La piccola Gavoi, negli ultimi anni, è balzata alla ribalta nazionale grazie all'organizzazione di una manifestazione culturale che, dalla sua prima edizione nel 2004, ha via via assunto importanza sempre maggiore, sempre invitando importanti ospiti, italiani e internazionali, e attirando una gran folla di pubblico. Si tratta dell'annuale Isola delle Storie, “festival letterario della Sardegna” che si svolge fra fine giugno e inizio luglio: quattro giorni di libri, letture, performance, proiezioni di film e corti d'autore, mostre di artisti e fotografi, per una kermesse che riempie di giorno e di notte le vie e le piazze di Gavoi, con i visitatori giunti da tutta l'isola e anche dal continente. L'ultima domenica d'agosto avviene invece la premiazione del Cinema Italiano Tamburino d’argento, manifestazione cinematografica che porta il nome dello strumento musicale classico di Gavoi.
Gavoi però è anche nota per le sue feste religiose, che con grande sfoggio di paramenti e luminarie coinvolgono tutta la popolazione. Di particolare carattere la novena e la festa campestre dell’ultima domenica di luglio al santuario della Madonna d’Itria, a mille metri di altitudine nell’altopiano di Lidana. I novenanti affollano il santuario per tutti i 15 giorni precedenti, durante i quali alloggiano nelle “cumbessias”, casupole per i pellegrini, e mangiano nei prati circostanti il santuario, dove si trova l'interessante menhir Sa Perda Longa. Oltre alle celebrazioni religiose, la festa prevede anche la famosa corsa di cavalli Su Palu de Sa Itria, fra le più antiche e tradizionali corse di questo tipo in Sardegna. La Festa de Sa Itria finisce il mercoledì con “Sa Ghirada” e il rientro dal santuario dei novenanti, accompagnati da più di 120 cavalli.
Durante l'anno i gavoesi celebrano anche altre feste religiose importanti. Per Sant’Antonio (17 gennaio) si accende il falò tradizionale, attorno al quale avviene la processione con tre giri attorno al fuoco dedicato al santo. Sant'Antioco si festeggia nelle settimane dopo Pasqua. Per San Giovanni (24 giugno) i fedeli in processione accompagnano il santo nel giro del paese, con numerosi cavalli. Ultima festa religiosa specifica di Gavoi è San Gavino (25 ottobre), patrono del paese.
Ci sono poi le feste laiche e civili. Come il famoso Carnevale Gavoese, che inizia il Giovedì grasso chiamato Jovia lardajola perché in questa giornata, in passato, si preparavano le fave con il lardo. È il giorno di “Sa Sortilla de sos Tumbarinos”, la notissima sfilata dei tamburini di Gavoi, che passano per le vie del centro producendo un suono assordante suonando strumenti costruiti con la pelle di pecora, capra o asino incollate su vecchi setacci, forme in legno per il pecorino o vecchi secchi di sughero usati per mungere gli animali.
I musicisti improvvisati suonano su tumburinu (tamburo), ma anche su pipiolu (lo zufolo), su triangulu (il triangolo) e su tamborro (un antico strumento a corda) seguendo il fantoccio Zizzarone che alla fine del carnevale verrà bruciato. Il carnevale, sicuramente il più musicale dell'isola, accompagnato da canti e balli tradizionali, continua poi il sabato, la domenica, il lunedì e il martedì successivi, concludendosi il Mercoledì delle Ceneri con il segno di croce fatto sulla fronte con il sughero bruciato.
Da segnalare, infine, la seconda settimana di ottobre, la Sagra Ospitalità nel Cuore della Barbagia, fra le sagre regionali più famose e frequentate: tre giorni di mostra e degustazione dei prodotti locali e della Barbagia, salumi, formaggi, patate, pan'e fresa...
Testo di Roberto Copello; per le foto, si ringraziano Isola delle Storie (foto grandi), G. Lucchette (Carnevale) e Tipolitografia Imago (tamburino).
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