Capoluogo della comunità aragonese e, nel medioevo, capitale di un principato musulmano e di un potente regno sovranazionale, Saragozza è una bella città sulle rive dell’Ebro, collegata con l’alta velocità a Madrid e a Barcellona.
Passate le guerre e gli assedi napoleonici, il suo impianto urbano ha perso unitarietà, ma ha conservato monumenti di grandissimo valore, molti dei quali in stile mudéjar, una corrente artistica che mescola il gusto cristiano a elementi arabeggianti, quali piastrelle in maiolica colorata, soffitti intarsiati, arabeschi e intrecci geometrici.
Svetta sull’abitato e su tutto il mondo cristiano il Pilar della chiesa di Nuestra Señora, che sostiene la statua della Vergine. Simbolo di devozione spagnola, ha fatto di Saragozza un importante centro di culto che fa si che la città sia amata tanto dagli spagnoli, quanto da tutti coloro che qui ritrovano la vera “hispanidad”, i suoi ritmi di vita e le sue atmosfere. Qua si parla infatti il castigliano più autentico e questo, insieme alla vivacità culturale e a un’intensa vita notturna, richiama ogni anno migliaia di studenti stranieri nella rinomata Universidad de Zaragoza.
Fortunata sede dell’Esposizione Universale nel 2008, di cui si può visitare il moderno quartiere dell’Expo, l’impulso che ne è derivato non ha compromesso la salvaguardia delle tradizioni, risvegliando al contrario l’orgoglio civico un po' sopito degli abitanti.
Per i suoi edifici in stile mudéjar (la Seo, la Aljafería e la chiesa di San Pablo) Saragozza è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.