Un tesoro che - per la prima volta - sarà visibile a tutti: perché dal 16 maggio al 24 giugno le stampe fotografiche di Beato saranno le protagoniste della mostra "Antonio Beato - Viaggio in Egitto" al Castello Sforzesco di Milano. Una bellissima occasione per scoprire da vicino un patrimonio recuperato. Segnatelo in agenda!
Intorno alla metà dell'Ottocento alcuni pionieri della fotografia iniziarono a viaggiare nei territori affacciati sul Mediterraneo, documentando luoghi e genti fino ad allora riprodotti - a volte con fantasia - soltanto attraverso disegni e incisioni. La fotografia, appena nata, diventa da subito un carnet de voyage che attesta la propria esperienza di viaggio. E c'è chi ne fa subito un business: come Antonio Beato, nato nel 1835, che si stabilisce intorno al 1860 prima al Cairo e poi a Luxor e apre una fiorente attività di vendita di stampe. La passione imprenditoriale e per la fotografia era di famiglia: il fratello Felice, spesso confuso con Antonio, ci ha lasciato magnifiche immagini del Giappone.
Le 48 stampe di Antonio Beato esposte nella mostra al Castello Sforzesco (a cura di Roberto Mutti e Luciana Senna) raccontano proprio quel periodo: templi, colonne, obelischi, cateratte del Nilo, monumenti islamici, da Giza al Cairo, da Luxor a File. Sono frutto di probabili lasciti di viaggiatori diversi, anche se gran parte degli originali reca sul supporto una didascalia manoscritta, con la data 1878: forse di qualcuno che acquistò le stampe durante il viaggio? In mostra a Milano anche album fotografici coevi sull’antico Egitto, con fotografie di A. Beato, F. Bonfils, J. Pascal Sebah, Zangaki e altri, appartenenti alle collezioni del Civico Archivio Fotografico di Milano (Istituto dedicato alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio fotografico, che conserva circa 900.000 fotografie originali databili dal 1840 ai giorni nostri; questa parte della mostra è a cura del conservatore, Silvia Paoli).
Grazie al contributo di Bucap S.p.A. e CD Removals è stato possibile sostenere tutto il processo di recupero e valorizzazione delle fotografie, a partire dal restauro delle fotografie: le stampe, incollate su supporti di cartoncino, risultavano imbarcate e necessitavano di un intervento che le riportasse alla planarità.
Le fotografie sono state poi digitalizzate e infine catalogate: si possono consultare su digitouring.it, il sito dedicato all’archivio digitale del Touring. L’intero progetto, con tutte le fasi di lavoro, è stato inoltre raccontato in brevi video raccolti su un sito dedicato, che li propone in ordine temporale (antoniobeato.sosarchivi.it). Tutti i video sono parte integrante della mostra, per illustrare il complesso lavoro d’archivio e la corretta conservazione in vista della valorizzazione: in poche parole, si è cercato di fare tutto il possibile per restituire il valore di conoscenze e di cultura di un archivio a un pubblico il più ampio possibile.
Antonio Beato. Viaggio in Egitto
Nell'archivio del Touring Club Italiano e in collaborazione con il Civico Archivio Fotografico di Milano
- Giovedì 17 maggio, alle ore 18, la professoressa Patrizia Piacentini, ordinario di Egittologia all’Università degli Studi di Milano, terrà nella sala della mostra una conferenza sul ruolo della fotografia di Antonio Beato negli studi archeologici sull’Egitto. Maggiori info in questa scheda.
- Approfondimenti sul processo di restauro della foto e sulla attività di Sos Archivi nel nostro articolo dedicato.
- La mostra è compresa sia nella Photoweek milanese (4-10 giugno; www.photoweekmilano.it) sia nel Milano Photo Festival (24 aprile - 30 giugno; www.milanophotofestival.it/edizione-2018).
- I Volontari Touring per il Patrimonio culturale faranno accoglienza durante il periodo di apertura della mostra nelle giornate di sabato e di domenica.