È stato firmato oggi a Roma il nuovo Manifesto dell’Alleanza per l’Economia Circolare, la prima partnership in Italia sui temi della circolarità, coordinato da AGICI e composto da A2A, Aquafil, Cassa Depositi e Prestiti, Costa Crociere, Enel, Hera, Ferrovie dello Stato, Intesa Sanpaolo Innovation Center e Touring Club Italiano. 

Il documento è stato siglato al termine del convegno "La circolarità a un bivio, nicchia o modello industriale", che ha visto la partecipazione delle aziende e degli enti dell'Alleanza, riuniti questa mattina nella splendida cornice di Palazzo Guglielmi. Per il Touring Club Italiano è intervenuto Massimiliano Vavassori, direttore delle Relazioni Istituzionali e del Centro Studi, mentre è stato Giuseppe Roma, vicepresidente del Tci, ad apporre la firma sul documento.

L’Alleanza, fondata nel 2017, delinea una visione e linee d’azione concrete per lo sviluppo di un modello economico che punti all’efficienza nell’utilizzo delle risorse. Il Manifesto rappresenta così un invito a imprese e istituzioni ad agire per promuovere l’economia circolare, favorendo la crescita e il rafforzamento della competitività delle imprese, potenziando il ruolo internazionale dell’Italia e preservando il suo prezioso patrimonio naturale.

L’Alleanza nasce dall’urgenza di superare il paradigma di produzione lineare basato sul consumo di risorse naturali, promuovendo lo sviluppo di un modello economico incentrato sull’innovazione e sull’ecodesign e in grado di favorire la crescita di imprese e territori senza dipendere dallo sfruttamento delle materie prime.

Alla luce di queste premesse, le organizzazioni che ne sono parte hanno scelto di unire le proprie competenze per sviluppare nuovi modelli di business circolari, ottimizzare l’uso delle risorse naturali e contribuire attivamente alla riduzione degli sprechi.

CINQUE PRINCIPI GUIDA PER UN LABORATORIO INNOVATIVO

Per attuare tali propositi, le realtà che hanno messo a punto il Manifesto hanno individuato cinque principi guida: l’innovazione aperta, l’analisi del ciclo di vita (Life Cycle Thinking), la massimizzazione del valore d’uso dei prodotti, l’apprendimento continuo e la formazione e, infine, la trasparenza.

Tra gli obiettivi dell’Alleanza c’è anche l’individuazione delle opportunità di collaborazione e simbiosi industriale; l’identificazione delle filiere circolari strategiche per la competitività internazionale; l’implementazione di nuove tecnologie, attraverso un esercizio di ricerca di start up emergenti; la digitalizzazione delle informazioni lungo le filiere; la stimolazione di azioni integrate su standard condivisi.

 “Questa Alleanza rappresenta un laboratorio di innovazione aperto, orientato alla trasformazione in senso circolare delle catene del valore e del sistema produttivo, in linea con i principi del Life Cycle Thinking, dell’Open Innovation e della sostenibilità. Lavorando insieme possiamo dimostrare che l’economia circolare non è soltanto una necessità di compliance ambientale, quanto piuttosto un potente driver di sviluppo e rilancio economico e sociale”, dichiarano le aziende firmatarie.  “Come rappresentanti di questo network miriamo a promuovere la diffusione di best practice e a sviluppare concretamente soluzioni condivise, attraverso un approccio che unisce ricerca, digitalizzazione e simbiosi industriale”.