Sabato 5 e domenica 6 ottobre 2024

Saranno due giorni dedicati all'esplorazione, non soltanto di ciò che c'è fuori - bellezze geologiche, ambientali, archeologiche e culturali - ma anche di ciò che c'è dentro, al cammino lento, al benessere e alla relazione, piacevole, solare e conviviale, con gli elementi
e con i compagni di viaggio! Ci muoveremo tra i misteriosi macigni rocciosi e Megaliti dell'Argimusco, al suggestivo Borgo
medievale di Montalbano Elicona e il Bosco vetusto della Riserva Naturale Orientata di Malabotta, che offrono al viaggiatore esperienze sensoriali, mentali ed energetiche, di contatto, conoscenza ed apertura indimenticabili.

  • 5 ottobre: Hiking e attività di ecobenessere all’Argimusco e visita al Borgo di Montalbano Elicona
    L'Argimusco (o Argimosco) è una vasta contrada del Comune di Montalbano Elicona sita a 1200 mt. Dal luogo si gode uno splendido panorama che spazia tra le Isole Eolie e l'Etna. L'area è caratterizzata da numerose grandi strutture rocciose rassomiglianti a varie forme
    umane e animali (L’Aquila, il Cigno, il Serpente, il Dardo, la Vergine,…). I megaliti dell’Argimusco rappresentano uno dei rari esempi di sistemi megalitici in Italia, un sito archeo-astronomico, noto a pochi, dove dominano silenziose pietre millenarie. Montalbano Elicona (920m s.l.m.), d’impianto medioevale, Borgo più bello d’Italia 2015, ha
    poco meno di 2500 abitanti. L’origine del nome sembra risalire al latino Mons Albus, cioè Monte Bianco, in riferimento alla roccia su cui nacque il primo agglomerato urbano. Alcuni studiosi fanno invece derivare il nome dall’arabo al-bana, che ha il significato di “luogo eccellente”. Mentre il nome Elicona è di origine greca e si riferisce al fiume Elicona (elikon = tortuoso) e compare presumibilmente nel IV sec. a.C. Visto dall’alto ha la forma di una farfalla, con un’ala antica—in cui è ubicato il castello e il dedalo di vicoli e casette del vecchio borgo e, l’altra ala in cui è ubicata la moderna Montalbano.
  • 6 ottobre: Hiking e Immersione Forestale alla Riserva naturale orientata di Malabotta
    Il Bosco di Malabotta, in provincia di Messina, incastonato tra i comuni di Montalbano Elicona, Mojo Alcantara, Roccella Valdemone, Tripi e Malvagna, dove l´Azienda Regionale Foreste Demaniali gestisce la Riserva naturale che lo racchiude. Il sentiero dei Patriarchi costeggia sulla sinistra una piccola area di sosta del Monte Cerreto
    (1280m s.l.m.), che prende il nome dalle splendide piante di cerro e arriva fino a Pizzo Vuturi (1325 metri) – uno fra i punti più alti del bosco, da cui si gode una splendida vista dell’Etna,
    sulla Valle dell’Alcantara e sulle cime più alte dei Peloritani, proprio accanto al “cerchio dei patriarchi”. L’area dei patriarchi è il nucleo più antico del bosco di Malabotta, popolato da imponenti querce roverelle centenarie, dalle forme contorte e maestose e immerse in un tappeto di felci. Questi alberi possono raggiungere i 30 metri d’altezza e in questa zona è facile trovarne molti dal diametro di oltre due metri.

Quota di partecipazione per gli iscritti Tci: € 90,00

I non iscritti che volessero partecipare potranno usufruire della quota speciale di ingresso a € 39,00

Altre informazioni utili:

Ulteriori dettagli sulle escursioni e sulle modalità di pagamento sono contenute nel programma dettagliato scaricabile da questa pagina