"Cammini e Percorsi" è il progetto territoriale nazionale del Touring Club Italiano per valorizzare e certificare cammini e percorsi in Italia: un’iniziativa che l'associazione ha sviluppato grazie alle competenze maturate in 22 anni di lavoro svolto con 3.000 Comuni attraverso l’iniziativa Bandiere Arancioni (qui maggiori info).
Sono quattro gli itinerari che il Touring ha finora certificato nell'ambito del progetto; tra questi c’è il Cammino di San Francesco di Paola, in Calabria.

Francesco Martolilla è forse il santo più venerato dell’Italia meridionale. Nasce nel 1416 a Paola, sulla costa tirrenica della Calabria. Coltiva poi la sua propensione alla spiritualità nel monastero francescano di San Marco Argentano, ma è un pellegrinaggio ad Assisi ad accentuarne il misticismo.

Il Cammino è nato per iniziativa dell’Associazione del Cammino di San Francesco di Paola. L’associazione ha raccolto informazioni sui sentieri che il santo utilizzava per spostarsi in diverse zone della Catena Costiera per raggiungere monasteri, romitori e altri luoghi a lui cari. Alcuni di questi percorsi sono usati ancora oggi da fedeli che compiono pellegrinaggi in devozione a San Francesco: ne è nata una rete di percorsi molto adatta all’escursionismo, che combina aspetti culturali, naturalistici e spirituali.

L’associazione ha così “disegnato” tre itinerari principali, per un totale di circa 200 chilometri distribuiti sulla Catena Costiera, tra Paola e la valle del Crati, che separa queste montagne dalla Sila vera e propria. I tre cammini sono: "La Via del Giovane", da San Marco Argentano al Santuario di Paola; “La via dell’Eremita”, dal Santuario di Paterno Calabro al Santuario di Paola; "La Via dei Monasteri", dal Santuario di Paterno Calabro al Santuario di Corigliano Calabro.

LA "VIA DEL GIOVANE"

Il Touring ha certificato “La Via del Giovane”, l'itinerario che dal piccolo centro cosentino di San Marco Argentano attraversa la Catena Costiera e raggiunge il Tirreno, concludendosi al Santuario di Paola. Nella totalità il cammino misura 49 chilometri ed è un’occasione unica per entrare in contatto con l’entroterra calabro, tra faggete e bei panorami sulla Valle del Crati e sul Tirreno. Su questo itinerario vengono spesso organizzate escursioni collettive, ma il tracciato è ben segnalato e dotato di pilastrini distribuiti lungo tutto il percorso, per cui è molto semplice seguirlo in completa autonomia. 

I camminatori del Tci hanno percorso la via “in incognita”, lo scorso luglio, vivendo a pieno lo spirito del viaggio e cogliendone gli aspetti che lo rendono accessibile e a tratti, unico. Il cammino è relativamente breve rispetto alle medie dei lunghi viaggi a piedi. I 49 chilometri che separano la partenza dal Santuario di Paola si possono percorrere programmando solo tre tappe, e questo lo rende accessibile anche a chi non arriva al giorno della partenza in “forma smagliante”.

Sulla "Via del Giovane", tratto del Cammino di San Francesco di Paola
Sulla "Via del Giovane", tratto del Cammino di San Francesco di Paola

Non solo. Sul tracciato non serve essere dei maestri di orienteering, perché la segnaletica è precisa, presente, leggibile e uniforme. I cartelli sono posizionati nei punti più strategici e facilmente riconoscibili. Inoltre le pietre miliari permettono di scoprire episodi della vita di San Francesco con cui sono dipinte e allo stesso tempo di conoscere le distanze: davvero un punto di forza che ha favorito la certificazione del cammino.

Anche le pendenze non sono impossibili... e in soccorso c'è un servizio di transfer privato per raggiungere la prima tappa. Come si dice, il "punto di forza" è soprattutto la comunità locale. Qui varie persone si impegnano moltissimo a coordinarsi in autonomia per trasportare i bagagli tra tappa e tappa. Una organizzazione che si ritrova nella facilità con cui si avrà nelle mani la credenziale: a consegnarla sono gli esercenti dei negozi "di prossimità" (o meglio "di paese" e, nel nostro caso, un fruttivendolo a San Marco Argentano). E se il calore coinvolgente delle persone non bastasse, il sito ufficiale del cammino www.ilcamminodisanfrancesco.it è un valido supporto prima, durante e dopo l’avventura; qui si trovano anche le tracce gpx da scaricare.

