Come in tutti i borghi medievali il centro storico si visita meglio a piedi, attraverso gli angusti e tortuosi vicoli di via Castello, gli archi e i passaggi di vicolo Marozzi e vico Torre, i sottoportici in pietra delle vie Cerasole e Belfiore.
COSA VEDERE
Caratteristica di molti portali sono le chiavi di volta, elementi strutturali e decorativi che indicavano la famiglia di residenza e il ceto sociale di appartenenza. Se ne ammirano di tipi diversi, frutto della maestria degli scalpellini sandonatesi che si dedicavano a questa vera e propria arte quasi gratuitamente dopo un lungo periodo di apprendistato. Ma oltre a indugiare nella parte antica del paese, a San Donato, meritano attenzione la natura e il patrimonio verde. Boschi di pini, uliveti, vallate e anfiteatri di montagne a perdita d’occhio. Oltre alla tante escursioni nel Parco nazionale, si possono proporre la passeggiata al vallone di Forca d’Acero, sui luoghi delle miniere borboniche di limonite dell’epoca di Ferdinando II, e il percorso in mountain bike alla scoperta di antichi fontanili e sorgenti di acque, ricche di gas nobili e proprietà curative.
PRODOTTI E TRADIZIONI
Anche la tavola riserva buone sorprese. Tra i prodotti più prelibati spiccano, per gusto e profumo, i formaggi di pecora e capra. Bontà assoluta è la Marzolina della val di Comino.
Perché Bandiera Arancione:
“La località si distingue per un impianto urbanistico tipico, ben conservato e ricco di percorsi e punti di interesse storico-culturali, facilmente rintracciabili grazie ad un efficiente sistema di pannelli informativi, e per la valorizzazione e la cura dell’arredo urbano e degli spazi verdi. Inoltre il Comune, oltre all’ ampia offerta di strutture ricettive e ristorative, promuove anche numerose manifestazioni ed eventi che si svolgono lungo tutto il corso dell’anno” Paolo, ghost visitor TCI