La festa di Santa Maria Aquas ha origine nella notte dei tempi. Già le popolazioni protosarde, che popolavano la piccola valle in cui sgorgavano le sorgenti di acqua calda, adoravano una divinità delle acque. Accanto alle Thermae neapolitanae, i Romani edificarono un tempio nel quale celebravano il loro culto. Con la diffusione anche in Sardegna del cristianesimo, gli antichi riti pagani furono sostituiti dalla venerazione della Vergine delle Acque.
Nel periodo giudicale e durante la dominazione spagnola il culto di Santa Maria de is Abbas si diffuse in un'area ben più estesa di Sardara e la fiera che vi si svolgeva a fine estate aveva una grande partecipazione di venditori e di pubblico. Nei secoli successivi la festa continuò a crescere. I devoti della Santa giungevano da paesi vicini e lontani con le traccas, mentre i venditori di turras e talleris e di bestis per l'inverno provenienti da cab'è susu, i venditori di scanni, di stuoie e di pentole di terracotta che arrivavano da Pabillonis, i ramai di Isili, i coltellai di Guspini e di Arbus, i venditori di botti e di tini, di attrezzi e utensili di ogni genere facevano buoni affari.
Da quei tempi lontani, la festa di Santa Maria Aquas ha superato guerre, carestie e avversità di ogni tipo ed è giunta fino a noi. I festeggiamenti di Santa Maria de is Aquas inziano il penultimo lunedì di settembre e durano quattro giorni. Accompagnano le cerimonie religiose gruppi folkloristici, esibizioni di giovani cavalieri, musica e degustazioni enogastronomiche.