In esclusiva per gli Iscritti e gli Amici del Touring Club Italiano visita a Maddaloni, cittadina sull’antico percorso della via Appia (recente patrimonio UNESCO) e, in particolare, al Convitto Nazionale Giordano Bruno con la tela settecentesca più grande al mondo. Tra i più illustri studenti del Convitto fu Luigi Settembrini.
Maddaloni (m 73 sIm), con circa 40.000 abitanti, è un importante centro agricolo e industriale della provincia di Caserta nonché un'antica ed interessante cittadina, con ricco patrimonio artistico. Il suo nome compare per la prima volta, nella forma "Mataluni", nel 774, in un documento firmato da Arechi, principe Longobardo. Nella pianura sottostante sorgeva l'antica città di Calatia circondata da una ricca e interessante necropoli i cui reperti sono esposti nel meraviglioso Museo Archeologico Città di Calatia, ospitato nel Casino Starza Penta dei Duchi Carafa, dove la nobiltà del Regno di Napoli consegnò simbolicamente il 9 aprile 1734 le chiavi della città di Napoli al nuovo sovrano Carlo di Borbone. La cittadina di Calatia fu occupata una prima volta dal Console Caio Giunio Bubulco nel 309 a.C. e si diede ai romani nel 211, al tempo della seconda guerra punica, dopo aver parteggiato per Annibale. Dopo la distruzione di Calatia nell’862 da parte dei Saraceni, gli abitanti si rifugiarono sul colle ove fondarono il borgo Mataluni. Dal 1465 fu feudo, col titolo di ducato, dei Carafa, ai quali appartenne ininterrottamente per oltre tre secoli. Il periodo più florido per Maddaloni fu il settecento, come attestano le numerose testimonianze architettoniche, civili ed ecclesiastiche.
Tra i monumenti di pregio storico - artistico e siti di interesse paesaggistico all'interno della città e sparsi nel suo territorio si ricordano: la chiesa dell'Annunziata, in origine di architettura gotica e rimaneggiata nei primi anni del sec XVII con la pala d’altare nella cappella del transetto opera di Mattia Preti “Cristo tentato da Satana” e il soffitto a cassettoni del 1604, dell’artista fiorentino Giovanni Balducci; la basilica minore del Corpus Domini, con l’altare maggiore di Luigi Vanvitelli e l’elegante campanile di Orazio da Salerno; la barocca chiesa di Sant’Antonio da Padova con alta cupola e pregevoli oggetti d’arte all’interno tra cui ai lati del magnifico altare marmoreo due angeli capoaltare di Giuseppe Sammartino; il Museo Civico che accoglie al suo interno anche una sezione dedicata agli antichi mestieri e civiltà contadina ed una preziosa collezione di ex voto e gioielli donati al patrono San Michel Arcangelo. Di grande interesse, anche dal punto di vista paesaggistico, è il Castello posto a 175 m slm da cui collina è possibile ammirare tutta la pianura di Terra di lavoro.
Convitto Nazionale Giordano Bruno - Quando nel 1807 Giuseppe Bonaparte decretò la chiusura dei conventi del Regno, il convento francescano di Maddaloni fu destinato a sede di un Convitto nazionale per l’istruzione dei giovani del Regno. Tra i più illustri studenti del Convitto fu Luigi Settembrini, che frequentò da allievo il Real Collegio dal 1821 al 1827 e che, tornatovi da ispettore generale delle province meridionali del Regno sabaudo, lo riformò intitolandolo a Giordano Bruno. La nascita del convento francescano viene attribuita al passaggio a Maddaloni di San Francesco di Assisi, nel 1220, proveniente dal pellegrinaggio in Terra Santa. Al convento si accede attraverso uno scenografico portale in piperno (1758). Per uno scalone a due rampe si raggiunge il grande salone, rettangolare, sul cui soffitto si ammira la più grande tela al mondo (700 mq), realizzata nel 1756 dall’artista napoletano Giovanni Funaro e la sua bottega, che entro grandiose quadrature architettoniche, di ricercato effetto prospettico, vede raffigurati l’Immacolata Concezione, San Francesco e Sant’ Antonio e in un corridoio laterale una seconda tela, più piccola, restaurata grazie a una donazione dell’attore Tom Cruise, che nel 2011 era a Caserta per girare Mission Impossible.
Si potranno ammirare inoltre le installazioni di artisti nazionali e internazionali del Primo Festival Biennale delle Arti AMA, in ricordo del concittadino Franco Imposimato, sindacalista e volontario dei beni culturali, ucciso nel 1983 in un agguato mafioso, vendetta trasversale nei confronti del fratello Ferdinando, giudice istruttore del processo alla banda della Magliana.
Adiacente al Convitto è la chiesa dedicata a Sant’ Antonio da Padova, all’interno della quale sono conservate pregevoli opere d’arte e ai lati del magnifico altare due angeli capoaltare di Giuseppe Sammartino, che li eseguì nel 1761.
Poco distante la suggestiva congrega dell’Immacolata Concezione.
Degni di nota, da visitare compatibilmente con le funzioni liturgiche, sono: l’altare maggiore della Basilica del Corpus Domini, opera dell’architetto Luigi Vanvitelli, la pala d’altare nella cappella del transetto della Chiesa della SS. Annunziata, “Cristo tentato da Satana” opera di Mattia Preti e il soffitto a cassettoni del 1604, dell’artista fiorentino Giovanni Balducci.
programma di massima
# Ore 9.45 : Raduno dei partecipanti (mezzi propri) all’ingresso del portale d’accesso al Convitto Nazionale Giordano Bruno – via San Francesco d’Assisi 119 – Maddaloni (CE).
Possibilità di parcheggio in Piazza della Pace (a pagamento) oppure in viale Europa (gratuito).
Saluti istituzionali. Visita guidata al sito.
# Ore 12.30 : Termine della manifestazione.
Contributo di partecipazione:
– Iscritti TCI € 2,50 a persona
– Non Iscritti € 5,00 a persona
Il contributo di partecipazione (da versare all’arrivo, il giorno della manifestazione) comprende le spese organizzative del Club di Territorio Terra di Lavoro, l’assistenza del Volontario Touring, l’assicurazione per la responsabilità civile.
Prenotazioni: a mezzo email antoniosarracco@gmail.com
Guide: locali
Partecipanti: massimo 30 persone
Condizioni di partecipazione:
Le prenotazioni sono aperte fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Il Volontario Touring accompagnatore ha la facoltà di variare l’itinerario e di annullare / rinviare la manifestazione in caso di pioggia.
Il Club di Territorio “Terra di Lavoro” del Touring Club Italiano si riserva il diritto di accettare o meno la prenotazione.
Manifestazione organizzata per gli iscritti e gli amici del TCI e soggetta al regolamento della Commissione regionale consoli della Campania.
Sono ammessi in via eccezionale i non soci perché possano constatare la qualità e l’interesse delle nostre manifestazioni, e quindi iscriversi