In esclusiva per gli Iscritti e gli Amici del Touring Club Italiano visita al paese vittima di sanguinose vicende che segnarono l’Unità d’Italia. Terra di pastori e di boschi, di olivi e di memorie, di antiche tradizioni popolari e di originali esperienze di turismo, attorno al futuro Parco Nazionale del Matese.
PONTELANDOLFO: su una collina tra i torrenti Lente e Lenticella, è menzionato come loco Pontis Landolfi in un contratto del 1064. L’insediamento, nell’XI sec. già dotato di dignità amministrativa, si ritiene fondato dal principe longobardo Pandolfo prima dell’anno Mille, a difesa di un ponte sul torrente Lente, luogo strategico lungo un importante asse stradale tra le valli del Calore e del Tammaro. A poca distanza dall’abitato, in località Sorgenza, sui resti di un cospicuo insediamento di epoca romana, segnalato da numerosi reperti archeologici e identificato da alcuni come Pagum Herculaneum, da altri come Sirpium, si sviluppò un casale attorno all’Abazia di Santa Teodora, documentata più volte a partire dal 1064 e dopo il XV sec.
menomata da ripetuti eventi catastrofici fino alla scomparsa nel XVIII secolo. Nel frattempo il castrum di Pontelandolfo, accresciuto dall’afflusso di nuclei provenienti da territori limitrofi, acquistò prestigio e valenza militare: nel 1138 risulta tra i castelli assediati da Ruggiero il Normanno. Nel 1462 il territorio fu campo di battaglia che vide le truppe di Ferdinando I d’Aragona vittoriose contro la fazione angioina. Nel 1466 il feudo fu assegnato a Diomede Carafa, e fu poi tenuto dai discendenti dei Carafa di Maddaloni, signori di Cerreto Sannita, fino all’eversione della feudalità.
Su in territorio ricco di pascoli montani e di acque sorgive tra il XV e il XIX secolo crebbe, accanto alla pastorizia, la filiera dei prodotti ovini: carni, formaggi, lana. A valle delle lavorazioni primarie di quest’ultima (cardatura, filatura, tintura) si sviluppò la tessitura che fino al Novecento dette luogo alla produzione delle tipiche coperte di Pontelandolfo, lavorate “ad arazzo” con disegni decorativi di varie colorazioni.
Il 14 agosto 1861 il paese fu teatro di una feroce rappresaglia da parte dei bersaglieri del Regio Esercito italiano, che oltre ad incendiare numerosi edifici fece centinaia di vittime tra cittadini inermi, per ritorsione dell’uccisione di 40 soldati compiuta nei giorni precedenti dai briganti della banda di Cosimo Giordano. Nel 2011, in una solenne cerimonia alla presenza di Giuliano Amato Presidente dell’Unità Tecnica di Missione per le celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, nella piazza del paese fu posta una lapide in memoria dell’eccidio per rendere giustizia e onore alle vittime civili. Una targa riporta le parole pronunziate a nome del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nei riguardi dei cittadini di Pontelandolfo: “Vi chiedo scusa per quanto qui è successo e che è stato relegato ai margini della storia”.
Di grande interesse è l’antica tradizione della Ruzzola del formaggio, che vede nel periodo del carnevale numerosi giocatori che in gara tra loro fanno rotolare grandi forme di cacio lungo le strade del paese.
Tra l’Otto e il Novecento un notevole numero di emigrati ha dato luogo a una vasta colonia di pontelandolfesi nella città di Waterbury (Connecticut-U.S.A.).
Dall’intenso rapporto con i residenti di oltreoceano negli ultimi è sorta una originale e innovativa iniziativa di turismo esperienziale internazionale: una signora statunitense originaria di Pontelandolfo accoglie settimanalmente dagli Stati Uniti gruppi di persone ospitate in un’azienda agrituristica e inserite nel programma Cooking in the Kitchens of Pontelandolfo. I turisti, oltre a conoscere i luoghi del Sannio e della Campania, entrano nelle case e nelle cucine del paese, dove insieme alle massaie preparano (e poi consumano) i piatti i tipici della tradizione gastronomica sannita.
Tra i prodotti di territorio spiccano il pregiato olio di olive Ortice, gli ortaggi, i formaggi vaccini, pecorini e caprini, i salumi, le carni ovine. I torcinelli, formati da budelline di agnello arrostite sulla brace, tipico prodotto della cucina “povera” tradizionale, sono una prelibatezza da gustare sul posto.
programma di massima
# Ore 9.45 : Raduno dei partecipanti (mezzi propri) in Piazza Roma – Pontelandolfo (BN) (25 km da Benevento, SS 87 – uscita Campolattaro – Pontelandolfo).
# Ore 10.30 : Percorso guidato al centro storico, animato dal gruppo folkloristico Ri Ualanegli, con visita alla settecentesca chiesa del SS. Salvatore, alla Torre aragonese, ai luoghi delle drammatiche vicende dell’agosto 1861 e dimostrazione della Ruzzola del formaggio.
# Ore 13.00 : Pranzo facoltativo presso l’azienda agrituristica del villaggio rurale Borgo Cerquelle – al costo di € 32,00 a persona – con il seguente menù: Antipasto (selezione di salumi, caciotta di pecora, ricotta, zucca al forno farcita di caciocavallo ed erbe aromatiche), Primo (Cavatelli con crema di ricotta alle ortiche e salsiccia), Secondo (Torcinello d’agnello alla brace con medaglione di filetto suino flambé e contorno di patate al forno), Dessert (Torta al vino rosso con confettura di rosa canina), acqua minerale, vino (Merlot bio, privo di solfiti) e caffè.
NB: le preparazioni sono a base di prodotti aziendali biologici e di territorio locale.
Il pranzo va prenotato al momento della prenotazione della visita.
# Ore 16.00 : Esperienze in fattoria e visita a un frantoio oleario.
# Ore 17.30 : Termine della manifestazione.
Contributo di partecipazione:
– Iscritti TCI € 3,00
– Non Iscritti € 5,00
Prenotazioni: esclusivamente a mezzo email
benevento@volontaritouring.it o
Volontario TCI accompagnatore e telefono attivo il giorno della visita: Volontario Tci Carlo Perugini 335 369 231
Trasporti: mezzi propri
Partecipanti: min. 20 – max 40
Guide: locali
La quota comprende: le visite guidate come da programma, l’assistenza del Volontario Touring Accompagnatore, le assicurazioni per la responsabilità civile.
Il contributo di partecipazione non comprende: il pranzo, le spese di carattere personale e tutto quanto non specificato.
Il Club di Territorio di Benevento di riserva di accettare o meno la prenotazione.
Manifestazione organizzata per gli Iscritti e gli amici del TCI e soggetta al regolamento della Commissione regionale consoli della Campania. Sono ammessi in via eccezionale i non iscritti perché possano constatare la qualità e l’interesse delle nostre manifestazioni, e quindi iscriversi.








