Nel cuore della città vecchia di Taranto si trova la Cattedrale di san Cataldo, la più antica cattedrale pugliese; inizialmente dedicata a S. Maria Assunta fu successivamente intitolata a San Cataldo Vescovo.
La facciata esterna è un trionfo di eleganti firme settecentesche tra nicchie con santi, angeli e medaglioni. All’interno si aprono tre navate, divise da sedici colonne di spoglio che sostengono archi a tutto sesto. La navata centrale è adornata da un soffitto a cassettone detto cielo d’oro della cattedrale.
Sul pavimento si possono notare frammenti di un mosaico che riprendeva l’ascesa al potere o “il volo” di Alessandro Magno. In testa alla navata destra è collocato il Cappellone di San Cataldo ricolmo di stucchi e marmi policromi. Fulcro del Cappellone è l’altare maggiore contenente le spoglie del Santo e contraddistinto dal prezioso paliotto con raffigurazione di vasi con fiori e una croce gemmata di lapislazzuli; i pilastrini laterali presentano gli stemmi del Capitolo e della Città di Taranto.
A sinistra della navata centrale vi è la più antica cappella, inizialmente dedicata a Sant’Agnese poi al Santissimo Sacramento. L’interno presenta un altare in marmo al di sopra del quale si trova, ormai da anni, l’icona della Madonna della Salute proveniente dalla chiesa di Monte Uliveto.
Prima dell’abside centrale, per mezzo di una scalinata, si accede alla cripta sotterranea cruciforme risalente al X secolo preceduta da un vestibolo alla cui estremità è addossato un altare. Al di sopra dello stesso è collocato un bassorilievo in stucco raffigurante la Madonna con Bambino di scuola fiorentina della seconda metà del 400; si notano anche affreschi databili tra il XIV e XV secolo. Tra gli stessi il Trittico raffigurante San Cataldo, la Maddalena e San Zosimo che somministra al comunione a Santa Maria Egiziaca.
Addossato sulla parete si trova un sarcofago del XIII secolo raffigurante, sul fronte, due angeli che reggono le braccia di un’anima in atteggiamento orante.