Partiamo dalla provincia di Novara, con la graziosa cittadina di Arona, considerata la porta sud del Verbano e collocata nella parte più meridionale del lago Maggiore. Il monte Mottarone la separa da Orta San Giulio, nel Cusio, situata sulle sponde del suggestivo lago d’Orta, da molti considerato il lago più romantico d’Italia; il borgo è un groviglio di strade strette e tortuose, con antiche case e palazzi barocchi. Proseguiamo in Valsesia, definita la valle più verde d’Italia, con una lunga storia di attaccamento alla montagna, come testimoniano le comunità Walser che fin dal XII-XII secolo scelsero queste zone. Varallo (VC), nota per il suo Sacro Monte, merita una visita anche per la bellezza del suo centro storico. In quest’area troviamo anche Alagna Valsesia (VC), un vero paradiso per gli amanti della montagna e dello sport, e il piccolissimo Comune di Fobello (VC), circa 200 abitanti, composto da 23 minuscole frazioni tipicamente valsesiane situate in posizione panoramica.
In questi territori approfondiamo sei località, presentandone non solo le bellezze storico-culturali e naturalistiche ma anche le produzioni tipiche, le tradizioni e alcune storie virtuose, che rendono ancora più speciali ed accoglienti questi luoghi; informazioni su tutte le Bandiere Arancioni sono sul sito www.bandierearancioni.it.
Alcune immagini delle 13 Bandiere Arancioni dell'area
Situata sulla sponda occidentale del lago Maggiore, Arona è una vivace località famosa per aver dato i natali a San Carlo Borromeo, che offre interessanti testimonianze d’arte e un patrimonio naturalistico di grande bellezza. Da non perdere la chiesa dedicata al Santo e la colossale statua alta 35 metri, chiamata anche “Sancarlone”: è possibile salire all’interno fino alla testa e ammirare il meraviglioso panorama sul lago, oltre che la struttura interna della statua. Si può iniziare la visita dal lungolago, da cui si ha una bella vista sulla rocca di Angera, che domina la prospiciente sponda lombarda, per poi addentrarsi nelle stradine del borgo e nell'isola pedonale. Il cuore medievale di Arona è piazza del Popolo, elegante e con magnifica vista sul lago, con il vecchio palazzo di Giustizia. Da segnalare le chiese del centro storico, tra le quali la chiesa tardo-gotica della Natività di S. Maria Vergine, la chiesa di origine romanica dei SS. Martiri, la chiesa di Santa Marta.
Informazioni
Scheda di Arona sul sito Bandiere Arancioni.
Arona - foto Shutterstock
- La valorizzazione delle tradizioni e delle produzioni tipiche passa anche dalla gastronomia: esemplare in questo senso la storia di Anna Maria Tirozzio, che ha deciso di reinventare la propria vita a cinquant’anni aprendo il laboratorio “Biscutin dal Strii”, i biscottini delle streghe, recuperando antiche ricette di famiglia e puntando sulla qualità. I biscotti vengono prodotti con ingredienti del territorio; ne nascono quattordici tipologie diverse, che vengono poi vendute in tutto il mondo, dagli Stati Uniti al Giappone.
- Per un piccolo paese di montagna il coinvolgimento della comunità e dei giovani è fondamentale: ecco allora spiegata l'importanza del Circolo Oltracqua, punto di ritrovo in cui incontrarsi, riunirsi e stare insieme.
- Ideale per una navigazione sul lago il Party Boat “La Zattera”, catamarano a energia solare di progettazione svizzera; funziona con motori elettrici alimentati da pannelli solari posti sulla copertura dello stesso. È l’unica imbarcazione completamente ecosostenibile presente sul Lago Maggiore.
Scheda di Cannero Riviera sul sito Bandiere Arancioni.
Piccolo centro situato sulla punta occidentale del lago di Mergozzo, allo sbocco della Valle dell’Ossola, nel bacino del lago Maggiore. Le case in pietra sono addossate le une le altre e penetrate da stretti vicoli, oppure sono allineate a bordo lago. Da visitare la romanica chiesetta di Santa Marta, piccola e antica (esisteva già nel 1132). Da vedere anche la parrocchiale dell’Assunta, che conserva la cosiddetta Croce di Gerusalemme del 1625; il Museo Archeologico, che è anche sede dell’Ecomuseo del granito; la chiesa romanica di S. Giovanni Battista nella frazione di Montorfano. Merita anche il lungolago, con il fronte delle case ottocentesche e l’olmo monumentale, gloria botanica del luogo. L’economia di Mergozzo è legata all’attività estrattiva delle cave: con il granito del Montorfano sono state costruite, per esempio, le colonne della basilica di San Paolo fuori le mura a Roma. Da assaggiare la tipica Fugascina di Mergozzo, dolciume sottile e di colore dorato simile alla pasta frolla, cotto in forma quadrata.