Tra Ionio e Sila, panorama sulla vallata e Santa Severina / foto Shutterstock
Tra Ionio e Sila, panorama sulla vallata e Santa Severina / foto Shutterstock

IL MEGLIO DEL TRACCIATO, TAPPA PER TAPPA

La Via del Giovane è un percorso dalla forte identità religiosa, che offre alcuni affascinanti panorami e dei tratti suggestivi dal punto di vista naturalistico. Non è un cammino impegnativo e può essere percorso da un pubblico piuttosto ampio. Le tappe sono abbastanza ben equilibrate tra loro per lunghezza e dislivello. Il tracciato è quasi totalmente su sentiero sterrato, senza alcun punto pericoloso; la seconda tappa è sicuramente la più affascinante delle tre. L’arrivo a Paola è molto suggestivo, con avvicinamento al mare e arrivo al Santuario.

La prima tappa collega San Marco Argentano a Cerzeto. Si cammina per quasi 12 chilometri e bisogna prevedere almeno 5 ore di marcia su dislivelli affrontabili. Da non perdere il panorama dal piccolo centro di Aia del Vento, una terrazza da cui ammirare la valle dei Crati, il massiccio del Pollino e i monti dell’Orsomarso. Un momento unico potete regalarvelo a Osticano. Ci si può addentrare per un centinaio di metri nel bosco per l’incontro con un castagno monumentale chiamato Patriarca di Kroj Shtikàn, il cui tronco misura più di 11 metri di circonferenza. La sua età? Oltre mille anni!

La seconda tappa è più impegnativa perché i dislivelli aumentano. Si parte da Cerzeto e si sale verso Osticano e Cozzo Sant’Elia. Un punto davvero suggestivo è dopo il valico del Malpassaggio. Il tracciato segue il crinale in un bosco misto di castagni e cerri. Si giunge quindi sulle falde occidentali di Serra dei Muli e continuando ci si immerge in una maestosa faggeta secolare. Dopo il passo della Guardia ecco il secondo incontro emozionante della giornata, con l’imponente faggio di san Francesco. Si narra che il santo abbia fatto una sosta nel tragitto dal suo convento a quello di San Marco Argentano. Il terzo punto dove mettersi “in ascolto” è il Bosco di Cinquemiglia, una delle faggete più vaste della Calabria da cui si raggiunge il rifugio Bosco Cinquemiglia, conclusione della tappa.

La terza e ultima tappa è la più lunga e impegnativa. Si parte dal Rifugio Bosco Cinquemiglia per raggiungere in circa nove ore di cammino il santuario di San Francesco, nei pressi dell’abitato di Paola. Suggestivo è l’ultimo segmento della tappa. Dalla cima di Cozzo Cervello (1389 metri) si segue il crinale per circa 200 metri fino a raggiungere un punto panoramico sulla costa tirrenica e sulla valle del Crati. Il crocevia della Croce di Paola e Montalto è il valico che secondo tradizione veniva percorso da Francesco per raggiungere Montalto Uffugo. Perdendo quota i faggi cedono il posto agli abeti e poi ai pini marittimi. Poi ecco le pietraie ammorbidite dalla macchia mediterranea. Il mare è laggiù, disteso sopra i tetti del Santuario.

Il santuario di San Francesco di Paola / Foto Shutterstock
Il santuario di San Francesco di Paola / Foto Shutterstock

INFORMAZIONI PRATICHE

Cammino di Francesco di Paola, la Via del Giovane

  • Partenza e arrivo*: da San Marco Argentano al Santuario di San Francesco di Paola
  • Lunghezza: 49 km
  • Numero tappe: 3
  • Ore di cammino: 22
  • Comuni attraversati: San Marco Argentano, Cervicati, Mongrassano, Cerzeto, Fuscaldo, San Benedetto Ullano (il tracciato non tocca il centro storico), Paola
  • Localizzazione: Calabria, provincia di Cosenza
  • Come arrivare: dall’aeroporto di Lamezia, transfer privato fino a San Marco Argentano. Oppure un transfer privato o trasporto pubblico dalla stazione ferroviaria di Paola a San Marco Argentano.
  • Condizioni del percorso: tracciato prevalentemente su sentiero, pochissimi tratti su asfalto
  • Segnaletica: Ottima per numerosità, manutenzione, omogeneità, efficienza.
  • Periodo migliore: in ogni stagione
  • Attrezzatura: il percorso richiede attrezzatura da media montagna

Perché Cammino certificato dal Touring Club Italiano

  • Segnaletica dedicata e chiara nell’indicazione del percorso da seguire
  • Calore dell'accoglienza e servizi al camminatore offerti da un'ottima rete di operatori
  • Varietà di strumenti di promozione digitali: sito web, app, social
  • Tracciato prevalentemente su sentiero, ben percorribile, sicuro e ben mantenuto

    *Tratto certificato da Touring Club Italiano