Visita in esclusiva per i soci e gli amici del Touring Club Italiano a Morcone e Campolattaro. Castelli normanni, centri antichi di grande suggestione, i paesi dell’alto Tammaro parlano di vicende storiche e di vita quotidiana: borghi di pietra fondati su roccia, odori antichi, ritmi naturali, atmosfere fuori dal tempo hanno ispirato scrittori e registi. Morcone è un presepe abbracciato alla collina. Fu feudo reale degli Angiò, poi dei Caetani e dei Carafa. Conserva i resti della Loggia dell’Universitas medievale. Campolattaro domina il più grande lago della Campania (Oasi WWF) ed ospita l’Orto Botanico del Sannio, scrigno di biodiversità.

Morcone: su un’altura all’ingresso orientale del Parco Nazionale del Matese, Morcone offre un suggestivo affaccio verso il Molise e la valle del Tammaro, che qui si allarga nel Lago – il maggiore della Campania – creato dalla diga di Campolattaro. Il vasto territorio, popolato dalla preistoria, punteggiato da fattorie di fase sannitica, in epoca romana fu sede di numerosi insediamenti rurali e di ville rustiche appartenenti alla gens Claudia, comprese nell’area dei Ligures Baebiani. Il centro abitato è di ripide scale, stradine tortuose e terrazzamenti panoramici. Di origine longobarda, si impianta entro le mura erette attorno a un precedente insediamento sannitico, di cui resta l’arce di mura poligonali. Su queste ultime è basato il castello normanno, parte della contea di Ariano. Qui, nel conflitto dinastico che vide vincente Carlo III d’Angiò, abitò sua moglie Margherita di Durazzo con i figli, tra i quali il futuro re Ladislao. Nel 1381 la regina concesse all’Universitas il rinnovo degli antichi Statuti, eccezionale documento per la comunità assurta al rango di città popolosa ed agiata, come testimoniato dalle 13 parrocchie e numerose chiese presenti nel XIV secolo. Dalla corona angioina il feudo passò ai Gaetani, che vi edificarono il palazzo comitale e ne ressero la signoria con gli Aragonesi e fino al viceregno spagnolo; fu poi dei d’Aponte, dei Baglioni e dei Carafa fino alla eversione della feudalità. Il territorio tra il XVI e il XVIII secolo sviluppò il commercio e l’industria della lana, favoriti dal passaggio del Tratturo Pescasseroli-Candela e dall’energia dei torrenti utilizzata dalle gualchiere. Fu tra i primi importatori di lana a livello nazionale, con centinaia di maestranze specializzate nella lavorazione dei panni. Sede di antichi insediamenti monastici, nel convento dei Cappuccini svolse il noviziato san Pio da Pietrelcina. La popolazione di poco inferiore ai 5000 abitanti, fonda l’economia sul settore agrozootecnico. Produzioni di qualità, nella gastronomia a Km zero, sono: olio d’oliva (pregiata varietà ortice); carni bovine, ovine, suine; salumi e formaggi; farine di grani antichi e prodotti da forno; legumi e ortaggi. Tradizionale stazione di villeggiatura estiva, grazie al clima, alla natura e alla quiete, l’accoglienza conta su una vasta rete di operatori agrituristici. Ai primi di gennaio vi si tiene uno spettacolare Presepe vivente.

Campolattaro: in epoca romana il territorio era inserito nell’area dei Liguri Bebiani, testimoniato dal ritrovamento della Tabula alimentaria traianea. Nel Catalogus baronum è feudo di un milite sotto la contea di Buonalbergo; nell’ambito dei conflitti tra baroni in epoca normanna nel 1138 fu incendiato dalle truppe di Ruggero II. A quest’epoca va riferita la costruzione del primo nucleo del castello. Nel 1350 risulta incluso nel contado di Benevento come castrum campilactari. Fu feudo dei Di Capua e dei Blanch. Aggregato al Molise nel 1809, nel 1861 fu inserito nella provincia di Benevento. Il borgo antico, attorno al castello, grazie al recupero di numerosi edifici abbandonati, è oggi sede di albergo diffuso gestito dal terzo settore. Il territorio ha subito una notevole trasformazione negli anni 80 del 900 con la creazione dell’invaso artificiale del Tammaro. La zona umida ospita numerose specie di uccelli ed è riconosciuta come Oasi di protezione naturalistica WWF. Grazie ad una iniziativa di volontariato sociale, l’Orto Botanico del Sannio svolge una preziosa attività di tipo conservazionistico, scientifico e formativo. 