- La Casa della capra di Mergozzo rappresenta un esempio di attività molto attenta alla sostenibilità (in tutti i suoi settori: efficienza energetica, spreco di cibo, utilizzo della plastica, ecologia, sostenibilità socio-culturale). Allestita in una casa del 1910, è una moderna, confortevole e accogliente guest house bike friendly dotata di ristorante. Patricia e Felipe sono pronti ad accogliervi con il sorriso.
- Un'altra struttura di eccellenza è Casa Castagna 1620, dove lasciarsi deliziare dalle proposte della cucina e soggiornare in una delle camere sul lago. In particolare, la passione per il territorio è palese nella affinatura dei formaggi locali: il raro e prelibato formaggio Bettelmatt, la Toma Piemontese DOP, il Bra Tenero DOP, il Bra Duro DOP, lo storico formaggio Crosta di Pane di Capra che deriva da una ricetta medievale ed è fatto stagionare in grotta.
Importante centro fortificato immerso nel cuore della Val d’Ossola, è parte integrante e sede del Parco Nazionale della val Grande, la più grande area wilderness delle Alpi. Il 1328 fu un anno molto importante per Vogogna, in quanto venne scelta come capitale politica e amministrativa della Giurisdizione dell’Ossola Inferiore. Il borgo medievale è caratterizzato da stradine acciottolate e case con i tipici tetti in pietra. Nella piazzetta centrale è possibile visitare il trecentesco palazzo pretorio che conserva al suo interno il Mascherone Celtico, considerato un vero gioiello archeologico; poco più avanti la chiesa di Santa Marta risalente al XVI secolo. Il centro storico è ricco di dimore signorili; Casa della Marchesa (1350) rappresenta la più antica abitazione nobiliare del paese. Il simbolo della località è però il Castello Visconteo, che con la sua torre rotonda domina Vogogna dalla metà del XIV secolo. Da vedere anche la maestosa parrocchiale del Sacro Cuore di Gesù e, accanto, l’ex chiesa dei Ss. Giacomo e Cristoforo, con il suo portale riccamente scolpito.
Tra le attività che valorizzano le produzioni locali, citiamo l'Apicoltura Ca dul Pin, che produce molte tipologie di miele, tra cui anche mieli di alta montagna alpina diventati presidio Slow Food. L’azienda ha aderito alla Carta Europea del Turismo Sostenibile; la conduzione degli alveari è impostata totalmente in maniera biologica e naturale. Suggestiva la sede, ricavata all’interno di due stabili tradizionali del XVIII secolo che mantengono il fascino delle case in pietra tipiche del territorio.
In un paesaggio mozzafiato ai piedi della parete orientale del Monte Rosa, Macugnaga è una nota località sciistica, formata da tante piccole frazioni di autentica tradizione Walser. Quest’ultima riconoscibile in numerosi esempi di abitazioni, tra cui il museo della Montagna e del Contrabbando in frazione Staffa e la casa-museo Walser in frazione Borca. Il simbolo del paese è la Chiesa vecchia, edificio romanico risalente al Trecento, con accanto un tiglio secolare con una circonferenza alla base di 7 m. Da assaggiare I formaggi e i salumi tipici della Val d’Ossola, tra cui il piccolo prosciutto chiamato “violino di capra”. Nelle vicinanze del paese si trova la miniera aurifera della Guja, la prima miniera-museo italiana. Macugnaga è anche la base da cui partire per passeggiate, escursioni e ascensioni sulle montagne e verso i rifugi della zona. Fra le mete più agevoli e popolari ci sono il Lago delle Fate, noto per le sue acque color smeraldo; il Passo di Monte Moro, valico già noto ai Romani al confine con la Svizzera; il Belvedere, che offre uno splendido panorama sul versante ossolano del Monte Rosa.
- Numerose le iniziative locali. In frazione Borca, il laboratorio comunitario dei Götwiarchjini (buffi gnomi alti all’incirca mezzo metro con i piedi palmati e rivolti all’indietro) organizza corsi di maglieria e confezione manufatti artigiani con materiali locali e di riciclo. Le associazioni culturali e La Pro Loco propongono invece laboratori di panificazione (anche per i bambini) nei forni comunitari del pane; e periodicamente le guide escursionistiche organizzano passeggiate culturali e/o di raccolta erbe spontanee. Anche le tradizioni Walser vengono valorizzate attraverso visite, iniziative ed eventi.
Scheda di Macugnaga sul sito Bandiere Arancioni.
Macugnaga - foto Davide Rabbogliatti
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Ricordiamo che il Touring Club Italiano da 25 anni certifica con la Bandiera Arancione luoghi dove la qualità dell’accoglienza, la sostenibilità ambientale, la tutela del patrimonio artistico e culturale si uniscono per regalare un’esperienza di viaggio autentica. Piccoli centri che accolgono i viaggiatori grazie a comunità ospitali che, con impegno ed entusiasmo, mantengono vive le tradizioni, tutelano il patrimonio locale e animano i territori attraverso l’organizzazione di eventi e manifestazioni.
Progetto co-finanziato con risorse del FUNT - anno 2023.