Un viaggio unico nel ricco patrimonio storico, naturalistico ed enogastronomico dei borghi irpini.

Visita ai centri storici dei tre piccoli borghi e a piccole realtà locali impegnate nella valorizzazione delle produzioni tipiche. La mattina a Cassano Irpino, con le sue famose sorgenti, il suo centro storico, il Castello medievale e le sue chiese. Quindi visita a Castelfranci, tra palazzi storici, chiese e vino aglianico. In conclusione, visita a Paternopoli, borgo con radici nell’epoca preromana, con degustazione di prodotti tipici.

Cassano Irpino: Il territorio di Cassano Irpino aveva un suo ruolo già in epoca romana testimoniato da numerosi rinvenimenti archeologici, lapidi ed edicole funerarie. Il toponimo deriva dal nome della gens Cassia ed indica un Praedium Cassianum, ossia un latifondo o una villa rustica appartenente a quella famiglia. Il borgo fu ricostruito come luogo fortificato dai Longobardi. Dopo la proclamazione dell’Unità D’Italia, a Cassano venne costituita una Compagnia della Guardia Nazionale, anche perché dal 1861 la zona fu interessata dal triste fenomeno del brigantaggio. Il centro storico, di impianto medievale, è davvero caratteristico. Tra le abitazioni, molte delle quali hanno portali in pietra lavorata, si snodano vicoli, passaggi sormontati da archi, scale ed orti. Da vedere, inoltre, il Castello medievale del secolo XV, la chiesa di Santa Maria delle Grazie, con la sua Scala Santa, presenta affreschi del secolo XV, la Chiesa Madre ed il monumentale tiglio plurisecolare.

Castelfranci: Diversi reperti archeologici testimoniano la presenza sull’attuale territorio di Castelfranci di alcune comunità già in epoca romana. Caduto l’Impero Romano D’Occidente, fu tenuto dai Goti, Bizantini e dai Longobardi, che nel 671 conquistarono Benevento ed Avellino. I Longobardi divisero il territorio in “Gastaldati” e Castelfranci, detto all’epoca Castum Francorum, divenne uno dei feudi del gastaldato di Montella. Dopo il 1077, un gruppo di Normanni, guidato da Roberto Giuscardo, e chiamato “Franci”, riuscì a spingersi nel territorio, trasformandolo in feudo con l’edificazione del Castello e di vari luoghi di culto. Il centro storico conserva ancora oggi tratti dell’impianto urbanistico medievale, con vicoli, chiese, palazzi gentilizi e portali scolpiti in pietra. Da visitare: la chiesa di San Pietro edificata nel ‘500; la chiesa di San Nicola, i Palazzi Celli, Juliani e Vittoli, la Chiesa di Santa Maria del Soccorso, che propone la splendida facciata settecentesca con tre navate interne, la volta con la tela di Matteo Vigilante raffigurante la “Madonna del Soccorso”.

Paternopoli: il borgo ha radici che risalgono all’epoca preromana. Nell’antichità il centro divenne un rifugio di eremiti detti “Pater” che scelsero il luogo per loro dimora, divenendo riferimento importante per gli abitanti. La collina su cui si era insediato il Pater venne denominata “Paternum”. Il paese è ricco di palazzi storici (De Iorio, Famiglietti, Anziano, Ziviello) e di caratteristiche fontane (Acquara, Pescarella, Acqua dei Franci, etc.). La Chiesa madre, nota come Santuario della Consolazione (1522) è da secoli un luogo di pellegrinaggio e culto. A Paternopoli si svolge il famoso “Carnevale” con carri allegorici e il centro è altresì noto per la produzione del tipico “Broccolo Aprilatico” presidio Slow Food oltreché sede di numerose cantine.

Come arrivare:

– Ore 10.00 : Raduno dei partecipanti (mezzi propri) alle sorgenti dell’acquedotto Alto Calore (SP ex SS164), uscita Ofantina Montella, proseguire per Cassano Irpino (ad 1 km.)

Altre informazioni utili:

ATTENZIONE: LA MANIFESTAZIONE SI SVOLGE NEL RIGOROSO RISPETTO DELLE DISPOSIZIONI NAZIONALI, REGIONALI E LOCALI DI CONTENIMENTO DELLA PANDEMIA, VIGENTI ALLA DATA DELLA MANIFESTAZIONE, ALLE QUALI I SINGOLI PARTECIPANTI SI DEVONO ATTENERE.

Programma di massima  (salvo modifiche dovute alla pandemia)

# Ore 10.00 : Raduno dei partecipanti (mezzi propri) alle sorgenti dell’acquedotto Alto Calore (SP ex SS164), uscita Ofantina Montella, proseguire per Cassano Irpino (ad 1 km.);

# Ore 10.15 :Inizio visita alle spettacolari sorgenti d’acqua;

# Ore 11.15 : Visita guidata all’antico borgo di Cassano e al Palazzo baronale, oggetto di  lavori di recupero con fondi europei;

# Ore 11.45 : Si riprende la SP ex SS164 in direzione Castelfranci;

# Ore 12.00 : Inizio visita guidata al Centro storico di Castelfranci;

# Ore 13.30 : Pranzo libero a carico dei singoli partecipanti che provvederanno in proprio alla scelta del ristorante e alla relativa prenotazione.

# Ore 15.00 : Dopo il pranzo si prosegue l’itinerario per Paternopoli, punto di ritrovo dinanzi la Chiesa Madre, nel centro abitato;

# Ore 15.30 : Inizio visita guidata del borgo di Paternopoli e del suo centro storico;

# Ore 17.00 : Degustazione dei vini aglianico e dei prodotti tipici locali di Paternopoli.

I trasferimenti tra le località sono da considerarsi con mezzi propri.

Contributo di partecipazione:

– Soci TCI     €     2,50

– Non soci     €    5,00

Il contributo di partecipazione comprende la visita come da programma, le spese organizzative del Club di Territorio, l’assistenza del Volontario Touring accompagnatore, l’assicurazione per la responsabilità civile.

Prenotazioni: esclusivamente a mezzo email gianni.fiorentino@gmail.com

Trasporti: mezzi propri

Volontario Touring accompagnatore e telefono attivo il giorno della visita: Socio Gianni Fiorentino 347 486  9310

Guide: locali

Partecipanti: massimo 30 persone

Modalità di pagamento e condizioni di partecipazione:

Il pranzo è libero ed è a carico dei singoli partecipanti.

Le prenotazioni sono aperte.

Il Volontario Touring Accompagnatore ha la facoltà di variare l’itinerario.

La manifestazione si effettua anche in caso di pioggia.

Il Club di Territorio Paesi d’Irpinia del Touring Club Italiano si riserva il diritto di accettare o meno la prenotazione.

Manifestazione organizzata per i soci e gli amici del TCI e soggetta al regolamento della Commissione regionale consoli della Campania.

Sono ammessi i non soci perché possano constatare la qualità e l’interesse delle nostre manifestazioni e, quindi, associarsi.