Come arrivare:

# Ore 9.15 : Ritrovo dei partecipanti (mezzi propri) all’ingresso della Villa Comunale – via Roma – 82026 Morcone (Bn).

Altre informazioni utili:

ATTENZIONE: LA MANIFESTAZIONE SI SVOLGE NEL RIGOROSO RISPETTO DELLE DISPOSIZIONI NAZIONALI, REGIONALI E LOCALI DI CONTENIMENTO DELLA PANDEMIA, VIGENTI ALLA DATA DELLA MANIFESTAZIONE, ALLE QUALI I SINGOLI PARTECIPANTI SI DEVONO ATTENERE.

programma di massima

# Ore 9.15 : Ritrovo dei partecipanti (mezzi propri) all’ingresso della Villa Comunale – via Roma – 82026 Morcone (Bn). Con la collaborazione dell’Amministrazione Comunale di Morcone raggiungeremo piazzetta Stampatis, punto di inizio del percorso nel centro antico.

# Ore 9.45 : Visita guidata al centro antico con illustrazione degli aspetti salienti. Il percorso tocca: Santa Maria de Stampatis, piazza del Pozzo, piazza San Bernardino, Santissima Annunziata, casa Sannia, porta San Marco, antico Mulino Florio.

Al termine (mezzi propri) spostamento a contrada Piana per il pranzo.

# Ore 13.00 : Pranzo facoltativo presso l’Azienda agrituristica Mastrofrancesco (eccellenza Slow Food, cibo a km zero) con il seguente menù al costo di 30 euro a persona: Entrée (zucca, stracciata con rucola e liquirizia), Antipasto (salumi di suino casertano, formaggi e confetture), Primo (zuppa di taccozze e castagne), Secondo (spalla di maiale con patate al forno), Dessert (torta al cioccolato), acqua minerale, vino e caffè.

# Ore 15.15 : Spostamento con mezzi propri a Campolattaro.

# Ore 15.30 : Visita guidata all’Orto Botanico del  Sannio, che accoglie tra l’altro 140 varietà di frutti antichi e numerose erbe officinali e commestibili. Per concludere, rapido tour del centro antico.

# Ore 18.00 : Termine della manifestazione.

Si ringrazia per la collaborazione l’Amministrazione Comunale di Morcone e l’Associazione il Presepe nel Presepe.

Quote di partecipazione:

– Socio TCI        €   3,00

– Non Socio       €   5,00

Informazioni, prenotazioni e pagamenti:

Succursale Touring di Benevento

Rotolando verso Sud

Via G. B. Perasso 7 – Benevento

LUN-VEN: 9,00/13,00 -16,00/19,30

SAB: 9,00 / 13,00  tel. 0824 29499

email enzo@rotolandoversosud.net

Le prenotazioni sono aperte fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Trasporti: mezzi propri

Volontario Touring accompagnatore e telefono attivo il giorno della visita: socio Lorenzo Piombo 338 343 1737

Guida: socio Lorenzo Piombo

Partecipanti: min 25 – max 40

La quota comprende: La visita guidata a Morcone, l’assistenza del console, le assicurazioni per la responsabilità civile.

La quota non comprende: il pranzo facoltativo (30 euro a persona), l’ingresso all’Orto Botanico (3 euro a persona), le spese di carattere personale e tutto quanto non specificato.

Modalità di pagamento e condizioni di partecipazione:

Le prenotazioni sono aperte e scadono automaticamente sette giorni dopo la loro effettuazione, anche telefonica, se non confermate dal versamento della quota.

Il Club di Territorio di Benevento si riserva il diritto di accettare o meno la prenotazione.

Le quote non sono rimborsabili in caso di disdetta (vedi regolamento).

Manifestazione organizzata per i soci e gli amici del TCI e soggetta al regolamento della Commissione regionale consoli della Campania.

Sono ammessi in via eccezionale i non soci perché possano constatare la qualità e l’interesse delle nostre manifestazioni, e quindi associarsi.