La fiorentina Cappella Brancacci, con gli affreschi di Masolino e Masaccio, rappresenta uno dei luoghi più ragguardevoli di tutta la storia dell’arte. Segnatamente due sono le questioni cruciali che lì si aprono: la prima riguarda la collaborazione fra uno dei maestri di spicco del gotico internazionale (Masolino) e il pittore di punta dell’umanesimo più aggiornato (Masaccio); la seconda attiene al ruolo che la cappella medesima svolse soprattutto nel Cinquecento (ma talora anche nei secoli seguenti) nella formazione d’innumerevoli artisti, sia fiorentini che stranieri.


Durante la visita programmata si ragionerà pertanto dell’umanesimo e della complessità della cultura che n’è sottesa. Cultura che sovente è stata semplificata fino a ridurla a espressione di poche (e sempre le stesse) figure d’eccellenza: Masaccio, appunto, Brunelleschi e Donatello. Per via di questa manualistica nozione gli altri artefici – quelli che non intendevano rompere con la tradizione gotica – sono stati il più delle volte relegati nell’àmbito d’ideologie attardate e ormai superate. Fra questi ultimi è stato annoverato proprio Masolino. E però, se Felice Brancacci, committente degli affreschi, li volle nella sua cappella al Carmine a lavorare insieme (a partire dal 1424), verrà di chiedersi come il fossato scavato fra i due pittori dalla letteratura critica fosse avvertito e interpretato dai contemporanei.


Per darsi poi ragione dell’importanza della Cappella Brancacci sull’educazione degli artisti del Quattrocento e del Cinquecento si dovrà partire dal brano delle Vite di Giorgio Vasari, in cui si fanno i nomi dei grandi “terrazzani” e “forestieri” che nella cappella s’affaticarono a copiare e studiare gli affreschi di Masaccio e di Masolino, come testi da cui non potesse prescindere la formazione all’arte. Su questo, Vasari, non lascia campo a dubbi: «da infiniti disegnatori e maestri continuamente fino al dì d’oggi è stata frequentata questa cappella». E aggiunge: «tutti i più celebrati scultori e pittori che sono andati da lui [Masaccio, cioè] in qua, esercitandosi e studiando in questa cappella, sono divenuti eccellenti e chiari»

Programma
ore 09:40 ritrovo presso l’ingresso alla biglietteria della Cappella Brancacci in Piazza del Carmine - Firenze
ore 10:15 inizio della visita guidata
ore 11:15 fine della visita guidata

Come arrivare:

Cappella Brancacci

Piazza del Carmine – Firenze

Altre informazioni utili:

Prenotazioni:
Iscritti Oro e Sostenitori (notizia dalla rivista): da martedì 29 ottobre a lunedì 04 novembre
Tutti gli iscritti: da martedì 05 a lunedì 11 novembre
Tutti: da martedì 12 a domenica 17 novembre
firenze@volontaritouring.it

Informazioni:
firenze@volontaritouring.it

Quota di partecipazione
Iscritto TCI: € 20,00 – Non iscritto TCI: € 25,00

La quota comprende:
Ingresso alla cappella, visita guidata a cura del Prof Antonio Natali, auricolari.

Modalità di pagamento e condizioni di partecipazione:
il pagamento avverrà sul posto il giorno della visita