A Petralia Sottana, borgo Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, è possibile vivere l’esperienza unica di dormire tra gli alberi nella natura del meraviglioso Parco delle Madonie.

Passare una notte nel bosco

Basta allontanarsi brevemente dal borgo per raggiungere il Parco Avventura Madonie, dove passare una giornata a contatto con la natura e vivere l’indimenticabile esperienza di un soggiorno nel bosco.

Parco Avventura Madonie - foto Cesura Luca

Qui potrete passare una o due notti in deliziose casette incastonate tra i rami in diverse location suggestive, dotate di ogni comfort per una notte magica e rilassante. O in emozionanti tende sospese tra gli alberi a 7 metri da terra, le cui coperture trasparenti consentono di addormentarsi ammirando le stelle, e passare così una notte in armonia con la natura.

Questa esperienza suggestiva è perfetta per chiudere una giornata ricca di tantissime attività, come percorsi avventura sospesi tra gli alberi, PowerFan per un adrenalinico salto nel vuoto, escursioni naturalistiche e tanto altro ancora.

Parco Avventura Madonie - foto Cesura Luca

Per prenotare il soggiorno c’è il sito del Parco Avventura Madonie.

Petralia Sottana, però, offre tanto altro. La visita di questo borgo è ideale per chi desidera vivere un’esperienza davvero indimenticabile unendo natura, storia, arte e tradizioni e curiosità locali, come quella che vi raccontiamo qui sotto.

La casa più stretta del mondo

A Petralia Sottana potrete ammirare la casa più stretta del mondo, detta "Casa du Currivu" ovvero la Casa del Dispetto, larga appena 1 metro, che prende il suo nome da un litigio tra vicini.

Petralia Sottana_la casa du currivu salvatore pirrera
Petralia Sottana - foto Salvatore Pirrera

La sua è una storia che sembra la trama di un film. Negli anni ’50 per aggiungere piani alle case era necessaria l’approvazione dei vicini di casa.
Ed è qui che inizia la vicenda. A seguito del rifiuto del suo vicino, che non voleva privarsi della vista panoramica, un cittadino petralese decise di vendicarsi trovando una scappatoia al divieto: se avesse rispettato le distanze imposte dal regolamento, avrebbe potuto costruire il suo edificio.

Fu così che venne innalzata la Casa du Currivu, la cui larghezza non la rendeva abitabile ma la rendeva perfetta per impedire al vicino di ammirare il panorama.

Lo smacco finale fu la costruzione di un balcone in affaccio al meraviglioso panorama, così che il proprietario, rivendicato, potesse goderne mentre il vicino avrebbe d’ora in poi guardato un'enorme parete dipinta di nero.

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