Nata nel 1369 per ospitare le spoglie di San Gregorio la chiesa venne affidata nel 1590 alla Confraternita della Santissima Trinità che ne riformò l’interno arricchendolo di altari laterali e molteplici opere d’arte.
La nuova chiesa della Santissima Trinità tradisce architettonicamente le differenti fasi edilizie. Nella facciata il restauro ha messo in evidenza la struttura antica. Sul lato, verso la strada, sono visibili le monofore gotiche e le strutture trecentesche.

Oltrepassato il portale, l’interno conserva il ciclo pittorico quattrocentesco e sugli altari tele e sculture del Seicento e Settecento.
Tra le opere principali ricordiamo: la Pietà (Giulio Sacchi, XVIII sec.); la Madonna in trono con san Carlo Borromeo e san Filippo Neri; il Martirio di Sant’Orsola e l’Adorazione dei Magi (Francesco Boccaccino, XVIII sec.); la Deposizione (Stefano Lambri, XII sec.). Nel presbiterio, dietro l’altare maggiore la Santissima Trinità, san Gregorio e san Filippo Neri (Georg Fochetzer, XVIII sec.).

La chiesa è dotata di un bel campanile quadrato, diviso in ripiani da fasce marcapiano. La cella campanaria è aperta su ciascun lato da bifore con colone binate.