Sette secoli di storia hanno arricchito questa cittadina, la più occidentale dell'Ungheria (appena 8 km dalla frontiera austriaca e 61 da Vienna), di monumenti che, perfettamente conservati, creano un'atmosfera di altri tempi, unica nel Paese.
Distesa in bella posizione tra le pendici delle Alpi Austriache e il Ferto-tó (Neusiedler See), il suo centro storico ha mantenuto la forma a ferro di cavallo e segue il percorso delle antiche mura. Si accede al cuore dell'abitato dalla Elokapu, la porta principale della città, intorno alla quale sono case barocche, resti di mura e torri della cinta medievale. Altamente scenografica, la Fo tér, la piazza centrale dell'abitato, è punto di partenza per raggiungere gli angoli più belli e gli edifici principali, la cui sontuosità è spesso sdrammatizzata da nomignoli curiosi. Come la chiesa dei Benedettini, chiamata “Kecske templom” (chiesa della capra), perché la leggenda racconta sia stata costruita grazie a un tesoro scoperto da una capra.
Campanili barocchi, guglie gotiche e torri medievali disegnano lo skyline del centro di Sopron, letteralmente un museo all'aperto di architetture che compaiono all'improvviso svoltando in strette vie. Anche fuori dal ferro di cavallo della città vecchia si incontrano belle chiese, musei, case medievali e barocche, che non fanno rimpiangere il cuore antico dell'abitato.