Torna a Milano Video Sound Art, il festival che ha il merito di investire sulle nuove generazioni, sui linguaggi della creatività e sulla sperimentazione tecnologica e che in questa edizione festeggia il suo primo decennale.
Si parte il 16 settembre con una programmazione in tre “atti” cui assistere nelle suggestive location di due storiche piscine di Milano. Dal 16 settembre al 1 ottobre un ciclo di mostre monografiche, concerti e screening si svolgeranno infatti alla Piscina Romano, mentre tra il 16 ottobre e il 16 novembre e dal 23 novembre al 3 dicembre a ospitare gli eventi sarà la centralissima Piscina Cozzi.
La piscina Cozzi di Milano / Video Sound Art 2020
Il progetto è stato realizzato con il sostegno di Fondazione Cariplo, Regione Lombardia, Direzione Affari Culturali del Ministero degli Affari Esteri del Cile (DIRAC) e MiBACT e con la collaborazione di Milanosport e del Touring Club Italiano.
Il Touring non solo sostiene il festival ma ne sarò anche protagonista. Partendo dal prezioso archivio del Touring Club Italiano, attraverso operazioni di assemblaggio e postproduzione chi vorrà aderire a una open call (una sorta di concorso della creatività) potrà cimentarsi nella ricerca per costruire narrazioni visive e dare nuove fisionomie all’Archivio. La chiamata è rivolta ad artisti, curatori, ricercatori e viaggiatori ed è aperta fino al 30 settembre. L’opera realizzata potrà essere multimediale (installazione, fotografia, video, incisione, scultura e performance) oppure potrà articolarsi in una ricerca che preveda un allestimento dei materiali dell’archivio (da valutare se ricostruiti o presentati nella loro versione originale); i lavori selezionati saranno presentati presso la Piscina Cozzi di Milano durante il festival.
Foto Archivio Touring
Foto Archivio Touring
THE REFLECTING POOL
Tornando al festival, il titolo dell'intero ciclo di interventi - "The Reflecing Pool" - è un omaggio al capolavoro di Bill Viola del 1977, e ne prende in prestito gli interrogativi: il rapporto dell'uomo con il mondo, la riflessione sul potere dell’immagine, l’acqua simbolo di avvicinamento ad un percorso iniziatico. Le mostre propongono uno sguardo sulle possibilità di rappresentazione del paesaggio postmoderno, registrano cambiamenti evidenziando personali aspettative sul futuro. Il sottotitolo recita “Ho ancora tutto da mettermi”: urlava così già nel 1985 l’uomo postmoderno disegnato tra le pagine dello scrittore Pier Vittorio Tondelli: un fluttuare di combinazioni, un missaggio di immagini e riferimenti al passato e al presente.
Tra i protagonisti della prima sezione c’è l’artista cileno Enrique Ramirez, finalista del premio Duchamp a cui Video Sound Art dedica la prima mostra personale in Italia in contemporanea al Pompidou di Parigi. Le atmosfere idilliache dei paesaggi di Ramirez sono spesso stravolte da una sovrapposizione di segni che trasformano fatti storici in mito, luoghi esistenti in visioni oniriche postmoderne.
La seconda monografica, prevista per i mesi di ottobre e novembre nella piscina Cozzi, è dedicata all’artista Giulio Frigo, a oggi annoverato tra i giovani italiani più promettenti nel campo della pittura. Insieme alle opere pittoriche dell’artista sono previste sonorizzazioni e una performance live a cura dell'ensemble Sentieri Selvaggi.
Tornando al festival, il titolo dell'intero ciclo di interventi - "The Reflecing Pool" - è un omaggio al capolavoro di Bill Viola del 1977, e ne prende in prestito gli interrogativi: il rapporto dell'uomo con il mondo, la riflessione sul potere dell’immagine, l’acqua simbolo di avvicinamento ad un percorso iniziatico. Le mostre propongono uno sguardo sulle possibilità di rappresentazione del paesaggio postmoderno, registrano cambiamenti evidenziando personali aspettative sul futuro. Il sottotitolo recita “Ho ancora tutto da mettermi”: urlava così già nel 1985 l’uomo postmoderno disegnato tra le pagine dello scrittore Pier Vittorio Tondelli: un fluttuare di combinazioni, un missaggio di immagini e riferimenti al passato e al presente.
Tra i protagonisti della prima sezione c’è l’artista cileno Enrique Ramirez, finalista del premio Duchamp a cui Video Sound Art dedica la prima mostra personale in Italia in contemporanea al Pompidou di Parigi. Le atmosfere idilliache dei paesaggi di Ramirez sono spesso stravolte da una sovrapposizione di segni che trasformano fatti storici in mito, luoghi esistenti in visioni oniriche postmoderne.
La seconda monografica, prevista per i mesi di ottobre e novembre nella piscina Cozzi, è dedicata all’artista Giulio Frigo, a oggi annoverato tra i giovani italiani più promettenti nel campo della pittura. Insieme alle opere pittoriche dell’artista sono previste sonorizzazioni e una performance live a cura dell'ensemble Sentieri Selvaggi.
INFORMAZIONI
- Tutte le informazioni sul festival sono sul sito www.videosoundart.com
- Anche le istruzioni per partecipare alla open call con l'Archivio Touring come protagonista sono nella sezione dedicata del sito del festival.
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