Un grande evento Touring vi aspetta l'11 e 12 giugno! La nostra storica iniziativa “La Penisola del Tesoro”, che da vent’anni porta cittadini e turisti alla scoperta dell’Italia meno conosciuta, quest’anno torna in una veste nuova, “a tema”: il filo conduttore delle iniziative saranno infatti i tanti cammini, grandi e piccoli, noti e meno noti, sparsi per l’Italia. Venti iniziative in venti regioni d’Italia: un modo nuovo per conoscere e valorizzare il territorio. Trovate tutte le info su questa pagina.
L’Associazione “Amici dei Cammini Francigeni di Sicilia” nasce nel 2009 con l’intento di studiare a rimettere a percorribilità il sistema di sentieri e “trazzere”di tutta la regione. "Lo studio e la ricerca storica e archeologica delle strade sono la base delle nostre ricognizioni e dei nostri progetti. Poi viene la prova sul campo e solo alla fine il dialogo con le amministrazioni comunali e regionali che devono custodire ciò che noi in parte colleghiamo e che appartiene al patrimonio di tutta la Comunità" spiegano i promotori.
Dal 2012 l'associazione ha cominciato a camminare lungo le tracce studiate, mettendo a punto un sistema di vie che hanno come punto in comune la presenza di una testimonianza chiaramente verificabile negli archivi storici in cui si conservano i documenti e i codici di età normanno-sveva e che citano in almeno quattro luoghi ben distinti una Via Francigena. Sono così nati quattro progetti: la Magna Via Francigena, la Via Palermo-Messina per le montagne, la Via Francigena Fabaria e la Via Francigena Mazarense.
Magna via Francigena
Una via antica per passi moderni. Storie di sorrisi e di fatica, cavalieri, pastori e mercanti che attraversano la Sicilia più vera e più antica. Nove giorni e 183 km, dalla Conca d’oro di Palermo alle valli sicane fino al mar Mediterraneo di Agrigento, “più bella tra le città dei mortali”. Citata in un documento del 1098.
Magna Via Francigena - Agrigento - foto Shutterstock
Via Francigena Palermo-Messina
La regina tra le vie francigene di Sicilia. Un cammino di circa 380 km, in 20 tappe, che unisce le cime innevate delle Madonie ai paesaggi montani dei Nebrodi fino alle vette dei Peloritani, per giungere al porto della città dello Stretto, antica capitale normanna. Tra i parchi e le riserve orientate dell’isola alla scoperta della via percorsa dai re normanni, dai pellegrini diretti in Terrasanta e dai viandanti moderni. Un diploma del 1089 segnala la “via francigena” nella piana di Milazzo. La via “per le marine”, nei secoli successivi, non sarà più percorribile a causa degli attacchi saraceni e la variante “per le montagne” segnerà il conseguente spostamento in collina di una nuova viabilità che collega ancora oggi i centri del versante tirrenico della Sicilia. Tra i borghi attraversati, Petralia Sottana, certificata dal Touring con la Bandiera Arancione.
Via Francigena per le montagne - Petralia Sottana - foto Santese/Cesura
Via Francigena Fabaria
Un percorso principale, tre possibili varianti per esplorare il mito e la storia normanna nella cuspide orientale della Sicilia. Due settimane e circa 300 km per collegare l’antica Girgenti con Catania e l’alta valle del Simeto, nella magia della Fabaria, la via dell’acqua e della lava. Così chiamata da un diploma del 1105.
Via Francigena Fabaria - Catania - foto Shutterstock
Via Francigena Mazarense
Come unire la passione per la cultura classica, le testimonianze normanne e l’amore per il vino, frutto della vite e del lavoro paziente dell’uomo. 14 giorni di passi tra mare e terra, tra siti archeologici e cantine vitivinicole, in mezzo a castelli e borghi della parte occidentale siciliana. Permetteva il collegamento della cuspide più occidentale della Sicilia, Marsala, l'antica Lilibeum, con la città di Palermo.