Nell’ambito dell’evento “Aperti per Voi in Campania: i Siti Borbonici” e delle celebrazioni per i 250 anni di Luigi Vanvitelli
Il Touring Club Italiano, dopo la pausa determinata dalla pandemia, ritorna con l’edizione 2023 di “Aperti per Voi in Campania”. L’iniziativa ha l’obiettivo di portare alla scoperta dei tesori artistici della Regione grazie all’apertura simultanea e prolungata - da parte dei Volontari del Touring - dei siti del Progetto “Aperti per Voi” e alle visite in alcuni dei luoghi più significativi dei nostri territori quanto a testimonianze della cultura e dell’arte”.
Quest’anno l’iniziativa è dedicata ai “Siti Borbonici”, ovvero l'insieme di palazzi, regge e altri edifici, costruiti o rinnovati dai Borbone come re di Napoli, che, oltre a rappresentare il potere dei sovrani, ne testimoniano il gusto e l'amore per l'architettura e l'arte in ogni sua espressione. Una storia europea quella della dinastia reale borbonica che alimenta ancora, a più di 150 anni dalla sua fine, discussioni, studi e ricerche tra orgoglio, revisionismo e pregiudizio. Una trama sottile unisce l'arte, le opere innovative e il fasto di una corte in auge in un periodo relativamente breve ma significativo per il vecchio regno di Napoli (poi Due Sicilie) tra il 1734 ed il 1861.
L' intento è quello di seguire le tracce visibili e gli intrecci di un'articolata narrazione storica che unisce antiche istituzioni della società napoletana e meridionale tra il XVIII e il XIX secolo. Tutti elementi intesi come segni comuni di un regno che trova la sua massima espressione nell'opera dell'architetto Luigi Vanvitelli, protagonista assoluto tra gusto Rococò e Neoclassicismo, con il 250esimo anniversario della morte che cade nel 2023.
Reggia di Portici: tra le pendici del Vesuvio e il porticciolo del Granatello, la coppia reale Carlo di Borbone e Maria Amalia di Sassonia, decisero di costruire, nel 1738, la loro villa estiva. Alla realizzazione della Reggia lavorarono ingegneri, architetti e decoratori: Medrano, Canevari, Vanvitelli, Fuga, Canart, Bonito, Re e Geri.
Il sito di Portici si rivelò ben presto intriso di memorie sepolte: ad ogni scavo qualche meraviglia del passato riemergeva alla luce. I reperti, provenienti dalle città sepolte di Ercolano e Pompei, furono sistemati nelle stanze della Reggia, formando una delle raccolte più famose al mondo e dando vita all’Herculanense Museum, inaugurato nel 1758 e meta privilegiata del Grand Tour.
Nei primi anni dell’Ottocento le collezioni di archeologia furono trasferite a Napoli, costituendo il nucleo dell’attuale Museo Archeologico Nazionale.
Durante il decennio francese (1806-1815) la Reggia fu restaurata con nuovi apparati decorativi e arredata secondo il gusto dell'Impero francese.
Il 3 ottobre 1839 fu inaugurata la prima linea ferroviaria italiana, tra le prime in Europa, che collegava Portici a Napoli.
Con la nascita dello Stato unitario, il Palazzo di Portici e il Parco reale furono assegnati alla Provincia di Napoli per destinarla alla Reale Scuola Superiore di Agricoltura, istituita nel 1872. Contestualmente fu fondato l’Orto Botanico nel giardino soprano della Reggia. Il Sito Reale ha un bosco superiore, originariamente dedicato alla caccia, ed uno a valle che si estende fino al mare. Il Parco a monte e a valle della Reggia è un’affascinante immersione nella natura; lungo la sua cospicua estensione sono conservati spazi di flora mediterranea, coltivi e vivai di specie diverse.
Con la Scuola di Agraria si accumularono materiali botanici e mineralogici, collezioni entomologiche e macchine agricole, strumenti scientifici di laboratorio e raccolte anatomo-zootecniche. La Scuola, nel 1935, diviene Facoltà di Agraria della Università di Napoli Federico II, accentuando le funzioni didattiche e scientifiche del sito.
Mostra “Materia. Il Legno che non bruciò ad Ercolano”: Ercolano non solo è l’unica città del mondo romano che conserva il suo antico fronte a mare e l’elevato delle case sino al secondo piano, ma anche il legno come materiale di costruzione, di arredo e non solo. Lo si deve al particolare tipo di seppellimento, causato dalle ondate di fango vulcanico dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C.
Infatti, la coltre piroclastica di circa 20 metri di spessore ha inglobato anche materiali, utensili, elementi architettonici, arredi in legno che si sono carbonizzati ma non bruciati. La loro conservazione si deve soprattutto al certosino ed appassionato lavoro portato avanti da operai, restauratori, architetti e archeologi, che si sono succeduti nella gestione del sito.
# Ore 9.45 : Raduno dei partecipanti (mezzi propri) all’ingresso della Reggia di Portici – via Università 100 – 80055 Portici (Na). Parcheggio interno gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili.
ATTENZIONE: LA MANIFESTAZIONE SI SVOLGE NEL RIGOROSO RISPETTO DELLE DISPOSIZIONI NAZIONALI, REGIONALI E LOCALI DI CONTENIMENTO DELLA PANDEMIA, VIGENTI ALLA DATA DELLA MANIFESTAZIONE, ALLE QUALI I SINGOLI PARTECIPANTI SI DEVONO ATTENERE.
programma di massima
# Ore 9.45 : Raduno dei partecipanti (mezzi propri) all’ingresso della Reggia di Portici – via Università 100 – 80055 Portici (Na). Parcheggio interno gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Visita guidata alla Reggia di Portici e alla Mostra “Materia. Il legno che non bruciò ad Ercolano”.
# Ore 12.00 : Termine della manifestazione.
Quota di partecipazione
– Socio TCI € 9,00
– Non Socio € 9,00
La quota (da pagare direttamente alla biglietteria della Reggia di Portici) comprende la visita guidata come da programma, l’assistenza del console, l’assicurazione per la responsabilità civile.
Prenotazioni: esclusivamente a mezzo email napoli@volontaritouring.it
Trasporti: mezzi propri
Volontario Touring accompagnatore e telefono attivo il giorno della visita: Console Giulio Colella 335 127 2933
Guida: a cura della Reggia di Portici
Partecipanti: massimo 30 persone
Modalità di pagamento e condizioni di partecipazione:
Le prenotazioni sono aperte.
Il Club di Territorio di Napoli del Touring Club Italiano si riserva il diritto di accettare o meno la prenotazione.
Manifestazione organizzata per i soci e gli amici del TCI e soggetta al regolamento della Commissione regionale consoli della Campania.
Sono ammessi i non soci perché possano constatare la qualità e l’interesse delle nostre manifestazioni, e quindi associarsi.