In esclusiva per i soci e gli amici del Touring Club Italiano, in occasione di questa nuova edizione dell'Appia Day curata dal Touring della Campania, visita guidata al Museo archeologico di Calatia. Il Museo è allestito in una delle residenze principali dei Carafa della Stadera, edificata nel XVI secolo lungo il tracciato della via Appia nel tratto che da Capua e Calatia conduceva al Caudium.
La sede del Museo Archeologico di Calatia, è il Casino di Starza Penta, una delle più significative testimonianze storiche e monumentali di Maddaloni; fu una delle residenze principali dei Carafa della Stadera che ebbero in feudo Maddaloni dal 1465. Nel salone di rappresentanza, il 9 aprile del 1734, il Corpo degli Eletti e una rappresentanza di deputati della città di Napoli offrirono a Don Carlos di Borbone le chiavi della città.
Durante il regno di Carlo di Borbone l’edificio conobbe il periodo di maggiore lustro, spesso ospitava il sovrano nelle sue frequenti battute di caccia.
Il percorso di visita si sviluppa su un doppio binario, l’esposizione archeologica da una parte e l’edificio storico recuperato nella sua volumetria e nel suo prezioso apparato decorativo, dall’altra.
Il Museo, inaugurato nel 2003 ed ampliato nel 2014, è stato insignito da ICOM Italia del Premio Museo dell’Anno 2017.
Al piano terra, nelle stanze che erano dedicate alle attività agricole, è allocata la prima sezione del Museo a tema il territorio, la città e le necropoli e si articola in 5 ambienti.
L’antica città sorgeva ai margini orientali dell’ampia pianura detta Ager Campanus, in un punto di confluenza e controllo per le vie che conducevano alle regioni interne del Sannio, in un’area che appare stabilmente occupata già dall’età del Bronzo.
Al primo piano, nella stanza che nell’assetto settecentesco ospitava la prima sala di rappresentanza, è un’installazione multimediale che permette al visitatore un viaggio virtuale da Calatia a Roma, seguendo il percorso dell’Appia, la regina viarum. La strada deviava il suo cammino per entrare in Calatia, di cui costituiva il decumano massimo, si dirigeva poi verso est passando sotto il Casino della Starza, come riferisce il Pratilli nel suo libro sulla via Appia del 1745. La ricostruzione del tratto dell’Appia, da Calatia a Roma, proietta il visitatore in un ideale cammino realizzato secondo una dimensione spazio-temporale che dà inizio al nostro viaggio nel tempo all’interno delle sale.
A fini didattici si propone la ricostruzione di un saggio di scavo che fa da cornice ad un filmato che illustra le tecniche di individuazione, di scavo e di documentazione delle tombe. Corredi funerari sono esposti nel grande ambiente con parati a motivi floreali gialli e ritoccati in oro zecchino. Questa sala riflette l’assetto assunto nella prima metà dell’800 quando l’edificio, entrato in possesso dei Carafa di Colubrano, fu trasformato da villa d’ozio in fabbricato urbano. Ai balconi tende con tessuti di San Leucio che perpetuano la tradizione delle seterie reali volute da Ferdinando IV di Borbone.
L’esposizione archeologica occupa inoltre “il quarto delle donne”, le stanze dedicate alle signore dei Carafa, secondo la divisione degli spazi riportata nelle fonti di archivio relative ai primi anni del 1700. Dell’antica decorazione sono rimaste le incartate che ricoprono le travi e alle pareti, parati e frustuli di decorazione pittorica degli inizi del XX secolo.
La galleria, la grande sala ristrutturata tra fine Seicento ed inizio Settecento, dove il Duca accoglieva ed intratteneva i suoi ospiti dopo le battute di caccia e tra questi lo stesso re Carlo di Borbone, ospita la sezione dedicata alle tombe databili tra la fine dell’VIII sec. a.C. e il VII sec. a.C. appartenenti ad uomini.
La visita al piano termina con l’esposizione di maioliche pavimentali appartenenti a fabbriche napoletane di fine Ottocento.
