli, noti e meno noti, sparsi per l’Italia. Venti iniziative in venti regioni d’Italia: un modo nuovo per conoscere e valorizzare il territorio. Trovate tutte le info su questa pagina.
L’idea del Cammino del Salento nasce nel 2018. "Mi trovavo a Londra per frequentare un Master nell’ambito dell'ospitalità e della promozione culturale e territoriale" spiega Federica Miglietta, co-ideatrice del cammino. "Molte lezioni erano dedicate allo studio del turismo lento, sostenibile ed esperienziale. Ho iniziato a pensare a come il Salento viva di un turismo quantitativo, concentrato in 40 giorni (luglio e agosto), principalmente nelle zone costiere. Eppure il Salento ha tanto da offrire, tutto l’anno e anche nell’aree interne: da qui l’idea del Cammino del Salento, per valorizzare piccoli borghi e meraviglie ancora sconosciute del nostro territorio. È un percorso di scoperta che si snoda tra i borghi delle aree interne e la costa più a oriente dell’Italia, abbracciando gente ricca di valori, colori, sapori e identità diverse. ".
Insieme a Mariarita Scarpino, Federica si è messa a esplorare il Salento seguendo strade secondarie e sentieri. "Abbiamo scoperto un Salento da un altro punto vista, quello dei piccoli borghi. Il cammino non è il modo più veloce per raggiungere Leuca da Lecce, questo perché abbiamo cercato di valorizzarli al meglio col nostro passaggio". Negli anni sono quindi nate due vie:
- Nella Via dei Borghi (135 km, 6 tappe) si scopre parte della Grecìa Salentina, Galatina, Corigliano d'Otranto (borgo Bandiera Arancione Touring) col suo meraviglioso castello e le cave di pietra leccese, fino ad arrivare sulla costa di Otranto.
- Nella Via del Mare (115 km, 5 tappe) si attraversa a passo lento il borgo fortificato di Acaya, la riserva delle Cesine, la grotta della poesia, i faraglioni di Sant’Andrea, la baia dei turchi.
Da Otranto le due vie coincidono: è un susseguirsi di torri costiere e tratturi vista mare, fino all’arrivo al Santuario De Finibus Terrae, ai confini della terra, meta per secoli di pellegrinaggi.
Nella prima parte del cammino, da Lecce a Otranto, non ci sono dislivelli. "Da Otranto in giù invece c’è qualche dislivello ma con un minimo di allenamento è abbastanza fattibile. La difficoltà maggiore può essere la lunghezza delle tappe, in media 23 km e le temperature: infatti sconsigliamo di fare il cammino in luglio e agosto. I nostri inverni non sono particolarmente freddi, quindi può essere percorso tutto l’anno" spiega Federica, che aggiunge qualche curiosità. "A 2 km dall’arrivo a Leuca, quando ormai si inizia ad intravedere il santuario e il faro di Santa Maria di Leuca che è il secondo più alto d'Europa, si arriva all’erma antica, una piccola colonna dove gli antichi pellegrini depositavano una pietra simbolo dei loro peccati per poi proseguire con animo più leggero verso Leuca. Noi invitiamo i camminatori a fare questo rito delle pietre, lasciando andare un pensiero negativo, un peso, prima di raggiungere De finibus terrae. Alcuni addirittura portano una piccola pietra dal loro paese di partenza, altri la raccolgono lungo il cammino".
Ecco infine l'invito di Federica. "Vi invitiamo a percorrere il nostro cammino per scoprire il Salento più autentico, fatto di piccoli borghi e meraviglie artistiche e storiche, paesaggi naturali unici, sentieri vista mare tra torri costiere, piscine naturali, grotte e piccole baie…un cammino che io definisco bilanciato, tra storia, arte, tradizioni e natura, e il mare tra i più belli d’Italia!
