Oriente e Occidente, traffici di uomini e di merci, nei lunghi secoli del medioevo fecero di Ratisbona, città libera dell’impero dal 1250, il centro di una delle rotte commerciali più battute, in contatto con i principali mercati europei. Case-torri dipinte con delicati colori pastello, vicoli lastricati, tozzi archi di edifici romantici che contrastano con i delicati trafori delle guglie gotiche del Dom. Tutto qui parla di quel fiorente passato, come se il tempo si fosse fermato dopo che la città uscì dalle vicende internazionali tra il ‘400 e il ‘500, quando si affermarono nuovi centri di scambio, tra cui Norimberga e Venezia.
Ma il passato di Ratisbona ha radici ben più antiche che risalgono all’epoca di Marco Aurelio, quando qui venne fondata Regina Castra, nel 179, per installarvi l’unica legione romana a nord delle Alpi. Oggi, dopo essere stata una delle poche città tedesche a essere uscita indenne dalla seconda guerra mondiale, Regensburg è una tranquilla cittadina universitaria sulle rive del Danubio.
Davanti alla facciata del Duomo di St. Peter, una delle più belle chiese gotiche di Germania, ha inizio un dedalo di viuzze assai caratteristiche, lungo le quali si affacciano alcuni edifici di antica fondazione che conferiscono al centro un’atmosfera suggestiva. Si passano ponti storici capolavori di ingegneria, come lo Steinerne Brücke (1135), con le sue 16 campate e i 320 metri di lunghezze, e, immersi a 360° in una cittadina che emana medioevo, si capisce perché il cuore storico di Ratisbona sia recentemente stato inserito nelle liste del Patrimonio dell’Umanità.