A lungo governata dalle donne, nello specifico da un manipolo di badesse che dirigevano un monastero riservato alle figlie dell’alta nobiltà e fondato da Ottone I nel X secolo nel cuore di una fortezza costruita pochi anni prima da Enrico I. Ci volle del tempo perché il loro potere si saldasse, ma nel XIV secolo, in contemporanea con l’adesione di Quedlinburg alla Lega anseatica, il governo era fermamente nelle loro mani e vi rimase sino all’annessione alla Prussia nel 1803 che portò all’abbandono del convento.
Le “governanti” non si limitarono a gestire gli enormi possedimenti territoriali del monastero, ma ad abbellire la cittadina di quell’ininterrotta serie di case a graticcio erette fra il ‘500 e il ‘700 che hanno dato forma ad una delle più intatte e meglio conservate cittadine di aspetto seicentesco dell’intera Germania. Un abitato talmente caratteristico e suggestivo da essere inserito nel Patrimonio dell’Unesco.