Museo Civico e Complesso Monastico di Santa Maria de’ Commendatis
Il Museo ha sede nel prestigioso complesso monumentale di Santa Maria de Commendatis del XVI secolo, di proprietà del Comune di Maddaloni.
Fin dall’antichità fu sede di un ospedale e, successivamente, nel XVIII secolo di un convento di suore domenicane. Ha una superficie utile di circa 550 mq distribuita su tre livelli. Il piano terra ha una funzione polivalente che varia dall’utilizzo dell’ambiente a sala per conferenze, proiezioni, laboratorio didattico e all’occorrenza anche come spazio espositivo per mostre. Al piano primo, la sala dedicata all’archeologia, ospita reperti databili tra l’età del Rame (2800-1800 a.C.) e il III secolo d.C..
Il percorso della seconda sala ha l’obiettivo di far conoscere la stratificazione storica di Maddaloni, con particolare attenzione al periodo Feudale. Ai pannelli si aggiungono sculture lignee di ricercata fattura settecentesca e materiale architettonico del XIII e XVI secolo.
La terza sala ospita una importante sezione dedicata alla maiolica settecentesca con materiali realizzati nelle faienzere maddalonesi. Non mancano dipinti del XVII e XVIII secolo.
Una sezione speciale, di grande interesse per la città, è il tesoro di San Michele, la ricchissima collezione di oggetti in oro, argento e corallo, ex voto donati dai fedeli al patrono S. Michele Arcangelo.
In locali terranei, già adibiti a deposito di derrate alimentari nel vecchio convento, è ospitata la collezione di oltre 500 attrezzi di artigiani ed oggetti di vita quotidiana, dono di cittadini maddalonesi al “Gruppo Archeologico Calatino – Franco Imposimato” che in oltre quarant’anni di attività volontaristica li ha raccolti e catalogati.
Ore 09.30 : raduno dei partecipanti (mezzi propri) nel cortile interno al Casino dei Duchi Carafa, sede del Museo – via Caudina 353 – Maddaloni (CE) – Il museo è dotato di un’area di parcheggio non custodita al civico 357.
ATTENZIONE: LA MANIFESTAZIONE SI SVOLGE NEL RIGOROSO RISPETTO DELLE DISPOSIZIONI NAZIONALI, REGIONALI E LOCALI DI CONTENIMENTO DELLA PANDEMIA, VIGENTI ALLA DATA DELLA MANIFESTAZIONE, ALLE QUALI I SINGOLI PARTECIPANTI SI DEVONO ATTENERE.
programma di massima
# Ore 09.30 : raduno dei partecipanti (mezzi propri) nel cortile interno al Casino dei Duchi Carafa, sede del Museo – via Caudina 353 – Maddaloni (CE) – Il museo è dotato di un’area di parcheggio non custodita al civico 357.
Visita guidata al Museo Archeologico di Calatia.
# Ore 12.30 : Termine della visita guidata con possibilità di pranzare in un ristorante nelle vicinanze.
Contributo di partecipazione:
– Soci € 2,50
– Non soci € 5,00
Il contributo di partecipazione comprende le spese organizzative del Club di Territorio e l’assicurazione per la responsabilità civile.
Prenotazioni: a mezzo email antoniosarraco@gmail.com
Trasporti: mezzi propri
Volontario Touring accompagnatore e telefono attivo il giorno della visita: socio attivo Antonio Sarracco
339 220 9020
Guida: socio attivo Antonio Sarracco
Partecipanti: massimo 30 persone
Modalità di pagamento e condizioni di partecipazione
Le prenotazioni sono aperte e si chiuderanno mercoledì 4 maggio.
Il Volontario Touring Accompagnatore ha la facoltà di variare l’itinerario.
La manifestazione si effettua anche in caso di pioggia.
Il Club di Territorio Terra di Lavoro del Touring Club Italiano si riserva il diritto di accettare o meno la prenotazione.
Manifestazione organizzata per i soci e gli amici del TCI e soggetta al regolamento della Commissione regionale consoli della Campania.
Sono ammessi i non soci perché possano constatare la qualità e l’interesse delle nostre manifestazioni e, quindi, associarsi.